eravamo nel bosco ormai da più di un ora, e ancora non avevamo trovato nulla
<torniamo a casa, non c'è niente> mi voltai per guardare Undi e Max, ma non le vidi. fino a soli 5 minuti fa erano alle mie spalle mentre ora non c'erano più
<ragazze?> tornai indietro di qualche passo ma non le senti e non le vedevo neanche
<MAX> urlai con la speranza di farmi sentire ma non ricevetti risposta, stavo iniziando ad agitarmi e mi fermai un momento per riflettere bene, non sapevo cosa fare e come trovarle. stava iniziando a fare buio e continuai a urlare i loro nomi fino a quando finalmente non senti una risposta da lontano
<TN> la voce di Max si fece sentire tra gli alberi finalmente, così cerci di seguirla fino a quando non le vidi finalmente e gli corsi incontro per vederle
<che ci fate qui?> gli chiesi io in tono rimproveratorio ad entrambe
<abbiamo sentito un rumore, appena ci siamo voltate non c'eri più> non sapevo cosa dire, rimasi solamente a guardarle per qualche istante
<torniamo a casa, si sta facendo tar...> non terminai la parola che senti come dei passi correre alla nostra destra. mi misi davanti a Undi e Max per proteggerle, sapevo che non era il mind flayer, lui era enorme e non si era mai fatto vedere ancora, se non attraverso le visioni di Will
<stare in silenzio d'accordo> gli dissi a bassa voce per evitare che chiunque persona o cosa ci fosse non potesse sentirci. senti altri passi veloci alla mia sinistra e mi girai subito. adesso eravamo nei casini.
non sapevo cosa fare per andare via di li e portare le ragazze di nuovo a casa
<camminiamo piano per tornare a casa> disse Max mentre io rimasi ad ascoltare i passi che faceva chiunque ci fosse li
<posso batterlo> Undi fece un passo avanti ma la fermai subito, sentimmo dei passi lenti di fronte a noi che si avvicinavano lentamente. non avrei mai permesso che succedesse qualcosa alle ragazze, avrei preferito accadesse di tutto a me piuttosto che a loro
<fa attenzione> le dissi io lasciandola passare avanti a me, e appena il democane usci allo scoperto Undi cercò di ucciderlo. fece qualche passo avanti per andargli in contro e proprio in quel momento senti qualcosa correre alla mia destra e spinsi Max verso Undi e un'altro democane mi afferrò la gamba e mi morse facendomi cadere atterra. fortunatamente Undi lo sollevò e me lo tolse di torno uccidendolo poco dopo con i suoi poteri, mentre Max venne subito da me e mi controllo la ferita
<cazzo è profonda> cercai di alzarmi in piedi ma il dolore non me lo permetteva. Max si avvicinò e mi aiutò e cercai di mettermi in piedi e camminare per tornare a casa.eravamo tornati a casa dopo che Steve mi era venuto a prendere e portata in ospedale per farmi medicare. ora dovevo camminare con le stampelle per non peggiorare la situazione in cui si trovava la mia gamba, appena entrai mia madre mi vide e venne di corsa verso di me
<cosa ti è successo?> sembrava quasi preoccuparsi per me, ma dal tronde non le era mai interessato come stavo realmente e lo aveva dimostrato in tutti i miei 17 anni di vita ed ero sicura che fosse ancora così
<non chiederlo se non ti interessa> andai piano per le scale così sarei tornata nella mia stanza. quel pomeriggio era andato malissimo e mi sentivo da vero da schifo. cercai di passare il tempo in qualche modo ma non avevo voglia di fare nulla, però avevo voglia di una cosa in realtà.
scesi al piano di sotto, vidi mia madre cucinare e mio fratello sul divano a guardare la tv, mentre io andai al telefono e digitali il numero che volevo chiamare
<pronto?> mi rispose al terzo squillo e sentire la sua voce mi fece sorridere
<ciao...> Billy era l'unico che poteva farmi stare meglio in quel momento, e solamente sentire la sua voce aveva fatto la differenza
<non mi aspettavo una tua chiamata...> sentivo la sua voce affannata e cercai di capirne il motivo
<ti disturbo?> lo sentì fare una piccola risata prima di rispondermi
<stavo facendo palestra, ma per te ho tutto il tempo del mondo> mi faceva sempre sorridere, qualsiasi cosa carina che mi diceva, sentivo sempre le farfalle nello stomaco svolazzare ovunque
<voglio vederti Billy> gli confessai lasciando parlare quella parte di me che tenevo sempre nascosta dentro
<ho bisogno di stare con te> tornai triste ripensando a quello che era successo nel bosco, era stata colpa mia dal tronde, io avevo avuto l'idea e loro si erano messe in mezzo per stare con me. da una parte ne ero felice perché grazie ad Undi me l'ero cavata abbastanza bene, e se non ci fosse stata magari ora neanche...
