16/10
Era passato un mese dalla morte della nonna di Luca, ma lui continuava a soffrire ed io mi sentivo male per lui.
Gli eravamo tutti vicini...'tutti'.
Luca non aveva molti amici, oltre a me c'era la mia amica, Chiara, ma per lui era solo 'l'amica della mia amica'.
Però per quanto potesse non conoscerlo, Chiara le stava vicino, e io gliene ero molto grata.Luca aveva iniziato ad andare male a scuola, è sempre stato un ragazzo bravo a scuola, con la media del nove.
Ma all'improvviso dopo la scomparsa della nonna, aveva smesso di studiare e non sapevo per quanto avrebbe continuato così.Mi dispiaceva. Tanto.
Sua madre era preoccupata quanto me.
Anche a lei dispiaceva per la morte della cognata, ma le dispiaceva di più per la sofferenza del figlio.Luca aveva solo me, per il resto era solo, non aveva un fidanzato e sarebbe stato difficile trovarlo.
Io facevo di tutto per non farlo sentire solo, ma non sempre ci riuscivo.
Era una testa dura, si sentiva in colpa per non aver passato molto tempo con la nonna, ma non era così, Luca stava molto spesso con sua nonna.
Lo accompagnava a tennis, lo andava a vedere quando faceva dei tornei importanti,
lo andava a guardare quando da piccolo alle elementari faceva le recite o gli spettacoli di Natale e quando la nonna non poteva andare a giocare a burraco nei circoli perché c'era mal tempo, Luca andava lì e giocava insieme a lei.
Erano molto uniti, ma in questo momento Luca soffriva perchè non se ne rendeva conto, e io volevo farglielo capire, ma non ci riuscivo.La nonna le mancava tanto, e a me mancava il sorriso del mio migliore amico, che non vedevo da tempo.
Mentre pensavo a lui mi venne in mente di chiamarlo, così senza pensarci due volte, presi il telefono e lo chiamai.
📞
L: Pronto?
F: Luca, come stai?
L: Come credi che stia? oggi è un mese che mia nonna non c'è più.
F: Lo so, mi dispiace.
L: Scusami tanto, non è colpa tua, sono nervoso, non so che mi è preso.
F: Non preoccuparti Luca.
L: È solo che mi sento così in colpa per non aver passato tanto tempo con lei.
F: Ecco! Proprio a questo stavo pensando. Credi ancora che tu e lei non siete stati tanto insieme?
E quando ti veniva a vedere alle partite e di tennis?
E quando eri costretto a giocare a burraco con lei per non lasciarla sola, ma alla fine ti divertivi?
Questo, non te lo ricordi?L: È venuta solo una volta a tennis.
F: Una? Sicuro? E quella volta che sei caduto e tua nonna è entrata in campo con il kit pronto soccorso?
E quella volta che avevi finito l'acqua e tua nonna ha fatto una corsa al bar per poi tornare con 5 bottiglie e 2 gatorade?
E quella volta che l'avversario ti ha chiamato la palla fuori, invece era sulla riga e tua nonna ha iniziato a urlargli contro?
Tutte queste volte? non te le ricordi?L: hai ragione, come farei senza di te.
F: io ho sempre ragione.
L: è che non ci pensavo, pensavo solo al dolore.
F: Ed è proprio per questo che soffri più degli altri. Perchè hai passato con lei momenti importanti della tua vita, se non ti sfogavi con me, ti sfogavi con lei. Se eri triste ed io non c'ero, c'era lei.
E lei ci sarà sempre, nel tuo cuore, e nei nostri cuori.L: Grazie davvero Francesca, che belle parole. Mi hai fatto sorridere.
F: Di niente, sennò a cosa servono gli amici?
L: A questo.
Grazie ancora, sei un amica.F: Di niente, ti voglio bene, Buonanotte.
L: Ti voglio bene anche io, Buonanotte.
Attaccai e mi stesi sul letto.
Forse ce l'avevo fatta, forse ero riuscita a far voltare pagina al mio amico, a farlo andare avanti. Ed ero contenta.
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|bestfriend|
RomantizmLa storia dell'amicizia tra un ragazzo gay di nome Luca e una ragazza, Francesca. Le cose tra i due si complicano quando Francesca si innamora del ragazzo che piace all'amico e quando Luca lo viene a sapere litigano, ma poi l'amicizia tra due vince...