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ᴅᴇꜱɪᴅᴇʀɪᴏ ᴅᴇɢʟɪ ᴇᴛᴇʀɴɪ

Il colore preferito di Desiderio era sicuramente il rosso, come le ciliegie, come un rubino

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Il colore preferito di Desiderio era sicuramente il rosso, come le ciliegie, come un rubino.
Rosso come il sangue che pompava nel cuore.
Cuore che rappresentava il suo sigillo, un cuore rosso e nero bombato e di vetro. Fragile e forte.

Nonostante ciò preferiva di gran lunga il nero per i suoi abiti a differenza della sua ospite.

Il regno di Desiderio era egocentrico, narcisistico. Rappresentato da una propria statua e al centro il cuore che batteva.

Persino le poche camere ed i corridoi erano rossi.
Esattamente come quella occupata dalla Dea. Ogni cosa era di quel colore, tanto da darle i nervi.

Attraversò la porta senza aprila, camminando per le gallerie fino alla camera di Desiderio.

Bussò alla porta.

«Entra tesoro!» urlò la voce di Desiderio piena di allegria.
All'interno la bionda era in accappatoio, intenta ad acconciare i capelli. Appena varcò la soglia un sorriso spigliato si formò sulle labbra tinte, nonostante ciò i suoi occhi erano ricchi di disapprovazione.  «Ah come mi deludi Relia, ogni tanto spero che utilizzerai il nero.»

La Menzogna alzò gli occhi al cielo. Indossava una tuta completa verde mela smanicata con uno scollo fino allo sterno, lo trovava fine ed elegante.

Avanzò fino al letto e lì si accomodò in maniera scomposta così la scollatura si aprì dando un netto contrasto con la sua pelle chiara e liscia, mostrando leggermente i suoi seni dove tra essi ricadeva la propria collana, simbolo di appartenenza agli Eterni, in particolare a quello davanti a sé.

«Una volta all'anno, se necessario. L'ultima volta è stato circa un anno e mezzo fa, dicono che tolga un Eterno di torno.» rispose sprezzante e l'altra le lanciò uno sguardo di ammonimento attraverso lo specchio.

«Tu ovviamente tesoro sapevi che Sogno era libero.»

«Si, è così.» confermò.

«E a quanto pare l'avevi già incontrato.»

Relia morse aggressivamente il labbro, non volendo raccontare la verità, evitando inoltre di incrociare il suo sguardo fermo, quando udì i passi avvicinarsi serrò gli occhi intimorita.

La mano di Desiderio sfiorò la sua guancia, la spalla destra fino al gomito dove strinse con violenza e la tirò su con forza obbligandola ad alzarsi.

«Rispondimi Relia!» ringhiò a un palmo dal suo viso, non ancora intenzionata a punirla, nonostante la sua pazienza stesse vacillando.

Lei tacque ma tornò ad osservarla piena di terrore, notando che in quei pochi istanti si era vestita.
Presa dall'ira la spinse a camminare fino alla camera principale e a sedersi sulla poltrona.

ɢᴏᴅᴅᴇꜱꜱ ᴏꜰ ʟɪᴀʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora