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"Gli innamorati si creano da sé i sogni."

-Virgilio

«Qual buon vento ti porta qui?» chiese schietto Izuku mentre beveva la sua amata cioccolata calda, visto il periodo invernale già alle porte «É così palese?» domandò mentre si grattava dietro la nuca «Insomma, non vieni qui dall'ultima volta che hai litigato con Kirishima, quindi deduco che si, è successo qualcosa» girò il contenuto della tazza e lo guardò dritto negli occhi «Insomma - abbassò lo sguardo - si, ho avuto una discussione con Eijiro» sussurrò mentre sentiva lo sguardo di Kastuki puntato contro.
Il biondo alzandosi dal divano si incamminò verso la sua camera da letto, se volevano intimità, gliela avrebbe data.

«Cosa è successo?»

Silenzio

Denki non voleva parlarne con Izuku, non voleva aprire bocca ancora una volta, per combinare un casino, se la prima era stata solo enfasi e preoccupazione, la seconda volta non poteva andare così, non voleva avere altri problemi.
«Hai paura che possa succedere qualche altra cosa?» chiese il verde asciugando una lacrima solitaria sulla guancia del biondino con la saetta e lo abbracciò forte notando le lacrime aumentate sul suo viso.

Patetico

Era questo che si ripeteva in continuazione, ormai diventato uno straccio zuppo d'acqua e con la testa che gli doleva si rintanò, ancora una volta in quella settimana, sul suo petto «Non vorrei interrompere il momento» si sentì una voce, quasi tuonò, talmente era irruenta, che proveniva da dietro al divano «Ma devo rientrare a lavoro, ci vediamo dopo» disse Bakugo accarezzando affettuosamente la chioma di Denki e baciando dolcemente le labbra di Izuku, che gli accarezzò la guancia.

Appena sentita la porta chiudersi fu più semplice estrapolare le parole di bocca al più piccolo, insomma era risaputo che Kaminare non fosse un tipo eloquente, non voleva mai parlare di sé, nemmeno quando il diretto interessato era lui, oppure quando si trovava in compagnia di Izuku.

«Ieri sera stavamo festeggiando per la scoperta della "pallina", non so mentire lo sai, e quando mi ha chiesto se qualcuno sapesse della mia gravidanza, ho detto la verità - si appoggiò con il busto contro lo schienale del salotto, poggiando la testa sul bracciolo del divano e le gambe leggermente divaricate che cadevano leggere sulle cosce snelle di Izuku, se lo avesse visto Kastuki sarebbe morto - e mentre lui si è innervosito io ho detto che se non si fosse ubriacato forse si sarebbe goduto lo spettacolo ancor prima che gli altri lo venissero a sapere» prese un respiro nella speranza di non piangere di nuovo e continuò «Poi mi ha detto che sono ingiusto, che non posso rinfacciargli di essersi ubriacato, non lo ha mai fatto in tutto questo tempo che siamo stati insieme, e che dovrebbe farlo lui ma non lo fa perché è onesto con se stesso e con me, mi sono innervosito e poi lui ha dormito sul divano»

Izuku stava ascoltando attentamente ma non poté ridacchiare quando sentì la parte finale del racconto «Ci vuole coraggio nel dormire sul vostro divano tutta la notte» disse sorridendo massaggiando i piedi nudi del suo migliore amico, che si stava rilassando al tocco leggero di Midorya «Stamattina non c'era sul divano e non è tornato nemmeno per pranzo» si asciugò la guancia bagnata «E sono le sei di pomeriggio, ha finito il turno da tre ore e ho paura - tirò su col naso - non voglio che faccia danni» tolse lentamente la presa dalle mani del verdino, che appena vide lo stato in cui era, si catapultò a baciargli la fronte e le guance «Hey, andrà tutto bene» gli prese le mani e le baciò, provando a calmarlo appoggiando poi l'altra mano sul suo ventre «Crescerá forte e testardo come te, ma docile e amorevole come Eijiro, ne sono più che certo» disse baciandogli la fronte, facendo appoggiare la sua testa sul suo petto «Adesso riposiamoci, restiamo con il caldo del camino e la coperta che ci copre» disse mentre copriva con un plead matrimoniale i due corpi.

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