Capitolo. 50 Il divorzio.

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Anno 2019

Le ragazze spiavano emozionate Ciro, in ginocchio, davanti ad Alice.
Per non farsi scorgere, chiusero le tende.

Alice, fuori dall'abitazione, era tremendamente a disagio, gli accarezzò le mani.
:<<Per favore, Ciro.
Alzati!
Che fai?!?>> disse Alice in imbarazzo.

Ciro si alzò.
:<<Mi perdoni?>>
:<<Ciro, per favore...>> disse con voce fiebile Alice.
:<<Ma io ti amo moltissimo.>> disse Ciro, addolorato.
:<<Non è vero che mi ami.>> disse Alice, triste.
:<<Perché?>>chiese Ciro, fissando le sue labbra.
:<<Come perché? Ti rendi conto di quello che mi hai fatto passare?>> disse Alice, mentre lo fissava negli occhi, con le lacrime che minacciavano di uscire.
:<<Vabbe agge sbagliat.
Ossacc, ma dimentichiamo.
Perdonami, ti prego.>> disse Ciro, disperato.
:<<Fai del male ad entrambi.
Ti prego, lasciami in pace.>> disse disillusa Alice.
:<<Non mi ami più?>> chiese disperato Ciro.
:<<Ti amo moltissimo.>> disse con gli occhi lucidi, Alice.
:<<Allora, come fai a voltarmi le spalle?
Come fai ad andare via da me?
Non ti mancherò?>> chiese deluso Ciro.
:<<Ciro per favore...>> disse in lacrime Alice.
:<<L'ultima parola?
No?>> chiese disperato Ciro.
:<<La mia ultima parola, nemmeno la ricordi più.
Quante volte ti ho parlato ma non mi hai ascoltato ma solo sentito.
Se mi avessi ascoltato, non mi avresti rinchiusa.
Mi sono sacrificata per te, ma è stato solo a mio discapito.
È finita Ciro.>> disse Alice, andando via e lasciando Ciro con gli occhi lucidi.
E un dolore al petto.

Si rinchiuse in casa, mentre piangeva lacrime di dolore.

:<<Urla, piangi e sbraita, amore mio.
Fai uscire fuori il tuo dolore.>> disse suo padre, consolandola.
:<<Per un momento, ho pensato che lo perdonavi.>> disse Giuseppe, serio.
:<<Sono fiera di te, sei stata forte.>> disse Tatiana, dolcemente.
:<<Qualunque cosa tu decida, noi siamo con te.>> disse Carmela, mentre la consolavano sul divano.

Alice, non aveva dormito per tutta la notte.

Divorzio?

Ciro, in seguito al rifiuto categorico di Alice e alla volontà di separazione,
si ubriacò, rifugiandosi da Edoardo.

:<<Sono andato da lei.
Le ho chiesto perdono.
L'ho supplicata.
Mi sono inginocchiato a lei.
Mi chiedo cosa ho detto che non andava?
È una snob.
Vuole essere mia amica.
Come faccio ad essere amico suo?
Ma poi che significa?>> disse ubriaco e in lacrime, Ciro.
:<<Non prendere ogni parola come se fosse un coltello conficcato nel cuore.
È turbata, voleva dire qualcosa di buono.>> disse Edoardo, spiazzato.
:<<Nessuno di voi, può capirmi, come lo fa lei.
Ma ora non ha sentito i miei pensieri e sentimenti.
Anche tu, non capisci.
Se solo mi avesse ascoltata.
Mi sono innamorato, moltissimo.
Lo giuro.>> disse Ciro, ubriaco e addolorato.

Il giorno seguente, Alice uscì nel quartiere, nella notte aveva preparato una richiesta di divorzio al computer, grazie all'aiuto di suo fratello, un avvocato divorzista.

Vide Ciro, con un brutto aspetto che camminava a piedi per il Rione, ignorandola completamente, mentre lei lo chiamava ripetutamente.

:<<È finita giusto?
Mo vatten.>> disse cattivo Ciro.

Alice, furiosa gettò le carte del divorzio addosso a Ciro.

:<<Queste sono le carte del divorzio.
Firma.>> disse spazientita Alice.
:<<Io non ho da firmare niente.>> disse Ciro, lasciandola da sola, per strada.

Dopo, fu chiamata urgentemente da suo padre Luca, che le chiese di raggiungerlo al bar di fiducia.

Quando arrivò, vide Luca e la professoressa Anita, assieme.

Alice, era confusa ma comunque si sedette, accettando l'affetto di suo padre e della professoressa Anita, in un forte abbraccio.

:<<Sono qui.
Perché devo dirti qualcosa di estremamente importante.
Io sono tua madre, Alice.
La tua vera madre.>> disse la professoressa Anita.
:<<Non capisco.>> disse turbata Alice.
:<<Sono la tua vera madre.
Io e tuo padre, ci siamo amati molto.
Poi si è presentata la tua mamma o meglio colei che pensavi lo fosse.
Mi ha tenuta segregata per molti anni, con il suo amante, nella sua cantina.
È iniziato quando ero incinta di te, facendo credere a tutti che lei fosse incinta e facendo credere al mondo intero, che amasse Giuseppe anche se non era suo figlio di sangue.
Ha plagiato, Luca, attraverso la manipolazione.
Mi ha rubato prima Giuseppe e poi te.
Volendo tutto il patrimonio dei Bianchi ma poi sono riuscita a scappare, grazie alla mia intelligenza.
Mi sono rifatta una vita e mi sono data un'opportunità attraverso la cultura.
Tu e Giuseppe, siete l'amore per me.
Se tu puoi perdonarmi, la tua vera mamma è qui.>> disse in lacrime Anita.

Alice, scoppiò in lacrime.
Prima di gettarsi tra le braccia dei suoi genitori.

Aveva bisogno di un vero nido famigliare.
Ora più che mai.

Dopo, andò all'università e accettò di giocare a pallavolo con Robbie.

Intanto, Pietro e Tatiana, avevano ripreso a frequentarsi di nascosto.

Ciro, si era rinchiuso nella loro camera da letto a pensare.

Mentre, nella sua mente, riaffioravano tutti i ricordi più belli vissuti insieme.

Giunta sera Anita, che adorava tantissimo Robbie e  sperava che sua figlia, ora che avesse lasciato Ciro, iniziasse una storia con lui.
Un ragazzo alla sua altezza, per nome, cultura e intelligenza, organizzò una cena al ristorante più esclusivo di Napoli.

C'era tutti i Bianchi, Robbie e Alice.

Ciro, ovviamente aveva pedinato il gruppo e Alice, aveva notato un'ombra che la stava osservando mentre cenava al ristorante all'aperto.

Era in ansia e lei si torturava le mani, mentre i presenti la rassicuravano affermando che fosse solo il frutto della sua immaginazione.

La sera, Alice si ritrovò a piangere tra le foto del suo matrimonio.

Il giorno seguente, Alice, si trasferì grazie a sua madre, con Carmela, nella sua nuova casa.

Nella mattinata, Carmela e Alice, uscirono per comprare l'occorrente per la loro nuova vita insieme.

:<<Stai bene amo?>> chiese Carmela.
:<<Sì, starò bene.>> disse Alice, turbata, infatti sbadata, fece cadere a terra il set di tazze che avevano comprato.

Subito Alice, andò in panico piangendo.
:<<Dai amo, non piangere per due tazze...il resto del set è intero.>> disse Carmela, dolcemente.
:<<Non posso dividerli.>> disse sottochoc Alice, mostrando il suo crollo psicologico.
:<<Non stiamo più parlando del set di tazze, ma di una persona, Ciro.>> disse dolcemente Carmela.
:<<Non sono felice senza di lui.
Lo vedo ovunque.>> disse soffrendo Alice.
:<<La nostra felicità non deve dipendere da un uomo.>>
Poi aggiunse, facendo ridere Alice
:<<Se un vetro si rompe se non erro, avremo sette anni di sfortuna.>> disse Carmela.

Entrambe, risero tra le lacrime.

Si trasferirono, nella nuova casa ed erano tutte giovani donne, Cristina, Tatiana, Carmela e Alice.

Ciro,era sempre più concentrato negli affari e non aveva tolto la fede per nessuna ragione al mondo.

Robbie, ne approfittava di questa separazione, per invitare a pranzo o a cena Alice, con la scusa di voler studiare insieme.

Mentre Ciro, era sempre più stalker.

Quattro giorni dopo, rifiutò la richiesta di divorzio di Alice.

"I Ricci, non divorziano."

𝑳𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒊𝒍𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐.// 𝑪𝒊𝒓𝒐 𝑹𝒊𝒄𝒄𝒊. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora