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"Animae duae, animus unus"

– Sidonio Apollinare

Dopo la confessione di Denki, si decise con tutto il gruppo di allontanarsi dal bar di Shinso, anche perché, fortunatamente, avevano ricevuto diverse chiamate, il primo bigliettino fu contatto e i proprietari furono contenti di ospitare la band, perché li ritenevano ragazzi in gamba. «Buongiorno» dissero in coro i quattro, dopo che il campanello appeso alla porta dell'ingresso era suonato, il bar era molto occidentale, non sembrava avesse delle caratteristiche orientali, cosa che stupì tutti e quattro, un signore con la barba li scrutò e si avvicinò lentamente «Voi dovete essere i ragazzi per il piano bar giusto?» Bakugo annuì e l'altro si girò «Vi faccio parlare con mio marito» sempre lentamente lì portò ad un salottino mentre un signore con i capelli lunghi biondi, come i suoi baffi, suonava il piano «Hizashi - lo chiamò e l'altro si girò terminando quella melodia bellissima - questi sono i ragazzi» Shouta si appoggiò alla poltrona comoda mentre i più giovani fecero altrettanto «Ragazzi sono molto contento che ci avete contattato, volete qualcosa nel frattempo? Non abbiamo ancora aperto il bar ma ci sono le bibite nel frigorifero» i ragazzi si guardarono ed optarono per non prendere nulla, volevano passare al sodo, «Biondo - disse il moro con tono piatto - preferiscono parlare del contratto» mise le mani sul bracciolo del divano mentre l'occhialuto si alzò, chiudendo il pianoforte con delicatezza « Noi siamo Hizashi Yamada e Aizawa Shouta - si presentò il biondo con i capelli lunghi mettendo una mano sulla spalla del marito - gestiamo questo locale insieme ad un altro nostro amico che al momento non è potuto venire, ma tutto ciò è incentrato molto sullo stile di vita occidentale. Le mie origini sono europee ed insieme a mio marito cinque anni fa abbiamo ideato questo locale, incentrato più su diverse serate, così che le persone possano conoscere diversi mondi. Stasera si cantano e ballano canzoni dagli anni 70 fino ai giorni d'oggi europee» finì di parlare ma subito venne interrotto dal moro «Noi vorremo ricreare quell'atmosfera e la vostra musica può esserci molto d'aiuto, stasera passate a vedere così potete dare voi un'occhiata» i ragazzi annuirono e si organizzarono per la sera, l'ambiente era molto carino, forse valeva la pena rischiare in questa situazione. 

***

Denki si sistemò il colletto della camicia quando ricevette una chiamata dal bicolore ‹Shootoo› lo chiamò mentre si finiva di aggiustare ‹Denki non penso di venire stasera› si fermò dopo quell'affermazione e sospirò ‹Come mai hai litigato con Sero?› passò al sodo mentre si continuava a truccare leggermente, con lui era meglio parlare chiaro, altrimenti non ti avrebbe mai detto nulla per paura di dare fastidio ‹Non abbiamo litigato - sospirò al telefono - abbiamo discusso› l'altro rise per il tono di voce diverso rispetto al solito e si sedette sul letto ‹Shoto se non sei pronto entro mezz'ora vengo lì e ti porto di peso al locale› lo sentì sbuffare e alla fine si convinse, forse Sero non sarebbe nemmeno passato visto che tornava tardi da lavoro, così non si sarebbero visti ‹Se vieni tardi anche solo di un minuto mi ritrovi con il pigiama a vedere 4 ristoranti› staccò la chiama mentre il biondino ridacchiò «Ne vedremo delle belle» sussurrò a se stesso continuando a pettinarsi e farsi bello per il suo rosso, che si stava facendo la doccia con tranquillità, dopo quella confessione ci voleva un po' di relax. Kirishima uscì dalla stanza portandosi dietro una cappa di fumo, aveva un'asciugamano stretto in vita che metteva in bella mostra i suoi addominali scolpiti e le braccia gonfie e pompose, Denki non lo calcolò molto, altrimenti avrebbero fatto più tardi del previsto «Cosa voleva Shoto?» chiese mentre si infilava i boxer, facendo arrossire il biondino «Ha litigato con Sero - si bloccò per perfezionare il suo trucco - non voleva venire, ma l'ho obbligato» Kirishima ridacchiò e aprì le ante dell'armadio prendendo un pantalone stretto e una camicia morbida «Ah dimenticavo - prese un po' di gel per caperli passandoselo per le ciocche - dobbiamo passarlo a prendere» Eijiro annuì vestendosi, per poi avvicinarsi a Denki e appoggiare le mani sui suoi fianchi «Come mai così elegante?» chiese riferendosi alla camicia «Devo fare colpo» sghignazzò  quando le mani grandi del rosso lo avvolsero completamente «E su chi?» abbassò il colletto della camicia lasciandoci un lungo bacio facendo spostare leggermente il biondo che accarezzava i suoi capelli ancora umidi «Su di te» sussurrò al suo orecchio baciandolo e leccandogli il labbro inferiore si allontanò «Ci conviene andare altrimenti Shoto rimarrà a casa» con un broncio abbastanza visibile Kirishima prese le chiavi della sua macchina e si incamminò verso il parcheggiò del loro appartamento, prendendo così il suo ragazzo e Shoto dirigendosi al bar. 

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