Uno

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Era la mattina del 15 settembre ed era la data del primo giorno di scuola, dopo una pausa durata 3 mesi.

Mi alzai dal letto e mi sciacquai la faccia per svegliarmi un po', feci colazione con calma e mi vestii.

Presi il mio solito autobus, l'anno scorso avevo un mio posto fisso, dove mi ci sedevo tutte le mattine, ma quella mattina non ci feci caso e mi sedetti sul primo posto che avevo trovato libero.

Scesi dall'autobus e incontrai Chiara, la mia migliore amica che stava salutando sua madre da lontano. Lei non prendeva l'autobus come me, perché abitava in campagna e lì non passano gli autobus, quindi la accompagnava la madre tutte le mattine e si faceva lasciare a circa cento metri da scuola per non farsi vedere dai compagni, contenta lei.

Ci salutammo e insieme entrammo in classe, gli ultimi banchi erano già occupati e quindi ci sedemmo al terzo banco laterale, verso il
Entrarono la prof di Matematica e quella di Italiano, che si raccomandarono con noi di continuare a studiare anche quest'anno. Ci dissero anche il programma che avremmo fatto in questi 9 mesi e le uscite didattiche che faremo, le solite cose.

Il resto delle ore passarono in fretta, nulla di nuovo. In realtà non così in fretta come avrei voluto, perchè per quanto possano essere veloci, rimaneva sempre il primo giorno di scuola, perciò.

Stanca da quel primo giorno di scuola ripresi l'autobus e tornai a casa. Mia madre non c'era, era a lavoro, come al solito.

Il telefono stava squillando, lo presi e sorrisi leggendo il mittente.

📞chiamata in arrivo da Luca❤️

Luca era il mio migliore amico. Gli volevo tanto bene e tutti i giorni dopo scuola mi chiamava per parlare.

Presi il telefono e risposi.

L: Ti sei divertita Francesca il primo giorno di scuola senza di me?

F: No, senza di te non ci si diverte.

L: Aww che carina. Hai conosciuto qualche bel ragazzo da presentarmi?

Luca era gay, sono stata la prima a saperlo e credo anche l'ultima.

F: No e tu da presentare a me?

L: No.

F: Vabbè ci sarà qualcuno carino, anche poco, no?

L: Sì, si chiama Giulio, ma non credo sia il mio tipo.

F: Descrivi.

L: È alto, magro, bello, gioca a pallanuoto quindi ha un bel fisico.

F: Mh, interessante. Sicuro che non è il tuo tipo?

L: Ora che ci penso forse hai ragione...potrebbe essere il mio tipo.

F: visto che qualcuno c'era di interessante?

L: eh si, qualcuno c'è. Vabbè io vado che stanotte ho dimenticato di caricare il telefono ed è scarico.

F: sempre il solito. Ciao un abbraccio forte.

L: Ciao, un abbraccio anche a te.

Attaccai, misi il telefono sul comodino e mi sdraiai sul letto per riposarmi, stravolta da quella prima giornata di scuola.

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