Pensieri

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Non pensò ad altro. Decise di fare un ultimo giro per la città, a vedere il parco, gli alberi e le anatre..., il mondo agli occhi di tutti sembrava estremamente meraviglioso, con qualche piccola, insignificante imperfezione che comunque rendeva più forti. Invece per Angela Saramego non era così: per lei la vita era solo un dispetto che Dio aveva fatto a tutti quanti; uno stupido scherzo, come quello che facciamo tutti da bambini, finito male. Uno scherzo che porta solo al dolore.

(Angie)

Come sono carini i bambini che giocano nel parco. Vorrei anch'io essere come loro. Forse anch'io alla loro età ero così felice, così vivace e sorridente... Anche se è da molto tempo che mi sono dimenticata di com'è essere felici. Di com'è quando ti alzavi la mattina con il sorriso, dopo aver fatto un sogno fantastico. Andare a fare colazione, accorgersi che è finito il latte, e non smettere di sorridere, pensando che è stata una fortuna, così da poter fare una passeggiata a comprarlo. Andare a lavorare e scherzare con i colleghi del bellissimo sogno che hai è fatto la notte prima. Uscire il pomeriggio e sentire, intanto che vai al bar ad incontrare una grande amica che non vedi da tanto tempo, il cinguettio degli uccelli, anch'essi felici. La tua amica poi, ti invita a casa sua per cenare e ti dice che ci sono anche altre persone. Ti prepari e ti vesti elegante, arrivi e ti aprono la porta. Ti accorgi con enorme piacere, che uno degli invitati era anche lui un tuo vecchio amico, che ti piaceva tantissimo. Parlate tutta la sera e quando saluti tutti perchè stai per andare a casa, lui si offre di accompagnarti e tu accetti con piacere. Il viaggio è abbastanza lungo, ma per voi è talmente bello che si dimezza... Ma questa è semplicemente una scusa per invitarlo dentro e lui accetta. Bevete qualcosa, parlate del più e del meno, e finalmente accade quello che sognavi da tutta la sera. Vi baciate dolcemente e passate la notte più bella della vostra vita.
Ecco come ero una volta. Solare, amichevole, e soprattutto, sempre felice. Forse il mio momento è finito, forse l'ho consumato tutto subito, ma comunque sento dentro di me che non potrò più sorridere... Sento che dentro di me sono già morta, e che il mio corpo mi prega di farla finita una volta per tutte.

Dopo la sua riflessione, Angie era più sicura che mai della sua scelta. Si diresse al fiume. Conosceva bene quella zona perchè da giovane ci andava sempre con sua sorella, e sapeva che c'era un ponte, da dove poteva realizzare la sua ultima missione nella vita.
Arrivò al ponte, si mise all'orlo di un lato. Sentiva l'adrenalina scorrergli per tutte le vene. Era agitata, emozionata, confusa e pronta. Pronta a morire. Fece un respiro profondo.

(Angie)

Eccomi Maria, sorella adorata, tra poco saremo di nuovo insieme.

AUTRICE

Allora, non so se questo capitolo vi piace. Alcune potrebbero ritenerlo noioso e lo capisco, però volevo entrare nella testa di una come Angie, che è frustrata all'idea di vivere ancora, che è estremamente infelice e che si vuole suicidare. Questo capitolo l'ho usato solo per i pensieri di Angie, e se non vi è piaciuto scrivetelo.
Grazie 1000

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