nuovo inizio

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<cioè fammi capire, te e Billy avete un appuntamento in pratica> avevo chiamato Robin per aiutarmi a sistemarmi e consigliarmi cosa mettere, così era venuta a casa mia. non ritenevo l'uscita tra me e Billy un appuntamento, ma solo un semplice uscita normale, per conoscerci
<no Robin> appuntamento era qualcosa di più serio e non era esattamente quello che volevo in questo momento
<però lui ti interessa> le feci segno di abbassare la voce e lei si mise a ridere. le avevo detto di come mi ero sentita mentre ero con lui, e ovviamente lei aveva dato via alla sua fantasia e pensava addirittura che ci saremmo messi insieme
<sto per cacciarti lo sai?> lei fece una smorfia e poi prese dal mio armadio una maglia a maniche lunghe, con la pancia fuori bianca semplice e una gonna attillata nera e me li passo. io li presi e andai al bagno a cambiarmi, appena uscì vidi Robin guardarmi come se avesse visto qualcosa di unico e raro
<ma sei bellissima> venne da me e mi girò intorno, poi andò e afferrò gli stivali col tacco e me li passo. andai a sedermi sul letto e li indossai per poi andare a guardarmi allo specchio, e vidi subito i lividi sul fianco destro e sull'addome, sempre vicino al fianco. ci posai delicatamente un dito sopra e tracciai il confine dei lividi
<possiamo coprirli, basta del fondotinta> non volevo che Billy mi vedesse così, anche se sapeva cosa fosse successo così iniziai a coprirli piano piano insieme a Robin.
quando finalmente finimmo fui pronta. qualcuno busso alla porta della mia stanza, e andò Robin ad aprire, e spunto mio fratello. rimase a guardarmi per alcuni secondi senza dire nulla
<sei bellissima sorellina> mi sorrise e io continuai a guardarlo. mi stava venendo da sorridere anche a me, ma cercai di trattenermi e non mostrarglielo
<c'è Billy qui fuori comunque> a quella frase Robin mi prese per il braccio e senza dire una parola andammo di sotto. a metà scale lasciai Robin e prosegui da sola, apri la porta e lui era li, li che aspettava me. mi guardò dalla testa ai piedi con un sorriso compiaciuto
<wow> uscì chiudendomi la porta alle spalle e sapevo che sicuramente Robin e Steve ci stavano spiando da qualche finestra, quindi sarebbe stato meglio andare via
<possiamo andare?> lui mi fece di sì con la testa e ci incamminammo verso la sua auto. una volta saliti mi guardò di nuovo come prima, e sorrise
<sei molto bella> mi guardò negli occhi mentre disse quella frase che mi entrò dentro il cuore in un secondo. me lo avevano detto anche Robin e Steve, ma non mi facevano lo stesso effetto detto da lui. non sapevo perché ma da parte sua mi piacesse sentirgli farmi complimenti, ma speravo di sentirne altri da parte sua
<grazie> mi fuggi un leggero sorriso e lui sorrise, per poi partire e andare chissà dove. non mi aveva detto dove stavamo andando esattamente, ma non mi preoccupava, dal tronde ero con lui e sapevo che non sarebbe successo nulla.

arrivammo su una collina e ci fermammo proprio in cima, lui scese dall'auto e io lo seguì per poi metterci appoggiati alla sua auto e guardare la nostra piccola città da la sopra. mi piaceva quel posto, era tranquillo, c'era una vista fantastica e l'atmosfera ancora di più
<ho trovato questo posto lo stesso giorno che ti ho vista la prima volta> mi voltai a guardarlo e rimasi in silenzio ad ascoltarlo
<mi ricorda te> in quel momento si voltò a guardarmi, aveva l'espressione seria, questo mi faceva capire che parlava con il cuore e le sue parole fossero sincere
<è silenzio qui come te, è bello, riservato e mi fa stare bene stare qui, come quando sto con te Tn> rimasi a guardarlo, non sapevo cosa dire. gli sorrisi con una spontaneità, che anche se avessi voluto non avrei potuto nasconderlo, Billy mi stava facendo sentire importante in quel momento ed era una cosa così importante e intima per me, poi tornai a guardare avanti a me
<Billy io...> non terminai la frase che mise la sua mano sopra la mia, a qual contatto fisico il mio cuore inizio a battermi fortissimo e mi mancò l'aria. non riuscì neanche a terminare la frase per quel contatto. mi voltai a guardarlo e lui aveva i suoi occhi puntati ai miei, mi ci perdevo dentro ogni volta
<c'è una festa tra una settimana per halloween. vorrei che ci andassimo insieme, se ti va> ero dubbiosa nell'accettare questa volta dato che si trattava di una festa, non era solo una uscita solo tra me e Billy, ma si parlava di stare in mezzo a tantissima gente, con la musica ad alto volume e l'alcool ovunque
<non sono il tipo da festa> scossi la testa e tornai a guardare il panorama davanti a noi senza però spostare la mano da sotto la sua. avrei mantenuto quel contatto fisico con lui fino a quando non l'avrebbe interrotto lui
<lo so, sto imparando a capirti e conoscerti ormai> sorrisi abbassando la testa e lui mi accarezzo la guancia sinistra mettendomi poi i capelli dietro l'orecchio
<perché sorridi sempre così poche volte?> lo guardai e in quel momento il mio sorriso sparì, stavamo entrando in un argomento personale e difficile da aprire per me, anche se forse con lui avrei potuto provare ad affrontare se solo non avessi paura che poteva giudicarmi e ritenermi strana
<non ho motivo di farlo> non volevo rovinare quella bellissima serata per i miei problemi, soprattutto non volevo essere triste e distaccata come lo ero sempre con tutti. volevo che con Billy potesse essere diverso, volevo poter esser felice dato che lui riusciva a farmici sentire solamente standomi vicino
<allora ti darò io motivi per farlo, così potrò vedere quel sorriso più spesso visto che è bellissimo> e di nuovo tornai a sorridere. lui anche sorrise e pensai a quanto fosse più perfetto quando sorrideva, lui era così dannatamente perfetto che mi stava facendo uscire di testa, ormai quando ero con lui non ci capivo più niente
<per la festa... ci penserò> tornai a guardare il panorama, e lui fece lo stesso. spontaneamente mi venne da appoggiare la testa alla sua spalla, mi sentito libera di poter fare qualunque cosa, sapevo che non mi avrebbe giudicata in nessun modo. quel piccolo gesto, anche se per molti insignificante, per me era una cosa importante invece, ed ero sicura che lui lo sapesse.
passarono diversi minuti in quel silenzio magico, guardavamo il panorama e lui nel frattempo mi accarezzava la mano mentre io rimanevo appoggiata a lui
<è stato quell'idiota del ragazzo di angela?> sapevo a cosa si stava riferendo, avevo deciso di chiudere quel capitolo uscita dall'infermeria, ma Billy decise di riaprirlo
<è stata angela> sapevo benissimo perché lo aveva fatto
<lui è rimasto a controllare che non venisse nessuno> alzai la testa per poterlo guardare negli occhi restando comunque appoggiata alla sua spalla
<perché non hai chiamato aiuto, ti avrebbero sentito>anche lui mi stava guardando, però era complicato, di nuovo avrei dovuto spiegargli cosa provavo dentro.
non avevo chiamato aiuto perché non mi sarei sottomessa a lei, non le avrei dato potere su di me, ma soprattutto perché il dolore fisico sostituiva leggermente quello interiore
<l'ha fatta perché ho difeso la mia amica, Undi, non mi importa cosa fa a me> lui mi guardò confuso per quelle parole
<tu dovresti pensare a chi a bisogno di te, alla tua famiglia, ai tuoi amici... tu non puoi farti fare questo di nuovo> mi guardò con gli occhi infranti, riuscivo a vedere tristezza nei suoi bellissimi occhi color cielo. abbassai lo sguardo per qualche secondo, riflettendo alle sue parole, per poi tornare a guardarlo di nuovo
<e tu?> specificava che io non dovevo farmi trattare in quel modo e che di nuovo io dovevo pensare a chi aveva bisogno di me. iniziò a guardare di fronte a sé con lo sguardo triste che riuscì a vedergli nonostante lui cercasse di nasconderlo
<nessuno ha bisogno di me...> quella frase mi fece male, male sul serio. non si rendeva conto di quanto invece fosse stato importante per me nei suoi piccoli gesti?
<io...> stavo sforzando ne stessa con tutte le forze che avevo per tirare fuori la verità, quei piccoli sentimenti che c'era dentro di me, volevo liberare quella vocina che parlava dentro la mia testa e darle voce per una volta nella mia vita
<io ho bisogno di te> si voltò e mi guardò dritto negli occhi, e in quel momento sperai che con quelle parole e con lo sguardo capisse quanto in soli 3 giorni aveva già fatto moltissimo per me. era riuscito a farmi smettere di pensare ai miei problemi e al mio dolore solamente standomi accanto, era stato il primo ragazzo con cui avevo scelto di conoscermi perché sapevo che lui era sincero con me, era stato il primo oltre mio fratello e Robin a farmi sorridere e soprattutto l'avevo fatto più volte con lui che con loro. aveva risvegliato di nuovo una parte di me che credevo morta, aveva risvegliato in me sentimenti che neanche pensavo di poter provare di nuovo.
lui mi sorrise e appoggiò la sua testa sulla mia, dandomi poi un bacio sulla fronte, mi sentivo finalmente libera da ogni peso che portavo dentro. speravo che sarebbe rimasto per sempre nella mia vita, che con la sua presenza sarei potuta liberarmi dai miei mostri ed essere felice come lo erano le ragazze della mia età, provare le stesse emozioni che provavano loro, poter essere una semplice adolescente come tutte.
<è ora che ti riporto a casa, si è fatto tardi> mi accarezzo la guancia e io alzai la testa. possibile che anche il tempo con lui passava così velocemente che neanche me ne accorgevo? stavo seriamente scoprendo una nuova me grazie alla sua presenza.
lui tolse la mano da sopra la mia e andammo in auto. lui parti e mi accorsi che nella radio c'erano sempre lo stesso genere ci canzoni, tutte rock, ed erano belle dovevo ammetterlo, ma diverse dal mio genere. lo guardai per tutto il tempo che guidava e ogni tanto lui si voltò a guardare me, e ogni volta che si voltava io sorridevo come una bambina e lui faceva lo stesso.

arrivammo a casa e scesi dall'auto seguita da Billy che mi venne accanto accompagnandomi fino alla porta di casa
<allora ci vediamo lunedì a scuola> disse lui prendendomi una mano e accarezzandola con il pollice
<si certo> rimasi li ferma a guardarlo ancora per qualche istante, dal tronde domani sarei dovuta rimanere senza vederlo
<buonanotte Tn> mi lasciò la mano restando sempre a pochi centimetri da me
<buonanotte Billy> mi voltai ed entrai in casa. feci attenzione a non fare rumore così da non svegliare nessuno, ma appena entrai nella mia stanza vidi Robin addormentata sul mio letto. era rimasta li ad aspettarmi. sorrisi ripensando a quello che si stava crescendo tra me e Billy, a che fantastica amica avevo, a mio fratello e il bene che proviamo l'uno per l'altro.
avevo deciso di chiudermi in me stessa, e per questo non mi ero mai resa conto del bene che avevo attorno, che non tutto era brutto come pensavo, ma c'erano anche persone che potevano farmi stare veramente bene.
appoggiai i stivali accanto all'armadio piano e preso il mio pigiama per poi andarmi a cambiare in bagno. legai i capelli mentre usci e mi misi accanto a Robin, facendo sempre attenzione a non svegliarla.
una volta sdraiata sul letto, la guardai qualche secondo e mi girai dall'altra parte per addormentarmi. chiusi gli occhi e pensai a me e Billy, ai momenti bellissimi che avevamo passato insieme e a quanto con lui fossi stata seriamente felice per la prima volta dopo tanto tempo.
non vedevo l'ora di rivederlo

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