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+MI DISPIACE COSÌ TANTO DI NON AVER AVUTO TEMPO DI AGGIORNARE PRIMA.

++SPERO CHE IL NUOVO CAPITOLO VI PIACCIA. LASCIATEMI UN VOTO E QUALCHE COMMENTO.

Mon guardava il suo anello. Era bello. Un semplice diamante.

-Congratulazioni.- disse Rush.

Mon si girò e lo vide appoggiato all'albero.

Non lo vedeva da una settimana, era come scomparso da quella sera al museo.

-Anche se non ti vedo contenta.- continuò lui.

-Non ho detto di si.- Disse la ragazza, giocando con il suo anello.

-Nemmeno no.-  disse lui, sedendosi accanto.

-Con lui avrei un futuro certo, per questo non gli ho detto di no.-

-Allora perché non hai accettato?- chiese il ragazzo.

'Perché ora ci sei tu. Con quello sguardo che mi perfora l'anima e quelle braccia che mi fanno sentire a casa' Penso lei.

-Non ne sono sicura.- disse però lei, guardando il lago di fronte a lei.

Era andata al parco per pensare, non appena Jack era tornato a Boston.

Aveva passato tutta la settimana con lui. Era contenta, ma non felice.

-È tornato a Boston.- Disse lui.

-Però tu sei qui. È questo il problema, la distanza?- continuò lui.

Il ragazzo avrebbe voluto che lei urlasse che il problema era lui, che era colpa sua se non aveva detto sì.

-Non lo so, Rush. Ho solo bisogno di tempo.- dichiarò lei.

-Tanto lui aspetterà,no?- chiese lui.

-Penso di sì, il giorno del mio sedicesimo compleanno, trovai una lettera nascosta nella sua tasca. Era stampata, non si vedeva l'intestazione. Però in quella lettera diceva che mi aveva sempre amato, nonostante...-

-Tu mi avessi spezzato il cuore.- continuò Rush.

La ragazza si girò a guardarlo. Aveva continuato la frase della lettera senza conoscerla.

-Sai, Mon. Non è tutto oro quello che luccica.- disse il ragazzo alzandosi.

-Che intendi dire?-chiese lei in un sussulto.

-Che in tutti questi anni, lui non ha fatto niente. Ero io che a ogni compleanno ti regalavo l'impossibile.-disse lui guardandola negli occhi.

-E quella collana per cui l'omaggi tanto. È un mio regalo.- concluse il ragazzo andandosene.

Mon socchiuse gli occhi e strinse la collana nella mano. Non poteva crederci. Jack mentirle e sopratutto perché?

Non riusciva a trovare una spiegazione logica, ma il dolore che sentiva allo stomaco era sufficiente per capire la situazione le portasse dolore.

Le lacrime le ricoprono il viso. Non poteva crederci nemmeno lei, solo che adesso tutto aveva senso.

Jack si era preso i meriti del fratello e lei si era fidata.

Forse una piccola parte di lei si era innamorata di Jack, di quel jack che assomigliava tanto a Rush.

Purtroppo la verità era un altra, lei aveva sempre e solo amato quel ragazzo dai capelli marrone e quei bellissimi occhi verdi, di cui con gli anni aveva conosciuto ogni sfumatura e che adesso, quando incrociava quegli occhi si sentiva morire.

La ragazza tornò a casa la sera tardi, pronunciò un lieve 'ciao' e corse in camera.

Ogni regalo ricevuto da parte di Jack che vedeva ora aveva un vero e proprio significato.

Qualcosa dentro di lei la portò a stappare ogni foto che avevano insieme.

Ogni foto in cui sorrideva insieme a lui le sembrava una menzogna.

Buttò, strappò, ogni lettera e ogni foto che lo riguardasse. Doveva sparire della sua vita, perché quel dolore la stava uccidendo.

Guardò l'anello e si rese conto che non avrebbe mai acconsentito a sposarlo, perché ogni volta che immaginava la cerimonia, non c'era un ragazzo con i capelli neri ad aspettarla, ma c'era un ragazzo bruno che la guardava da lontano, studiandola e i suoi occhi verdi brillavano di emozioni vere e pure.

Perché era questo il futuro che aveva sempre desiderato Mon.

Una vita con quegli occhi verdi chiari che brillavano per lei.

My next mistake-The Mafia TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora