Germangie se...

Papà... è la verità?

A: German, cosa...? Dimmi che è uno scherzo ti prego...
G: non è uno scherzo... non posso più soffrire... me ne devo andare... e Violetta verrà con me.
A: non è possibile German... non te ne puoi andare... Violetta ha degli amici qua... io non vi posso perdere un'altra volta...
G: mi dispiace... ma non ho altra scelta...
A: c'è sempre una scelta.

all'inizio l'espressione di Angie era sconcertata, triste e preoccupata. Non poteva credere che l'uomo di cui era pazzamente innamorata potesse dirle una cosa del genere e farle un torto simile. Ora invece era diventata fredda, la tristezza e l'amore per German sembravano essersi tramutati in odio.

G: Angie... non sai quanto mi dispiaccia... ma non posso fare altro...
A: allora vattene. Dimostra di essere un vero codardo. Non me ne importa più niente. Ma non coinvolgere mia nipote in questa follia.
G: non posso lasciare da sola mai figl...
A: DA SOLA GERMAN????? PENSAVO CHE MI AMASSI!!! PENSAVO CHE CONTASSI QUALCOSA PER TE!!! INVECE, OLTRE A LASCIARMI, MI VIENI A DIRE CHE NON ESISTO!!!
G: per favore, calmati... non voglio ferirti... sul serio...
A: non ci posso credere... allora facciamo scegliere a lei con chi vuole stare, ok???
G: hemmm... credo... credo che sia la cosa migliore...

senza dirsi una parola andarono diretti verso casa Castillo.
German aprì la porta ed Angie, senza degnare di uno sguardo suo cognato, entrò in casa chiamando Violetta.

A: VIOLETTAAA!!! CI SEI??? VIOLETTAAA!!!
V: si, eccomi, che c'è?
A: c'è che tuo padre vuole port...
G: ne parliamo nel mio studio.
A: oh, no. Finiamo adesso la questione. Tuo padre ti vuole portare in un altro stato!
V: che... che cosa???
A: si, e tu puoi scegliere se andare con lui o restare qua con me!
V: papà... è la verità?
G: mi dispiace... ma potremo di nuovo instaurare il rapporto che avevamo prima...
V: oh, no. Io con te non ci vengo!

Detto questo uscì di casa, infuriata e delusa dall'orrendo comportamento del padre.

G: sarai felice... soddisfatta...
A: in una situazione normale no, sarei triste per te... ma non voglio fingere. Si, sono felice, soddisfatta, ma soprattutto contenta del tuo fallimento.

E con un enorme e fiducioso sorriso uscì dalla casa.