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29 giugno 2020
Sono appena arrivata a casa  dei miei per il pranzo di rimpatriata con i genitori di Camilla e quelli di Alessandro. Mi è sempre piaciuto stare con la mia famiglia, sono la classica ragazza che passerebbe tutto il tempo con la propria famiglia invece che uscire con gli amici.
«Quindi hai trovato qualcuno di bello dall'altra parte del mondo?» mi chiede la mamma di Alessandro mentre stiamo portando il mega piatto di pasta in sala da pranzo.
«Non lo trovo qua figurati dall'altra parte dell'emisfero» gli rispondo ridendo.
«Bhe ma un argentino in Italia già lo conosci, sei a metà dell'opera» dice superandomi e facendomi l'occhiolino.
Lei e gli altri hanno sempre shippato con Joaquin, quando sanno benissimo che lo considero come un fratello.
«Fifi glielo dici ora?» mi chiede Camilla affiancandomi mentre ci dirigiamo dagli altri.
«O ora o mai più» dico raggiungendola «Famiglia devo farvi un annuncio» proferisco parola mentre mi siedo a tavola.
«Hai finalmente di non fare mai più viaggi così lunghi?» mi canzona mio padre. È sempre stato "contrario" al mio desiderio di andare in argentina da sola, è anche molto, e dico molto, protettivo mei miei confronti.
«Che spiritoso che sei, no comunque non c'entra niente con i viaggi» dico per essere interrotta da Ale.
«Infatti c'entro io» dice vantandosi. Quanto è vanitoso!
«Metti da parte per un secondo il tuo orgoglio e fammi finire« lo rimprovero «Dicevo, ho una notizia che riguarda il calcio» annuncio.
«Non dirmi che hai intenzione di iniziare a giocare a calcio» dice sorpreso mio zio, il padre di Camilla.
«Assolutamente no, sono la traduttrice della nazionale» dico entusiasta facendo spalancare la bocca ai miei genitori e agli zii.
«E starai con me in tutti i ritiri,vivremo insieme con gli altri ragazzi» dice di punto in bianco, causando in me una reazione molto prevedibile.
«Stai scherzando?» dico urlando dalla felicità provocando una risata da parte dei presenti.
«No sono serissimo» risponde.
«Tu sei pazzo» dico alzandomi per andare ad abbracciarlo «E tu non mi hai detto nulla» proferisco parola rivolgendomi a mia cugina.
«Neanche io lo sapevo» confessa «Da quanto lo sai?» chiede al suo ragazzo.
«Da quando ho chiamato per confermare il suo lavoro, quando mi hanno detto che sarebbe potuta stare con noi ho chiesto di non dirle nulla siccome poco prima mi avevano avvisato che l'avrebbero contattata».

18:48
Il pranzo di famiglia è finito già da qualche ora, adesso mi trovo in giro per il centro di Milano da sola. Ho sempre amato uscire da sola, andare nei miei posti preferiti, girare per i negozi e metterci tutto il tempo che voglio senza qualcuno che mi dia fretta, cosa che non sopporto. Amo ritagliarmi dei momenti per me, fare quello che più mi piace.

Il castello Sforzesco, uno dei miei posti preferiti della mia città

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Il castello Sforzesco, uno dei miei posti preferiti della mia città. Così imponente che sembra un muro che divide due città. Me ne sono innamorata quando alle elementari ho visitato la mostra degli egizi proprio qui.
«Sofia?» mi sento chiamare.
«Diego?» dico rivolgendomi alla persona che mi ha chiamato.
«Come stai?» chiede lui abbracciandomi.
«Bene, e tu?» dico ricambiando il gesto.
«Bene» risponde sciogliendo l'abbraccio.
«Che ci fai qua? Quando sei tornato?» chiedo curiosa. Io e Diego ci conosciamo dai tempi delle medie, è lì che siamo diventati grandissimi amici. Alle superiori le nostre strade si dividono, lui aveva scelto scienze umane mentre io lingue, ma questo non ci ha impedito di sentirci e vederci sempre ed esserci l'uno per l'altra. Due anni fa mi aveva annunciato che da lì a poco avrebbe fatto un quadrimestre all'estero, al suo ritorno mi ha confessato che non avrebbe frequentato l'ultimo anno in Italia ma bensì in America.
«Sono tornato qualche giorno fa, questi giorni volevo farti una sorpresa» mi confessa.
«Me l'hai fatta comunque, sono felicissima di rivederti» dico buttando le braccia intorno al suo collo.
«Anch'io, non sai quanto» confessa stringendomi di più a lui «Cosa fai stasera?» chiede sciogliendo l'abbraccio.
«Nulla di che, casa, netflix e cibo» dico alzando le spalle.
«E se ti proponessi un'uscita come i vecchi tempi?».
«E me lo chiedi pure? Ovvio che si».
«Mcdonald's?» chiede con tono ovvio.
«Mi conosci meglio di chiunque altro e questa cosa mi stupisce» confesso ridendo e abbassando lo sguardo.
«In otto anni di amicizia si imparano tante cose» risponde lui.

«In otto anni di amicizia si imparano tante cose» risponde lui

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ma serio è Diego?

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ma serio è Diego?

È TORNATO IL NOSTRO
AMERICANO FAKE PREFEEEEE

Scherzi?

assolutamente no

COME SIETE BELLIIIIIXXXIIIIII

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COME SIETE BELLIIIIIXXXIIIIII

alessandro ridai il
telefono a mia cugina

CIAO AMERICANOOOOOO

ha detto che sei un idiota

HA PARLATOOOO

dai torna nel tuo letargo

CIAO BELLIIIII

Solamente noi || Matteo Pessina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora