𝘀𝘂𝗺𝗺𝗲𝗿 𝗮𝗳𝘁𝗲𝗿 𝗵𝗶𝗴𝗵 𝘀𝗰𝗵𝗼𝗼𝗹

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Keiji sta seduto sul letto.

Sfila piano i pantaloni della tuta, si sporge verso di me con le labbra quando mi chino in avanti, con le mani sul materasso, per rubargli un piccolo bacio.

Sorride un po'.

«E se entra tua sorella, Takato-san?»

Lo bacio sulla guancia.

«Non c'è, è via con il suo ragazzo.»

«Siamo soli.»

«Si, amore mio.»

Lo bacio ancora.

E ancora.

La telecamera riprende la testa di Keiji, il mio sorriso che si scontra con la sua bocca ogni volta che lo bacio.

Stiamo girando l'ultima scena, quella finale in cui Takato decide di tornare a casa con Ugetsu, dopo aver trascorso una piccola gita fuori porta. Ci siamo impegnati tantissimo durante queste riprese, che quasi mi mancherà l'ansia da prestazione quando staremo qui, senza una telecamera, a guardare ogni nostro singolo movimento.

È vero, non siamo come Takato e Ugetsu che hanno imparato a conoscerci, ad amarsi fino in fondo, nonostante la grossa paura di poter deludere chiunque.

Si distende di schiena.

La telecamera sale sopra di noi...

Levo la sua maglietta, il materasso scricchiola sotto al nostro peso.

Ride.

Lo bacio.

Scorre con le mani sulle mie braccia, stringe le cosce dietro la mia schiena. Lo accarezzo da sopra la stoffa, mi concedo di fare un po' lo stronzo, per vederlo gemere sotto di me, anche se non... dovrei farlo, ecco.

Non davanti a tutti.

Ma la visuale della telecamera me lo permette, ecco tutto.

Premo sulla sua evidente erezione da sopra la stoffa del cerotto che lo ricopre.

«Che fai?» Mi sussurra sulla bocca.

Apro il preservativo con i denti.

Keiji mi bacia ancora, si aggrappa alle mie spalle quando si alza con il busto. Cerca di coprirsi un po', per cercare di sussurrarmi qualcosa nell'occhio.

«Lo vuoi rendere più reale?»

«Tu che dici?»

Mi baci ancora.

Lecco il collo.

Geme un po'.

Tengo una coscia premuta contro al mio fianco, cerco di fondere il mio corpo con il suo in una finta mossa che possa far sembrare reale questi movimenti sconnessi. Mi concentro sui suoi gemiti, il fiato caldo che sbatte sul mio viso, le sue mani dietro al mio collo.

Lo guardo roteare gli occhi verso l'alto, ripetere un nome che non è mio.

Mi fa incazzare, un po'.

Stiamo facendo finta di fare sesso e...

Si avvicina al mio orecchio.

«Sono capace di venire su quel cerotto che mi hanno messo sul cazzo se non mi scopi a fine riprese.»

Gli prendo il viso tra le mani a coppa, lo bacio con un mugugno indefinito.

«Takato-san, sto per...»

Infilo una mano tra le sue cosce.

Simulo di toccarlo ancora, e...

Lo faccio, in un certo senso.

☽ 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 ᵇᵒᵏᵘᵃᵏᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora