Capitolo. 20 Avere un cuore in due.

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La dottoressa premurosa, fece accomodare le due ragazze in una stanza di degenza, prima di compiere un atto irreversibile.
Viola, per la prima volta era sconvolta, aveva un accenno di emozione sul viso.

:<<Quando sono rimasta incinta, tu e Ciro, dovevate ancora sposarvi.>> disse Viola.
Poi aggiunse, mentendo.
:<<Lui, lo sapeva che non era protetto il rapporto sessuale.
Non sono io la poco di buono.>>
:<<Non ti sto dando della poco di buono, calmati.>> disse premurosa Alice.

Era nella sua indole aiutare le persone.
C'è chi faceva parte dei cattivi e chi dei buoni.
Lei era buona.

:<<Sei innamorata di Ciro?>> chiese Alice, con gli occhi lucidi, mentre Viola era tremante dal nervoso.

Avrebbe voluto soffocarla, quella ragazzina così buona.

:<<Sì, ti sei innamorata.
Ora, calmati.
Dobbiamo pensare a cosa fare.
La tua decisione, è importante.>> disse Alice, prendendole le mani.
Viola, fece un sorriso falso.
Poi subito dopo, un'espressione sofferta.
Era brava a fingere.
:<<Lui, non si separerà da te.
È un ragazzo cattivo.
Usa solamente le donne.
Anche se decidessi di portare avanti la gravidanza.
Quando mi chiederà del padre, cosa dirò?>> disse Viola, facendo la vittima.

Erano belle parole, se le pensasse davvero.
Il suo unico scopo, era avere Ciro, tutto per sé e questo bambino serviva al suo fine.

:<<Viola, mio padre, mi ha venduta al primo offerente.
Non ho mai vissuto l'amore paterno.
Mio padre, mi ha considerato un agnello sacrificabile.
Un uomo e una donna, hanno bisogno di una madre, che li sorregge.
Niente di più.
Perciò devi decidere tu, cosa fare.
Non pensare a Ciro.
Non può chiederti di abortire.
Non ne ha il diritto.>> disse Alice, incoraggiandola.
:<<Non mi ha chiesto di farlo.>> disse con un'espressione, falsa Viola.
:<<Hai perso la speranza.
Ti capisco.
Il bambino può essere un'opportunità per entrambi di cambiare.
In meglio.
Forse, è il destino che stiate insieme.>> disse Alice, mettendosi da parte.
:<<Ma tu...>> disse Viola, facendo la finta premurosa.
:<<Ciò che conta e ciò che vuoi fare.
Non pensare a me.
Vuoi diventare mamma?
Vuoi dare alla luce questo bambino?
Sei sicura di non pentirti?
Potresti non avere più figli, in futuro.
Perché, non si sa mai nella vita.
Prendi una decisione e non pentirti.
Ti aspetto alla porta.>> disse uscendo Alice.

Arrivò la dottoressa che la fece rientrare in stanza.
:<<Alì, mi dispiace, ti ho fatta venire qui.
Sei scappata da Ciro.
Vai a casa, prima che ti scopra.
Mi hai già aiutato abbastanza.
Sei una brava ragazza.
Mi hai aiutato tantissimo.
Grazie mille.
Non dimenticherò mai, quanto tu sia buona e umana.
La decisione spetta a me.
Vai.>> disse Viola facendo un sorriso di circostanza.

Quando uscì, fece un ghigno.

Alice, trovò nel corridoio Ciro che la guardava accigliato.

:<<Che cazz c'è faij ca?>> disse Ciro, prendendo il braccino, stritorandolo.
:<<Non mi sentivo bene.>> mentì Alice.
:<<Nu ne over staje ca, pe Viola.>>
Poi aggiunse
:<<A me, nu c'è pens.
Staje pensann a ch'ella zoccol, ca rice re bugie.>> disse Ciro, con il respiro irregolare.

>> disse Ciro, con il respiro irregolare

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𝑳𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒊𝒍𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐.// 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora