••CAPITOLO 1

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- Pov's Veronica
Ecco che ,puntuale come sempre, suona la mia sveglia. Harry, mio fratello più piccolo, mi lancia un cuscino addosso per fare tacere quel dannato rumore. Io glielo ritiro e lui si alza e si siede accanto al mio letto. Mi da un bacio dicendomi 'buongiorno' e solo allora mi sveglio e vado verso la cucina dove trovo Louis, mio fratello maggiore, che mangia i suoi cereali. Viviamo quasi da soli perché i nostri genitori hanno un lavoro molto impegnativo e stanno sempre via da casa e noi non li vediamo quasi mai. Abitiamo qui, in un piccolo paesino fuori Londra, in un appartemento abbastanza grande. Ci siamo trasferiti da Doncaster dove avevo un bel po' di amici e potevo vivere in pace con loro. Oggi invece mi tocca andare a scuola e conoscere nuova gente. Non sono molto socievole e a fare amicizie vere ci metto una vita. Harry viene a scuola insieme a me mentre Louis va da solo perché dice che non vuole avere noi in mezzo. É diventato così scorbutico da quando ci siamo trasferiti. Lì aveva anche una ragazza che dal mio punto di vista, era un pochino snob, e molto possessiva come. Era tipo 'ciao ragazzi ecco arriva il mio Lou, si solo mio e sempre lo sarà' eccetera eccetera. Mi vesto il più presto possibile mentre Harry é in bagno.
L(Louis): ehy Vero, vieni un secondo?
V(Veronica): arrivo!
H(Harry): posso entrare? Dovrei vestirmi
V: vieni io devo uscire. Vado da Lou.
H: ha la luna storta e é un po' triste. Stai attenta
V: certo
Corro da Louis che mi abbraccia.
V: come mai tutto questo affetto?
L: mi mancano...
V: anche a me ma vedrai che ritorneranno per il tuo compleanno. Fidati.
L: ti voglio bene sorellina
V: anche io. Vieni qui.
E lo abbraccio. Una lacrima gli scende e io gliela asciugo con il dito.
V: no non piangere. Tra poco si va a scuola. Mi raccomando di trovare tanti amici.
L: mi sembri la mamma a volte
V: ahaha ok va bene. Io vado.
H: ehi aspettami. Ciao Lou.
L: ciao Harold.
H: bel nomignolo ma non azzardarti a chiamarmi così un'altra volta.
L: ok ok Harold.
V: per favore andiamo. - e presi Harry dal braccio e lo portai fuori dalla porta.
Arrivammo davanti al cancello della scuola e come immaginavo, c'erano i soliti gruppetti: le ragazze e i ragazzi di tutte le età e di diverso tipo. C'erano i cosidetti Nerd e le cherledeer, i ragazzi più fighi e le ragazze più 'in'. Io non penso di far parte di quelle categorie, sono solo normale diciamo.
Cercai qualche faccia famigliare e trovai una ragazza bionda che assomiglia molto alla ex di Louis. Ma Lou dove se ne é andato? Decisi di chiamarlo anche se tra meno di cinque minuti sarebbe suonata la campanella.
L: ehy cosa c'é?
V: dove sei?
L: girati.- mi disse e io così feci. Era assieme ad un gruppetto di amici. Si avvicinó a me, mi abbracció e si diresse verso i suoi amici. Quest' ultimi non smettevano di squadrarmi dalla testa ai piedi. Mi girai dall'altra parte e per poco un ragazzo non mi faceva cadere.
V: stai più attento la prossima volta. - dissi in modo calmo.
X: si scusa. Sei nuova di qui? Ah non mi sono presentato sono Liam Payne.
V: ciao Liam. Io sono Veronica e si, sono nuova. Per ora, oltre i miei due fratelli, sei l'unico che conosco.
Li(Liam): ah. Che corso frequenterai? Io sono al secondo anno.
V: anche io lo sono.
Li: saremo in classe insieme allora.
V: meglio, almeno conosco qualcuno. - dico ironica.
Una mano da dietro mi afferra il braccio e vedo i capelli riccioluti di mio fratello.
H: dov'eri finita?! Ti ho cercato ovunque!
V: sono sempre stata qui. E Liam, questo é mio fratello Harry.
Li: ciao Harry!
H: si si ciao. Devo andare, Sean mi aspetta.
V: chi scusa?
H: Sean, il mio nuovo amico.
V: ah ok ciao allora.
Harry mi fa un cenno con la mano e sparisce tra gli alunni della scuola.
Entro assieme a Liam che mi guida nella scuola. Dopo in teoria, dovrei fare un giro con un ragazzo che non ricordo il nome. Quando entro in classe, mi siedo in un ultimo banco,in modo tale da non dare nell'occhio. Liam si siede affianco a me e mi chiede:
Li: volevo sedermi davanti per vedere meglio, ma se tu non vuoi andare io resto qui con te.
V: si perfavore.
Quasi lo supplico e lui fa un mezzo sorrisetto. Entra la professoressa. Donna molto classica, tacchi e gonna aderente. Occhiali sul naso e capelli raccolti in quella che sembra una coda.
'Buongiorno' esclama. Ha una voce molto acuta. Gli alunni rispondono in coro. Fa l'appello e quando nota il mio cognome, si toglie gli occhialie si alza. Toglie la sedia da sotto le sue gambe e si mette davanti alla cattedra.
Prof.: Veronica...sei tu? - dice puntandomi il dito contro. Annuisco perché tutti gli occhi mi sono addosso.
Prof: bene, si alzi e si presenti.
Ma perché?
V: si certo. - dico alzandomi- mi chiamo Veronica, mi sono trasferita da poco qui. Vivo con i miei fratelli.
Prof: ok va bene. Puó accomodarsi. Cominciamo la lezione.
Penso di non essere mai stata così tanto in imbarazzo. Quando suona la campanella, la ragazza di fronte a me si gira.
G: ciao io sono Giusy. Piacere di conoscerti.
V: ciao Giusy. Piacere mio.
Li: eccolo arriva.
G: oh no.
V: devo proccuparmi?
Li: un po'.

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