un'ultima lotta

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arrivammo al laboratorio e ogniuno andò nel punto stabilito e potevamo comunicare con i walkie talkie, avevamo lasciato la mappa a Dustin nel caso ci fossimo persi così che potesse indicarci la strada giusta
<posso chiederti una cosa?> Steve era accanto a me mentre stavamo camminando nel corridoio per scendere al piano di sotto
<dimmi> lui esitò nel parlare per qualche secondo
<te ci torneresti a casa nostra?> a quella domanda mi fermai e lui fece lo stesso, non mi sarei mai aspettata quella domanda
<io...> i ricordi della notte in vuoi persi mia madre tornarono di nuovo a galla.
io che sbattevo alla porta cercando di aprirla, io che chiamavo mio madre urlando, le sue urla che mi riempivano la testa
<possiamo comprare una nuova casa> mi mise le mani sulle spalle e tornai alla realtà. non riuscivo a pensare ad altro, cercai di concentrarmi e trovare la forza per far andare via quelle urla dalla mia testa
<ragazzi andiamo> ci disse Robin, e tornammo a camminare fino a quando non raggiungemmo un punto dove Robin non sapeva se andare a destra o a sinistra. presi il walkie talkie dal suo zaino di Steve
<Dustin ci sei?> gli chiedi
<si, al tuo servizio> disse con voce allegra, senti poco dopo fargli un verso di dolore e Lucas dirgli che fosse un idiota
<ancora ha una cotta per te?> mi chiese Robin mentre gli altri ridevano
<dove dobbiamo andare ora? siamo in un incrocio> il tempo che controllasse sulla mappa e ci rispose
<a destra> andai prima di tutti ma vidi dei uomini armati e tornai subito indietro prima che mi vedessero. feci segno a Steve e gli feci un due con le dita e capi subito cosa gli stavo dicendo e si mise accanto a me. da piccolini lui mi aveva insegnato a difendermi contro i maschi e soprattutto dove colpire per fargli più male così decisi di mettere in atto i suoi insegnamenti finalmente.
appena i due uomini si voltarono verso la nostra direzione io e mio fratello gli andammo in contro e io colpì il primo dandogli un calcio sui punti bassi e poi gli presi la pistola e lo colpì in pieno viso
<wow> disse Robin alle mie spalle
<devi insegnarmi a farlo> ci incamminammo e arrivammo alla porta del laboratorio, riuscimmo a vedere da un vetro e vidimo più di 10 scienziati e 4 uomini in uniforme, ma loro non erano armati. noi avevamo una possibilità in più potevamo riuscire a gestire la situazione una volta dentro ma quando saremmo dovuti uscire sarebbe stato tutto più complicato
<Nancy> parlai con il walkie talkie, speravo che fosse riuscita a trovare tutti i documenti che riguardavano la porta
<si?> mi rispose dopo poco fortunatamente
<li hai tutti?> le chiusi subito controllando cosa stesse succedendo all'interno della stanza dove dovevamo entrare a momenti
<penso di sì, qui non c'è nient'altro> mi disse lei
<uscite subito e andate a casa di Undi, ci vediamo li tra un ora> lei rimase in silenzio per qualche secondo prima di rispondermi dandomi l'ok e andare via
<Dustin, Lucas anche voi andate> senti Lucas dire qualcosa ma non riuscì a capire cosa. Max mi prese il walkie talkie
<Lucas vai, ci vediamo tra un ora promesso> tutti guardammo Max, non pensavo che la loro storia d'amore fosse già a questo punto, ma grazie a lei i ragazzi accettarono
<d'accordo... TN FA ATTENZIONE> senti la voce di Dustin urlare da più lontano e poi spensi il walkie talkie lo misi di nuovo nello zaino di Steve
<Max te e Undi avvicinatevi alla porta al mio segnale d'accordo> loro annuirono e io feci segno a Robin e Steve di seguirmi
<Will, Mike voi resterete dietro di noi a controllare che nessuno ci venga alle spalle e entri> anche loro annuirono e così entrammo.
tirai fuori la pistola e Steve fece lo stesso e la puntammo un po' su tutti per intimorirli. una guardia cercò di avvicinarsi a noi ma gli puntai la pistola contro e si fermò
<non lo farei se fossi in te> alzò le mani e non fece un passo, la stessa cosa fecero gli altri, rimasero fermi dove si trovavano, così in quel momento decisi di fare gesto con la mano a Undi e Max e io andai con loro portandole dietro di me. notai una botola d'aria dentro la stanza dove si trovava la porta così decisi di cambiare il piano
<Steve venite qui> tenei la pistola sempre puntata su tutti mente Steve e i ragazzi entrarono nella stanza
<voi. fuori> c'erano due scienziati all'interno di quella stanza e una volta usciti chiudemmo la porta per evitare che potessero entrare. presi la mano di Undi e la guardai negli occhi alla ricerca di un segno, volevo capire se fosse pronta per una cosa così grande. mi fecero un cesso con la testa e ci incamminammo verso la porta mentre gli altri restarono dietro a controllare che nessuno entrasse e Steve stava aprendo il condotto d'aria.
<puoi farcela> le dissi io lasciandola avvicinare da sola alla porta così da restare più distante, e lei si incamminò verso la porta per poi puntarci una mano contro. iniziò a usare i suoi poteri per poi alzare anche l'altra e aumentare il suo potere ancora di più, iniziò a fare avvicinare i lati della porta fino a farli quasi unire del tutto e in quel momento senti Will urlare dal dolore. mi voltai e corsi da lui per capire cosa stesse succedendo e vidi che si teneva le mani alla testa.
<che gli succede?> chiese Mike preoccupato, mentre io purtroppo avevo già capito tutto invece
<il Mind Flayer è ancora dentro di lui...> l'avevamo combattuto prima ma pensavamo che l'avessimo combattuto ma una parte di lui era ancora li, dentro Will
<Will resisti> gli misi una mano sulla fronte e senti che stava scontando molto e Mike lo tenne per le braccia
<UNDI SBRIGATI PERFAVORE> le urlò Max avvicinandosi a Steve e aiutarlo ad aprire quel condotto, cercai di tenere tranquillo Will accarezzagli la fronte. senti Undi urlare anche lei e in quel momento mi voltai a guardarla, aveva praticamente chiuso la porta, le mancava veramente poco. sentì un rumore e finalmente vidi Steve con il coperchio del condotto in mano e tornai a guardare Will e ad un certo punto vidi un'ombra uscirgli dalla bocca per poi sparire nel condotto e finalmente Will si calmò e si addormentò. guardai Undi inginocchiata per terra e andai da lei correndo
<stai bene?> mi fece un leggero si con la testa e la aiutai ad alzarsi e andammo verso gli altri, c'erano diverse guardie che stavano aprendo la porta che avevamo bloccato e prima che potessero entrare, noi entrammo nel condotto e uscimmo in un'altra stanza al piano di sotto.
uscimmo dalla stanza vuota e trovammo immediatamente un'altra porta di fronte a noi, e un corridoio che portava all'ascensore. spinta dalla curiosità andai ad aprire quella porta e trovai tutti democani all'interno, chiusi subito la porta ma mi videro e cercarono di aprirla
<dobbiamo andarcene subito> iniziammo a correre verso l'ascensore e io ero in fondo cercando di aiutare Undi che non aveva più forze e proprio a poca distanza dall'ascensore la porta di ruppe e i democani uscirono e iniziarono a correre verso di noi.
Mike chiamò l'ascensore e fortunatamente si aprì subito e entrammo. una volta entrati chiusi la porta e andammo al piano terra, ovvero da dove eravamo entrati, così da potercene andare
<ragazzi ci sentite?> la voce di Nancy si sentì dallo zaino di Steve, e così Robin gli prese subito il walkie talkie dato che Steve teneva in braccio Will ancora addormentato e io tenevo Undi
<si stiamo uscendo> gli disse lei
<Jonathan è lo fuori con l'auto che vi aspetta> ci disse Nancy per poi chiudere, Robin mise il walkie talkie nello zaino e appena si aprirono le porte trovammo due uomini in uniforme, lasciai Undi a Max e andai incontro ai due uomini con calma
<salve, noi ci siamo persi> sapevo che come scusa faceva schifo ma ero sola contro due uomini e non potevo contare sull'aiuto dei miei amici dato le condizioni
<venite con noi> disse uno dei due, così decisi di avvicinarmi proprio a lui e gli tirai un pugno in pieno viso per poi tirare un calcio allo stomaco all'altro. riuscì ad afferrare la pistola di uno dei due e presi anche quella che avevo e la puntai ad entrambi. sapevo da sola dove fosse l'uscita
quindi feci un cenno ai miei amici di passare e incamminarsi per poi iniziare a correre mettendo le pistole dentro i pantaloni e coprirle con la maglia. arrivammo alla porta d'ingresso e vidimo subito Jonathan sopra un'auto, salirono tutti sopra tranne me e Max, non c'era posto per tutti quanti
<andate, noi veniamo a piedi> mio fratello aprì lo sportello ma glielo chiusi subito senza permettergli di uscire
<la compriamo> gli dissi riferendomi al discorso della casa, non potevo sopportare di stare in quella casa dove mia madre era stata uccisa e lui lo capì subito. ci allontanammo dall'auto e loro partirono immediatamente, mi voltai e vidi poco lontano un telefono e decidi di rientrare dentro e usarlo
<dove vai?> Max mi prese la mano per fermarmi e mi voltai a guardarla
<non li lascio quei cosi vivi> avrei chiamato lo sceriffo Hopper dato che era l'unico a conoscenza del sottosopra e con il suo aiuto avremmo ucciso quelle creature
<non puoi farlo> aveva capito subito che volevo vendicare soprattutto mia madre. mi ritenevo colpevole per la sua morte da una parte mentre dall'altra sapevo benissimo che non potevo fare nulla neanche se fossi stata li con lei. ora però potevi fare qualcosa
<posso far si che nessun'altra perda una madre, un padre, un fratello... o una sorella> io sapevo cosa si provava e quanto quella sofferenza potesse fare male, tanto che non volevo succedesse a nessun'altro
<si ma io non voglio perdere una amica, Steve non vuole perdere sua sorella e Billy... Billy non vorrebbe perderti per niente al mondo> nel sentire nominare Billy il mio cuore batte forte. il pensiero che potesse succedermi qualcosa non mi spaventava, non lo aveva mai fatto, ma ora la consapevolezza che non avrei più rivisto i miei amici, mio fratello e Billy... questo si che mi spaventava adesso
<chiamerò Hopper, così verrà a sistemare lui la situazione> le strinsi la mano e la guardai sorridendole
<neanche io posso perdervi...> a quelle parole mi voltai per entrare e raggiungere il telefono e digitare il numero della polizia. mi risposero al secondo squillo
<Hopper> dissi subito senza permettergli di parlare neanche
<passatemi Hopper> gli dissi di nuovo
<si, un momento> mi risposero per poi farmi attendere qualche minuto fino a quando non senti la voce di Hopper
<pronto?> immediatamente mi venne da sorridere
<Hopper, sono Tn, vieni al laboratorio è pieno di demo...> non terminai la frase
<TNN> neanche il tempo di voltarmi che un democane mi saltò addossò facendomi cascare a terra, il democane si allontanò da me per prepararsi ad attaccare di nuovo.
cercai di prendere le pistole ma non c'erano più, mi guardai in torno e le vidi una a poca distanza da me e l'altro alla porta. cercai di fare qualche passo verso la pistola più vicina ma il democane si agitò e iniziò a ringhiera verso di me fino a quando non senti un colpo di pistola dietro l'altro fino a quando il democane non cadde atterra. mi voltai e vidi Max con la pistola in mano, andai verso di lei e gliela tolsi per poi buttarla e andare via da quel posto. iniziammo a correre mentre ridevamo come due bambine per la felicità che finalmente sarebbe finito tutto quell'inferno e potevamo vivere le nostre vite come una volta

una settimana dopo

Steve era a lavoro, aveva trovato un lavoro alla gelateria del centro commerciale dopo la scuola e fortunatamente aveva un posto assicurato anche per l'estate. io ero a casa sdraiata sul letto con sopra di me Billy che mi riempiva di baci. alla tv due giorni fa avevano dichiarato il laboratorio chiuso per esperimenti non dichiarati, e Hopper ci aveva informato che aveva fatto piazza pulita e uccido tutti quei mostri.
Billy si allontanò di qualche centimetro dal mio viso smettendo di baciarmi per guardarmi sorridendo negli occhi
<ti amo Tn, ti amo da impazzire> gli misi una mano sulla guancia mentre l'altra la avevo stretta alla sua schiena nuda
<ti amo anch'io Billy, ti amo da impazzire> ci baciamo ancora con la stessa passione ed eccitazione di prima.
finalmente potevamo vivere tutti una vita normale, potevamo essere felici con le persone che amavamo e non dovevamo preoccuparci più del sottosopra.
era tutto finito e ora il resto era solo una storia da continuare a scrivere giorno dopo giorno

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