"Ma mi stai ascoltando?"
Alex sistemò le ultime magliette all'interno della valigia, lasciando il suo telefono sul comodino per inquadrarsi del tutto.
Il suo migliore amico non gli stava rispondendo da almeno tre minuti.
"Chri, ma mi senti?"
"Come?"
"Non ti vedo più, perché hai fermato la telecamera?"
E adesso chi glielo spiegava che si era incantato ad ammirare una storia Instagram del profilo del centro di fisioterapia di Mattia? Chi glielo spiegava che stava guardando in loop il video del biondo senza maglietta a fare le trazioni alla sbarra?
Christian era completamente rosso in viso, nell'osservare come i muscoli della schiena del ragazzo si contraessero, i suoi bicipiti si delineassero a ogni spinta e quei pantaloncini che gli fasciavano il-
"Ma mi rispondi?!"
"Eh?! Scusa! Scusa, non mi prende bene la connessione."
Christian tornò alla videochiamata, resistendo alla tentazione di riattaccare per correre dal suo fidanzato, togliergli tutti i vestiti, buttarlo sul materasso e-
"Vabbé, io chiudo."
"No Alex! Scusami, mi concentro, che mi stavi dicendo?"
"Che arrivo domani a ora di pranzo, se vuoi possiamo vederci nel pomeriggio."
Il moro sorrise, appoggiando la testa sul cuscino.
"Va bene, ma poi sai che voglio portarti da-"
"Da Mattia, così posso conoscerlo, dirti le mie impressioni e invitarlo alla mia festa di compleanno" continuò Alex, stendendosi anche lui sul letto.
Christian annuì, lasciandosi andare a una risatina.
"Ti piacerà, vedrai. Anzi, secondo me sarete proprio grandi amici."
"Se lo dici tu."
Alex distolse il suo sguardo dalla telecamera interna del telefono, per spostarlo sulla sua camera londinese.
"Tutto bene?" chiese Christian, vedendolo assorto.
"Sì, certo. Solo che, non so come spiegarlo, ma mi mancherà questo posto. Sono stato bene qui con papà."
Il moro sorrise intenerito, sapendo quanto Alex in realtà fosse poco abituato ad esternare quei pensieri malinconici in una conversazione.
"Ti ha fatto piacere stare con lui?"
"Sì, mio padre è un bravo genitore. Ma lo sai, il fatto che sia andato a vivere così lontano da me mi ha sempre turbato. Però ho capito che ne aveva bisogno, e sono felice di aver ripreso il rapporto."
Christian si morse il labbro inferiore, pensando che anche lui aveva accettato l'invito di cenare fuori con suo padre, proprio per quella sera, anche se per niente convinto.
"Tornerai presto a Londra, e vi rivedrete."
"Certo! E tu sarai con me" rispose Alex con un occhiolino.
Il moro spalancò gli occhi dalla sorpresa. In brevi secondi ricordò il progetto che lui e Alex stavano pianificando da un anno: andare a vivere a Londra insieme, per seguire le proprie passioni.
"Pensa che ho proposto a papà di comprare un letto a castello, così possiamo condividere la stanza e... che succede?"
Christian si ridestò da quello stato di confusione, fissando il suo amico.
"Tutto apposto?"
"Ma... ma come faccio con Mattia? Non posso lasciarlo qui."
"Oh."