VII

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<<Prego entra>>

A quelle dolci parole non poteva che esserne felice: quante volte aveva desiderato entrarci. Questa giornata si era trasformata nella più bella della sua vita.

T/n:<<Levi?>>

Levi:<<Ah? Adesso arrivo!>>

Entrò, chiuse la porta dietro di sé e cominciò a guardarsi intorno. Era meravigliato da quanto fosse pulita, gli piacque molto, soprattutto l'ambiente accogliente. Non aveva mai provato quel tipo di sensazione quando viveva con i suoi, perché ogni volta che varcava il cancello di casa cercava di non piangere. Voleva dimenticare, così si guardò ancora in giro: c'èrano molte foto di famiglia che ritraevano t/n nelle fasi più importanti della sua vita. C'erano la sua nascita, i primi compleanni, il diploma delle scuole medie e superiori e l'entrata all'università. Si ricordò che durante il diploma delle medie non era molto felice, era ancora distrutta dalla perdita di quel tipo, ma nonostante ciò in quella foto sorrideva. In ogni foto sembrava così felice... avrebbe sorriso anche per il loro matrimonio? Mentre Levi stava fantasticando sulla loro possibile vita da sposini, t/n gli disse che l'aveva chiamata Mikasa: l'università sarebbe rimasta chiusa per una perdita d'acqua, e che lo sciopero dei treni iniziava da quella sera. Non sarebbero potuti andare a casa di Levi per mettere le cose apposto e Levi non sarebbe potuto tornare a casa...

Levi:<<In questo caso, dormirò in un hotel>>

 Levi ragionò sul da farsi e pensò a due opzioni: andare in un hotel o dormire da t/n.In cuor suo sperava che lo dissuadesse, che gli dicesse che poteva stare da lei, lo desiderava cosi tanto.

T/n:<<Perché dovresti? Ho tante camere, se dobbiamo vivere insieme è meglio abituarsi adesso, no?>>

Levi:<<Hai ragione, allora cosa facciamo?>> Era felice, anche se cercava di nasconderlo.

T/n:<<Io vado a fare le valigie, tu rilassati un po' sul divano in salotto, poi vedremo che fare>> disse questo per poi andare al secondo piano dove si trovava camera sua.

Levi guardò che ore erano: 14.30. Eren doveva essere già a casa, voleva chiamarlo per dirgli tutto quello che era successo e chiedergli come doveva comportarsi. Così prese il telefono e lo chiamò, dopo due squilli rispose.

Eren:<<Ehy Levi, come va con t/n?>>

Levi:<<Lo sai già?>>

Eren:<<Me l'ha detto Mikasa, ma non le hai fatto niente vero?>>

Levi:<<Le ho solo fatto delle foto e dato un bacio a stampo.>>

Eren:<<Amico sei grande, io non riuscirei a baciare Mikasa, non saprei come reagirebbe...>>

Levi:<<È stato facile, stava dormendo!>>

Eren:<<Stava... dormendo?! Perciò lei non sa di essere stata baciata da te? Non so se sei stato coraggioso o codardo.>>

Levi:<<Direi che sono stato intelligente a non farmi sfuggire un'occasione più unica che rara!>>

Eren:<<Qualsiasi cosa ti dica riuscirai a rigarla a tuo favore. Ma mi hai chiamato solo per vantarti della tua vita sentimentale?>>

Levi spiegò ad Eren che sarebbe rimasto a casa di t/n per la notte e voleva sapere come comportarsi.

Eren:<<...>>

Levi:<<Eren? Ci sei?>>

Eren:<<Vai in hotel...>>

Levi:<<Ci ho provato, ma t/n insiste di dormire da lei e non voglio certo rifiutare la sua gentilezza!>>

Yandere Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora