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ᴅᴏʟᴏꜱʟᴜꜱꜱᴜʀɪᴀ

ᴅᴏʟᴏꜱ ᴇ ʟᴜꜱꜱᴜʀɪᴀ

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All'Inferno

La situazione si era evoluta quasi come la Dea aveva previsto e soprattutto sperato.

Mazikeen, braccio destro del Re Infernale sedeva dinanzi a lei attorno al tavolo circolare della cucina.
Era lì per raccontarle l'accaduto, a partire dall'arrivo di Sogno e del suo incontro inaspettato con Nada, fino allo scontro e al improbabile vincita del corvino.
Era stato l'Angelo o quello che di esso rimaneva a mandare la sua seconda. Desiderava che la moglie conoscesse esattamente la realtà dei fatti; era sceso a patti con sé stesso per lei, sperava che così facendo lei avrebbe compreso una cosa: accanto al suo ego c'era anche la Dea delle Menzogne.

D'altro canto la demone decise di narrare la vicenda scendendo nei particolari, perché leggeva l'amore e l'affetto di Relia ogni volta che nominava rispettivamente Lucifer e Morfeo, lo vedeva come se fosse scritto in grassetto su un foglio di carta.

La bionda ascoltò attentamente ogni sfaccettatura e intrigo, a stupirla furono le battute finali che si scambiarono i l'Angelo e l'Eterno, acerbe e astiose.

…⁠ᘛ⁠⁐̤⁠ᕐ⁠ᐷ

«Dall'onore, tu stai scherzando? Guardati intorno Morfeo, un miliardo di nobili infernali ti circondano. Dicci, perché dovremmo lasciarti andare? Con o senza l'elmo non hai alcun potere qui, d'altronde che potete hanno i sogni, all'Inferno.»

Il portatore di Luce era sincero, acido e altezzoso. Consapevole che se avesse mosso anche solo un dito contro Morfeo, la sua amata non l'avrebbe mai più guardato e con molte probabilità gli avrebbe persino marciato contro, trovando i combattenti più valorosi e convincendoli che era la causa giusta. Eppure era nella sua natura essere così.
Aveva rispettato il suo desiderio di scegliere il gioco e per pura fortuna aveva vinto.

«Tu dici che non ho alcun potere qui. Può darsi che sia vero, ma dire che i sogni non hanno alcun potere all'inferno... Dimmi Lucifer astro del mattino che potere avrebbe l'Inferno se coloro che sono dannati non potessero sognare? Il Paradiso.»

Sogno dosò le parole con cautela e presunzione, dando dei chiari riferimenti alla Dea che per colpa dell'angelo dinanzi a sé aveva sofferto. Inoltre più volte in sogno Lucifer era stato tormentato dal ricordo di quel giorno.

«Un giorno Morfeo, noi ti distruggeremo.»

…⁠ᘛ⁠⁐̤⁠ᕐ⁠

«Questo è quanto?»

«Questo è quanto.» confermò la demone annuendo senza perdere il contatto con il suo sguardo, in cerca di spiegazioni, cedimenti, qualsiasi cosa che ricordasse vagamente la persona che serviva. Anche se non l'aveva mai conosciuto di persona.
Ma era pensierosa, probabilmente alla ricerca di un modo per aiutare Sogno.

ɢᴏᴅᴅᴇꜱꜱ ᴏꜰ ʟɪᴀʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora