Il mio cuore iniziò a battere forte perché riconobbi quella voce profonda.
Prese dolcemente le spalline del mio vestito tra le sue dita e le mise nuovamente su.
Aveva le mani calde e morbide.
-S..s..ignore.-
La mia voce era tremolante dalla paura.
Avevo paura di crollare nel guardare così da vicino, gli occhi della persona che per lunghi 15 anni, era dentro il mio cuore.
-Signorina, se vuole si può girare, non la mangio mica.- disse con tono rassicurante il ragazzo.
Feci silenziosamente un lungo ed intenso respiro per calmarmi e poi lentamente, mi voltai.
Hanma, anche attraverso le lenti degli occhiali, i tuoi occhi color dell'oro non hanno mai perso la loro bellezza e la loro lucentezza.
Ormai quel ragazzino di 16 anni che amavo, era diventato adulto.
Era serio ed elegante proprio come l'abito gessato nero che indossava.-Ha visto signorina? Non l'ho mica mangiata.- affermò l'uomo con un dolce sorriso -...comunque mi presento, sono Shuji Hanma, signorina Chiyo.-
-S..si..signor Shuji.- risposi dolcemente abbassando lo sguardo per avere un po' di tregua da quegli occhi che scrutavano attentamente il mio viso.
Tutte le emozioni, ormai perdute e dimenticate da tempo, tornarono ad impadronirsi del mio corpo quando Hanma mi spostò delicatamente una ciocca di capelli dal viso.
-Per favore, mi guardi negli occhi.-
Alzai lentamente lo sguardo.
-Ha proprio dei bellissimi occhi, signorina Chiyo. Ne ho visti pochissimi come ai suoi, sembrano tanto quelli di...-
L'uomo s' interruppe all'istante dal finire la frase, interrompendo anche quello sguardo ipnotico che guardava attentamente i miei occhi per poi dire
-Mi perdoni...-
-Signor Shuji, si sente bene?-
Il suo sguardo era cambiato, sembrava essere tormentato.
Ma da che cosa?
-Si...ora se vuole possiamo andare.- disse l'uomo di fretta per evitare che io potessi fare altre domande.
-Come vuole lei, Signor Shuji.-
L'uomo prese le chiavi della macchina e subito dopo uscimmo dalla suite.
Chiuse la porta alle sue spalle, mi prese dolcemente per la mano e insieme ci dirigemmo verso l'uscita dell' Hotel dove era parcheggiata la sua berlina sportiva di colore nero.Salimmo e partimmo.
Il rombo del potente motore dell'auto e la musica alla radio, stavano facendo da sottofondo al silenzio che si creò dentro l'abitacolo della macchina sino a quando l'uomo non parlò.
-Mi scusi per l'ultima volta.-
-Prego?-
-L'ultima volta... mi sono permesso di toccarle il seno, il suo corpo...-
-Signor Shuji, io sono stata pagata per quello.-
-Ero strafatto e ubriaco e poi le ho urlato contro chiamandola con un altro nome..-
Mi hai chiamata col mio vero nome, Hanma ma tu questo... non lo sai e non dovrai mai saperlo... mi dispiace...ma mi vergogno di quello che sono diventata...
-La prego, non mi deve scuse o spiegazioni, Signor Shuji.-
L'uomo mentre guidava, per un istante mi guardò e mi rivolse un leggero accenno di sorriso tornando poi subito dopo a guardare la strada e ad accelerare, sfrecciando tra le auto ad altissima velocità.
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Hanma Shuji *Golden Eyes*
Fanfiction-Signor Shuji, perchè vuole aiutarmi?- -Mi ricordi una ragazza che incontrai tempo fa.- Hanako, una spogliarellista ed escort di 30 anni, durante una serata di lavoro, incontrerà per puro caso dopo 15 anni, il suo primo amore, Hanma Shuji. *** Il r...