Non ho dormito. Non solo per quel motivo che forse hai già letto, ma anche per un altro. Ho sognato quella scena in cui mi urlavi cosa e mi prendevi a schiaffi a casa tua, dove mi hai detto quella frase. Però il mio sogno era diverso. Mentre urlavi io ti stringevo e ti accarezza, ti calmavo e ci accasciavamo al suolo, seduti insieme, io dietro di te. Poi il sogno si fermava, tutto bloccato a quell'attimo. Ed io vedevo la scena da fuori, la scena di noi due.
Bloccato in questo loop da giorni ormai, non sogno altro.
Perché mi hai detto di venire poi quella notte? Perché hai mangiato i dolci con me?
Mi sarei giocato tutto a sasso, carta, forbici, solo per il gusto di stare li. Solo per il fatto che la partita sarebbe durata per sempre.
Mi manchi come l'aria.