*13.02* "Non è che ti andrebbe di entrare? si gela" d'improvviso detto da Billy mi venne quasi da ridere, era a petto nudo e in pantaloncini, ridacchiai e annuì amichevolmente. Mentre stavamo entrando continuavo a tenere la testa bassa "cosa succede, piccola?" sussurrò Billy prendendomi il volto con la sua mano sinistra, gli scaraventai la mano via "Stavo solo controllando se avevo le scarpe ben allacciate, piantala Hargrove" rimase incredulo sull'uscio della porta mentre io la spalancai per entrarci, buttai lo zaino e il cappotto vicino le panchine, è di scatto mi girai "Hargrove, cosa fai non vieni?" domandai prendendo la palla mi guardò e sorrise "Certo Heaton, questa non me la faccio mica scappare" si avvicinava sempre di più a me, mentre mi guardava fare qualche tiro con fatica a causa della mano e mi osservava quasi incantato. "Dove hai imparato?" mi chiese ormai alle mie spalle, conclusi un tiro "mio padre ne era ossessionato, io non molto ma mi sentivo obbligata" andai a recuperare la palla e la passai a Billy "quindi nell'83, giocai per un po' nei Tigers" sospirai "mi credi se ti dico che ero più forte di Jason Carver?" mi guardò incredulo e scoppiò a ridere "oh si cazzo, assolutamente si" così iniziammo a giocare. Questa volta toccava a me attaccare, lo guardai, mi guardò a sua volta feci un ghigno e feci una finta partenza a sinistra e partii velocemente a destra, Billy poi si fiondò a difendermi appoggio il suo petto sudato sulla mia canotta altrettanto sudata, non riuscivo a muovermi ero bloccata sul suo petto, "codice rosso, ripeto, codice rosso" si sentì dal mio walkie-talkie, posto nello zaino, la voce di Dustin.
*13.38* Dustin spense esasperato non sentendo alcuna risposta e tornò dagli altri "nessuna risposta" il viso speranzoso di Eddie, si appoggiò sul tavolo "dove sarà mai andata, cazzo!", Mike rifletté "Eddie, non ti preoccupare magari non le andava di mangiare". Nonostante tutto nell'aria c'era un po' di tensione.
*13.44* Eravamo stesi sul parquet del campo sfiniti e completamente sudati, "davvero una bella partita" rimasi soddisfatta "grazie Hargrove" lui si alzò "vado a farmi una doccia, vuoi farla com me?" disse con un sorriso malizioso in volto, "passo, vado a fumarmi un sigaretta" urlai dirigendomi all'uscita, a sua volta sbruffò e si incamminò verso gli spogliatoi.
Ero ormai fuori, mi sentivo serena, come non mi sentivo ormai da tempo, eppure non capivo cosa ci fosse di speciale in quel ragazzo così narcisista e spregevole. Sobbalzai all'udire "codice rosso, ripeto, codice rosso" proveniente dal mio walkie-talkie riposto nello zaino, lo acchiappai "Dustin, cosa succede? Passo" sentì quasi un sospiro di sollievo "Lip, non sei venuta a pranzo, dove sei? Passo" con tutta la calma del mondo "tranquilli ragazzi sono nei paraggi, dì ad Eddie di aspettarmi all'auto. Passo e chiudo" Così rientrai dirigendomi verso lo spogliatoio. Bussai "Billy, io devo andare, ci vediamo!"! "Aspetta" urlò il ragazzo che corse alla porta dello spogliatoio alla quale ero appoggiata, era nudo in dosso aveva solo un asciugamano legato alla vita mi guardò con i suoi occhi come l'oceano che amava tanto, e piano si avvicinò a me sapevo cosa stava per accadere, così lo abbracciai andai via il più in fretta possibile, mi girai e gli feci un cenno con la mano e mi ricambiò con un accenno di sorriso.*13.51* Corsi diretta al parcheggio già zuppa di sudore, "Eddie, sono qui" urlai vedendolo appoggiato alla portiera, mi venne un po' incontro imbronciato "dove sei stata?" disse facendo l'offeso "volevo stare un po' da sola, scusa" a questo punto eravamo uno di fianco all'altro, lentamente girò la testa verso la mia direzione "stai bene, vero?" disse con fare preoccupato appoggiando delicatamente il braccio attorno al mio collo, gli presi la mano "si, tranquillo" così in silenzio salimmo in macchina, e ci dirigemmo verso casa.
*14.04* "Sono tornata" urlai mentre stavo posando la giacca all'ingresso, sentii dei passetti venirmi incontro "piccola, come ti senti?" mi abbracciò "molto meglio" sorrisi le arruffai i capelli "vieni ti preparo qualcosa da magiare" mi diressi verso la cucina, lei così riuscì a vedere Eddie e gli corse incontro facendosi prendere in braccio "la mia bellissima principessa" lei sorrise e si nascose fra i bellissimi ricci di Eddie. Finito il pranzo mi misi a lavare i piatti, mentre quei due mi correvano per tutta casa ridendo. Esausti si misero a cercare la casetta del loro film preferito e si sedettero sul divano a guardarlo, "Eddie" lui si girò di scatto guardandomi sulle scale "dimmi bellezza", "vado a farmi una doccia, stai tu con Blake?" era ormai preso dal film "sisi, tranquilla" visibilmente superficiale, accennai un sorriso e salii per entrare nel bagno, richiusi la porta e le mie spalle. Iniziai freneticamente a togliermi i vestiti zuppi di sudore ormai umidicci. Ero in intimo, mi guardai allo specchio e di scatto mi si stampò in mente Billy che mi abbracciava da dietro anche lui in intimo "cazzo, meglio che mi vada a rinfrescare le idee" così entrai in doccia e accessi l'acqua, sulla pelle sentivo l'acqua gelata sempre più bollente, e il vapore era tutt'intorno a me.
Nel mentre di sotto abbracciati Blake ed Eddie stavano ancora guardando il film "Ei Blake, vuoi i popcorn?" mi guardò dubbiosa e ci rifletté su "Ma Lip non si arrabbia, vero?", "no, non lo farà" le acciuffò i cappelli e le sorrise per rassicurarla. Camminò fino in cucina, però arrivato lì "e mo dove cazzo sono gli stramichia di popcorn" borbottò iniziando a cercare in ogni cassetto, scomparto e mensola, fu un impresa ardua ma alla fine il nostro eroe li trovò, e prese due ciotole nel quale riporli. "Eddie" urlò con una vocina stridula proveniente dal salotto, "piccola dimmi" urlò a sua volta Eddie
mentre stava per versare i popcorn nella padella "vieni non puoi perderti questa parte del film, corri" urlò Blake e subito dopo Eddie corse fino al divano e si appoggiò sulla parte anteriore del divano. I due sobbalzarono sentendo suonare il campanello, Eddie diede un occhio al suo orologio *17.38* tra se e se, si chiedeva chi potesse essere Lip non lo aveva avvisato di nulla continuando a pensare si dirigeva verso la porta, arrivatoci si soffermò qualche secondo fece un respiro e aprì, "e tu che cazzo ci fai qua?"quello fece un ghigno "posso entrare?".spazio d'autrice
Ciao! Non ho pubblicato per molto a causa della scuola e mi scuso per questo, però sono tornata. Spero che questo capitolo vi piaccia.💕
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Non è nulla di più che la nostra storia - Billy Hargrove
RomanceUna ragazza e la sua sorellina vivono ad Hawking ormai da anni, abbandonate dai loro genitori, grazie alla più grande se la sono cavata bene. In città arriva un nuovo ragazzo biondino, sarà il solito narcisista menefreghista o l'amore della tua vita?