<mi preparo e ti vengo da te> finalmente sarei stata con lui e avrei potuto ritrovare quella pace che solamente lui riusciva a darmi
<grazie> ci salutammo e riattaccai il telefono per poi andare verso Steve, ma continuai a camminare verso la finestra che affacciava al bosco. tempo fa ci andavo a correre tutti i giorni e ora non potevo neanche camminare senza stampelle, non avrei mai immaginato di finire così. fortunatamente però era successo a me e non a Max, ad esempio. mi andai a mettere accanto a Steve sul divano e poggiai la mia testa sulla sua spalla
<hai parlato con Billy?> sapevo che già l'avesse capito, e gli feci un semplice si con la testa, e lui si allungò con il busto per guardare in cucina
<mamma, aggiungiamo un posto a cena> gli disse lui. lei usci dalla cucina con un asciugamano tra le mani
<chi viene?> gli domandò lei incuriosita, e io subito mi voltai a guardare mio fratello aspettando la sua risposta, curiosa di sentire cosa le avrebbe detto adesso
<un nostro amico> lo disse guardando me e sorridendo per poi guardare mia madre. lei ci guardò poi entrambi per capire cosa stavamo combinando, io mi alzai con l'aiuto delle stampelle e andai verso mia madre
<ti aiuto a sistemare la tavola> non la guardai in faccia e camminai senza darle importanza, volevo solo che fosse tutto pronto quando venisse Billy.
presi dei piatti ma con una mano non riuscivo a tenerli, così posai le stampelle ma mia madre mi fermò subito e prese i piatti al mio posto
<faccio io, non sforarti> mise i piatti del tavolo e li sistemo ogniuno al proprio posto per poi tornare a guardarmi. non sopportavo stare in quelle condizioni, io ero sempre stata una ragazza che faceva tutto da sola e che non aveva bisogno di nessuno
<devi riposare per un po' e vedrai che tornerai come prima> mi si avvicinò e io me ne andai prima che fosse troppo vicina a me. non gli permettevo di starmi accanto come potevano farlo Steve, Robin, Billy e gli altri
<è arrivato> disse Steve ad alta voce e io andai alla porta prima che potesse bussare. appena uscì mi chiusi la porta alle mie spalle prendendomi le chiavi, e appena Billy mi vide si fermò mentre io mi avvicinai a lui
<ho avuto un piccolo incidente> gli iniziai a spiegare la situazione subito dato che eravamo soli, così nessuno si sarebbe immischiato al nostro discorso
<che incidente?> si avvicinò mettendosi di fronte a me
<sono caduta> sperai che potesse crederci anche se sembrava una scusa così stupida e senza senso
<però sto bene, non la devo sforzare, per questo le stampelle> ne sollevai leggermente una e lo guardai aspettando una sua reazione ma per alcuni secondi non si mosse e ne parlò
<non posso lasciarti più sola allora> fece un sorriso e finalmente gli sorrisi anche io e finalmente entrammo dentro casa. arrivammo in salone e io fratello e Steve si salutarono con un abbraccio amichevole, e poi spunto mia madre dalla cucina
<ciao io sono la mamma, piacere> gli pose una mano da vanti, io guardai Steve che capì subito il mio fastidio
<piacere signora, io sono Billy> gli strinse la mano e poi lei tornò di nuovo in cucina poco dopo mentre noi tre ci andammo a sedere nei nostri posti a tavola. alla mia destra avevo Steve, mentre a sinistra Billy e mia madre difronte.
iniziammo a mangiare e mia madre iniziò a fare domande su domande a Billy per conoscerlo meglio, mentre io rimasi a guardare il piatto senza continuare a mangiare. mi tornò in mente lo stesso istante in cui il democane mi morse la gamba destra, proprio sopra il ginocchio, il dolore che provavo in quel momento era inspiegabile. senti una mano sulla coscia sinistra e sapevo benissimo di chi fosse, sorrisi e misi la mano sopra la sua per poi incrociare le nostre dita
<è tutto buonissimo signora> poi guardo me e io rimasi a guardarlo per qualche secondo prima che mia madre parlò
<sei molto gentile. perché non rimani qui a dormire stanotte, ci farebbe molto piacere> quella era la prima cosa intelligente senti dire a mia madre, mi voltai a guardare e Billy e sperai in un sì
<non saprei, ho Max a casa da sola...> prima che potesse continuare iniziai a parlare io
<la chiamiamo per avvisarla, resta qui> gli sorrisi e lui rimase a guardarmi pensando a cosa fare prima di sorridermi un'altra volta e mi fece un sì con la testa
<mamma sistemargli le cose in camera mia> disse Steve guardandoci, prima lui e poi me, avevo già capito a che gioco stava giocando e cosa aveva intenzione di fare
<vado subito> si alzò e salì al piano di sopra, eravamo solamente noi tre ora e io guardai Steve
<sisi, Billy dormirà con te stai serena> lo abbracciai e facendo attenzione a non muovere troppo la gamba e lui ricambiò subito.