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Levi

Erano le sei del mattino, mi svegliai prima per la sete, ma persi subito interesse vedendo T/n dormire con così tanta tranquillità. Era così buffa con la sua faccia sorridente, con un filo di bava che collava dalle sue piccole labbra. Mi avvicinai di più a lei per sistemarle i capelli scompigliati dietro le orecchie. Ma il mio tocco sembrava averla svegliata.

T/n: Mmm... Levi?

Levi: Dimmi?

Amavo quando pronunciava  con il suo tono stridulo il mio nome.

T/n: Che ore sono?

Levi: Sono le 7:00... Le 7:00!

T/n: Ehi stai calmo, le lezioni cominciano alle 9:00 facciamo in tempo.

Levi: Ah si, certo.

Non mi importava del fatto che erano le sette, ma che ero rimasto un'ora a fissarla. I miei sentimenti per lei crescevano ogni giorno di più.

T/n: Vado a cambiarmi e a preparare la colazione, vuoi il the o il caffè?

Levi: Caffè senza latte ne zucchero.

T/n: Wow proprio amaro, va bene. Ti aspetto in cucina.

Dopo che T/n se ne andò Levi potè cambiarsi con abiti comodi e sobri. Si ritrovarono in cucina dove T/n aveva già preparato la colazione per entrambi.

T/n: Buongiorno Levi.

Levi: Giorno.

T/n: Ti ho fatto del caffè e un paio di muffin.

Levi: Grazie, ma non vado particolarmente d'accordo con le cose dolci.

T/n: Allora la prossima volta farò un toast semplice.

Levi: Grazie.

T/n: Io vado un attimo a parlare con Mikasa per vedere come è andata la notte.

Detto questo uscì dalla stanza lasciando Levi a se stesso. Lui corse di nuovo in camera da letto per sprofondare sulla parte dove T/n aveva dormito poche ore prima per imprimere nelle sue narici il suo profumo.

Levi: Vorrei che dormisse con me per sempre!

Erano passati neanche pochi secondi da quando T/n era andata da Mikasa, ma si era già irritato.

T/N:COSA?!

Così Levi saltò giù dal letto è andò da lei. Ma si ritrovò Eren e Mikasa inginocchiati e T/n che sembrava li stesse sgridando. Si avvicinò per capire il motivo per cui la sua amata mocciosa fosse diventata così irrequieta.

Levi: Cos'è successo?

T/n: Sto cercando di farmi dire come è possibile che il nostro divano sia rotto visto che ieri sembrava stare bene.

Mikasa: T/n ti giuro che non lo abbiamo rotto apposta!

Eren: Credo che sia colpa mia... volevo chiuderlo, ma mentre lo stavo spingendo avevo sentito uno strano rumore. Non gli ho dato importanza così ho continuato a spingere... ed è così che il divano non è più usabile... Mi dispiace veramente tanto!

Levi: Eren...

Levi voleva veramente picchiare Eren. Quel divano letto l'aveva scelto in base a tutti gli standard di comodità. Ma prima che potesse eliminarlo, T/n se ne uscì con:

T/n: Volevo solo capire come si fosse rotto, ma più che altro voi non vi siete fatti male, vero?

Levi: Ma il divano?!

T/n: Levi il divano si può aggiustare o ricomprare. Le persone non si possono cambiare.

Levi era rimasto un po' sorpreso. La maggior parte delle persone in questo momento vorrebbero uccidere i colpevoli o almeno punirli. Come pensava T/n invece era da persona comprensiva.

Mikasa: Per il divano letto, io ed Eren divideremo le spese.

T/n: Allora non ho niente di cui lamentarmi, tu Levi?

Levi: Se va bene a te va bene anche a me.

Eren: Grazie veramente ad entrambi. Io ed Mikasa abbiamo una lezione di legge costituzionale alle 8.00, per cui dobbiamo scappare per avere il tempo di cambiarci e prenderci i libri.

Mikasa: Adesso noi andiamo. Ci vediamo in mensa?

T/n: Certo, tienimi il posto.

Levi e T/n accompagnarono i loro amici fino all'uscita, ma prima di chiudere la porta dietro di loro gli amici:

Eren e Mikasa: Ah, giusto! Dovette ricordarvi che noi siamo i vostri migliori amici, quando aprirete il divano.

E filarono via peggio del Team Rocket.

T/n: Secondo te cosa intendevano?

Levi: Io direi di buttarlo via direttamente. E di concentrarci sul finire la nostra colazione e andare a lezione.

T/n: Abbiamo ancora un pò di tempo cosa facciamo?

Levi: Potremmo mettere giù i nostri orari, ogni mese sappiamo gli orari delle lezioni.

T/n: Allora mangiamo e poi scriviamo tutto.

Chiusero la porta di ingresso e si diressero in cucina a finire la colazione per poi prendere carta e penna. Mentre T/n scriveva i suoi orari, Levi poteva notare il suo viso concentrato e doveva ammettere che era stupenda. Pure la sua scrittura era molto bella. Era indiviso del foglio!

T/n: Levi, ho finito. Scrivi pure i tuoi orari, intanto vado a cambiarmi visto che sono ancora in pigiama.

T/n se ne andò in camera per cambiarsi, mentre Levi scriveva i suoi orari scolastici e lavorativi. Per tutto il mese di ottobre avevano solo il giovedì e il sabato che cominciavano ad orari diversi. Ma potevano aspettarsi a vicenda. Quando finì uscì T/n, vestita benissimo come sempre.

T/n: Bene, possiamo andare a scuola, poi cercherò un lavoro par-time vicino all'università.

Levi: Se vuoi da me cercano una cameriera, è un piccolo bar non c'è tanta gente, potrebbe interessarti?

T/n: Assolutamente si!

Levi: Allora dopo scuola ti ci porto.

T/n: Perfetto!

Dopo essere usciti di casa e aver camminato per un pò si divisero per seguire ognuno le proprie lezioni, finché non arrivò ora di pranzo e Mikasa doveva confessare una cosa alla sua migliore amica...

T/n: Mikasa non ci credo...

Mikasa: T/n, mi dispiace veramente! 

Yandere Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora