Capitolo 15

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Il film finisce ma la pioggia sembra non cessare. "Penso sia il momento di andare" dice la bulla alzandosi dal letto "con questa pioggia?" Chiedo io ancora coricata col PC sulle gambe" un piccolo ghigno si fa spazio sul suo viso "Non riesci a stare senza di me, piccola?" Mi alzo in piedi e piazzo davanti a lei "Non darti tante arie e non chiamarmi piccola" lei fa qualche verso di me "uuh, aggressiva, sei proprio una cattivella 🥵" la spingo via facendola indietreggiare ma lei inciampa e si aggrappa a ma e cadiamo come delle foglia d'autunno sulla bagnata rugiada 💃

"Visto? Non riesci proprio a stare lontana da me" non so come rispondere. Come ogni volta che succede i nostri occhi si congelano e non riusciamo più a distogliere lo sguardo. Lei alza leggermente la testa ed io """"involontariamente"""" abbasso il fino finché i nostri nasi non si sfiorano. I miei occhi iniziano a socchiudersi e sento il suo caldo respiro sulle mie labbra finché non suona il citofono. Mi risveglio dallo stato di trance e mi alzo immediatamente da lei. "mannaggia a maronn" sento uscire dalle sue dolci labbra. Mi precipito giù dalle scale e appena apro la porta resto scioccata alla vista di Er Gennaro interamente bagnato dalla pioggia.
"Giuli, mi dispiace tantissimo, non sapevo cosa stavo facendo, ero ubriaco e fatto, ti prego perdonami" crolla ingicchiandosi. Io resto un attimo paralizzata perché non realizzo cosa sta succedendo "io- io..." Non ho il tempo di finire la frase che sento la bulla che mi scosta al lato della porta. "CHE CAZZO CI FAI TU QUI?!" Urla a pieni polmoni e subito gli sferra un pugno in faccia che lo fa cadere all'indietro in una pozzanghera. "NOOO, MA CHE HAI FATTO?" le urlo in faccia e vado a controllare come stia. Lui riesce a mettersi seduto e mi guarda con occhi supplicanti slash supplichevoli. "Vattene subito prima che ti ammazzi" dice lei con gli occhi pieni di rabbia e i pugni stretti. Lui si alza sussurra un ultimo "mi dispiace così tanto" e se ne va via correndo. "PERCHÉ L'HAI COLPITO? NON STAVA FACENDO NIENTE DI MALE" le urlo in faccia, ma la sua espressione non cambia, resta colma di ira. "PERCHÉ L'HO COLPITO?! HAI DIMENTICATO COSA STAVA CERCANDO DI FARTI?!" Mi urla contro "Portami da lui" le dico "Cosa?!" Risponde visibilmente confusa "l'hai fatto scappare tu, ora portami da lui" le dico fissandola negli occhi "Poi non venire a piangere da me però" detto ciò saliamo in macchina ed il silenzio viene spezzato solo dalle mie indicazioni per arrivare a casa di Er Gennaro. Lei non mi guarda minimamente, ha gli occhi fissi sull'asfalto e stringe talmente tanto il volante che le sue nocche sono diventate bianche.
Arriviamo davanti la sua casa e lei non proferisce parola, quindi la guardo un ultima volta e scendo dalla macchina. Mi avvicino alla casa e sto per suonare il campanello quando mi accorgo che la porta e socchiusa, così entro. "Eih, Er Gennaro?" Sembra non esserci nessuno, ma appena varco la soglia del salone i miei occhi so sgranano e un urlo si fa spazio nell'aria.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 25, 2022 ⏰

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Io il rosa e tu il nero \\ Giulia SalemiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora