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ɢᴏᴅᴅᴇꜱꜱ ᴏꜰ ʟɪᴀʀ

La donna sistemò i lunghi capelli dorati sulle sue spalle, passò il mascara sulle folte ciglia ed infine il rossetto fuoco sulle labbra carnose.
Controllò che la gonna corta arancione si abbinasse con la maglia rosa che aveva scelto.

«Non mi piace questo rosa, meglio... Dovrò scegliere il nero.» sospirò rassegnata.

Il top nero e la sua giacca del completo: era finalmente pronta per l'ultimo giorno  del 2020.

Uscita di casa con un sorriso smagliante salutò come al solito tutti i suoi vicini di casa e la maggior parte dei viandanti con allegria.

«Sei troppo allegra e– cielo copriti.» la voce irritata giunse alle sue orecchie con cinismo.

«Amore sei nervoso oggi? Non hai fatto la tua scopatina gay allegra?» lo prese in giro mettendo un braccio attorno a quello dell'uomo.

«Relia.» se avesse potuto, avrebbe alzato gli occhi al cielo.

«Corinzio andiamo! Goditela tra poche ore sarà capodanno! Sono 105 anni che sei libero e, anche se non mi fa piacere di sapere Sogno all'interno di una bolla...»

«Non ti fa piacere per ovvie motivazioni, ma non capisco perché dovrei festeggiare.» la interruppe bloccandosi per la strada.

«Perché io ho bisogno di festeggiare. Morfeo non è qui, non posso fare nulla per aiutarlo. Perciò –» un singhiozzo le scappò dalle labbra.

Lui le passò un braccio attorno alle spalle e l'avvicinò a sé.

«Rel, guarda. Una gelateria, ho proprio voglia di gelato alla nocciola, per te zabaione?»

Lei annuì con un piccolo sorriso.
Il Corinzio le baciò una tempia e la trascinò in gelateria.

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