'𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗻𝗶𝗴𝗵𝘁𝘀 𝗹𝗶𝗸𝗲 𝘁𝗵𝗶𝘀

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Si stacca di colpo.

Mi guarda appena, scivola via dallo sgabello.

Afferro il suo polso con la mano, lo richiamo con la voce che è un semplice sussuro.

«Keiji...»

«No.»

Si scosta dalla mia presa e comincia a camminare velocemente verso le scale.

Lo inseguo di corsa, lo guardo sfuggirmi tra i corridoi illuminati dell'hotel.

Ringrazio mentalmente che la maggior parte della troupe non sta con le camere vicino a noi, perché a quest'ora non saprei come spiegare perché io e Keiji stiamo giocando al gatto e al topo, nel pieno della notte, dopo...

«Keiji, aspetta!»

Scavalca la signora delle pulizie, mi blocco davanti l'entrata delle porte dell'ascensore con un sospiro.

Scompare di nuovo.

Scosto con estrema cura la signora, che mi guarda con un piccolo sorriso, e ricomincio a correre verso le scale che portano dalla parte opposta, ma sempre al piano di sopra.

Ho imparato ad orientarmi solo questa mattina, ma n'è valsa la pena. So dove... devo spuntare, e anche in che punto comparirà Keiji.

Ci siamo...

L'ho appena baciato, sul serio?

Aveva persino... un retrogusto di alcool, merda. Era così buono, quasi dolce.

E i suoi occhi erano... sono bellissimi, nulla da ridire.

Sono fiducioso, eh? Strano, ma vero. Io che ho sempre avuto sfortuna in amore, credo che un ragazzo del genere possa posare gli occhi su di me.

Kuroo è già pronto a ridermi in faccia, probabilmente. Non vede l'ora di...

Mi ha sempre detto che con Kenma gli batte forte il cuore, come se fosse la prima volta che lo vede. E ora, a me fa ridere questa cosa.

Perché con Keiji mi sento una bomba ad orologeria.

Lo afferro dal colletto della maglietta, con la schiena lo costringo ad appoggiarsi contro alla porta che cercava di aprire girato di spalle. Deve essere la sua camera, presumo.

Lo vedo da come gli tremano le mani mentre stringe la carta tra le dita.

«Dobbiamo parlarne, Keiji.»

«Sono ubriaco, io e te abbiamo fatto un errore.»

«Non sei ubriaco, a malapena siamo brilli.»

Abbassa un po' lo sguardo.

È vero, non abbiamo bevuto a sufficienza per non ricordarci quello che stavamo facendo. E credo che l'adrenalina stia facendo il suo effetto, perché Keiji sembra aver raggiunto un grado di lucidità maggiore, dal tono pacato e sicuro con cui mi risponde.

«Bokuto-san, mi dispiace non volevo... farlo. Scusami, d'accordo? Non sapevo che cosa stavo facendo, credo sia stato il "momento" meno opportuno, sarà anche che abbiamo stretto questo rapporto sul set che-»

Prendo la sua mano libera, l'appoggio all'altezza del cuore.

Sorrido d'istinto.

Percepisco il suo cuore che batte, per me. Forse anche... per un noi.

Deglutisce piano.

«Io credo proprio che proviamo la stessa cosa, Keiji.»

Mi abbasso con il viso all'altezza del suo orecchio.

☽ 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 ᵇᵒᵏᵘᵃᵏᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora