Quello che Stiles non ha considerato è che lui e Derek avevano due modi estremamente differenti di vedere il modo in cui tutto si sarebbe sistemato: per l'umano voleva dire cercare di rimettere a posto i cocci e tornare a vivere come prima mentre per Derek, a quanto pare, significava dargli la libertà, farlo stare in una camera tutta sua senza più sfiorarlo nemmeno per un bacio.
Stiles aveva approfittato di quei giorni per stare nella grande biblioteca del palazzo e cercare tutte le informazioni sui mannari che riusciva a trovare. Aveva scoperto una sezione dedicata interamente a miti e leggende e aveva passato in rassegna ogni singolo volume cercando di memorizzare ogni informazione su quel mondo che, fino a poco tempo prima, credeva solo frutto dell’immaginazione. Si era impegnato, ci aveva messo tutto sé stesso perchè voleva conoscere meglio la natura di Derek, interpretare quel comportamento che davvero non riusciva a capire. Aveva imparato molte cose: aveva scoperto che i mannari si dividevano in Alpha, Beta e Omega; che il colore rosso degli occhi di Derek era dovuto al fatto che aveva ucciso Peter, il suo Alpha, sottraendogli il titolo; aveva scoperto che potevano essere facilmente sconfitti con lo strozzalupo e che, una volta che un mannaro trovava il suo Compagno diventava monogamo e non lo lasciava più. Ma niente riguardo lo strano comportamento di Derek che, a questo punto, doveva essere proprio del suo carattere e non della sua natura. Così aveva anche cercato di affrontarlo più di una volta ma Derek aveva sempre sviato il discorso cambiando argomento o lasciando la stanza durante la cena. Stiles ci aveva rinunciato dopo la terza volta che era successo, preferendo passare quel poco tempo che ancora gli dedicava assieme, senza discussioni o silenzi. Gli aveva proposto anche un paio di volte se potevano andare a fare una passeggiata da qualche parte ma Derek lo aveva sempre liquidato con la scusa che ora che lo zio era morto, doveva occuparsi di tutto lui. Solo una sera Derek sembrava essere tornato quello di prima.Quella sera Stiles si sente particolarmente triste, probabilmente perché anche Derek è stato silenzioso per tutta la cena e l'umano è quasi certo ci fosse qualcosa che preoccupa il suo lupo. Arrivata l’ora di ritirarsi Stiles decide di non andare nella propria stanza ma di aspettare Derek davanti alla porta della sua camera, aspettandosi quasi di essere cacciato al suo arrivo. Invece Derek lo ha guardato con una strana espressione e poi lo ha fatto entrare. Lo abbraccia appena la porta si chiude alle loro spalle e affonda il naso nel suo collo. «Mi dispiace» sussurra.
Stiles lo stringe più forte, accarezzandogli piano i capelli. «Cosa succede?»
«È stato lui, è sempre stato lui.»
Stiles è confuso, davvero non riesce a capire a cosa si riferisce Derek, ma non vuole chiedere, sa che glielo avrebbe detto lui stesso non appena avrebbe trovato le parole per farlo. Restano in silenzio per alcuni minuti prima che il mannaro continui a parlare. «Peter ha organizzato tutto. Era d'accordo con Kate. È stato lui a farla entrare nel palazzo, lui ad organizzare la morte della mia famiglia. Dovevo-dovevo morire anche io in quell'incendio...»
Stiles si ritrova a stringere gli occhi, rifiutandosi di pensare a un Derek morto. Poi, la consapevolezza di quelle parole, lo investe. «Perché? Perché ha dato la colpa proprio alla mia famiglia?» chiede.
«Per colpa mia - sussurra con un tono colpevole che spezza il cuore di Stiles perché Derek non merita di soffrire in quel modo - ti avevo già visto in passato.»
Stiles si stacca da lui per poterlo guardare in volto. «Spiegatevi.»
«Ti avevo visto durante una visita al tuo castello, anni fa. Avevo accompagnato mamma perché mio padre era impegnato. Quando lei aveva cominciato a discutere con tuo padre di affari li avevo lasciati e ne avevo approfittato per fare un giro nei dintorni. Ti ho visto nel bosco assieme a Lydia. Eravate... Stavate...»
«Quindi non me lo sono immaginato. Quel ragazzo eravate davvero voi?» lo interrompe.
«Mm mh.»
«Sapevo che i vostri occhi mi erano familiari, ma sembravate più giovane senza barba e non vi avevo riconosciuto.»
«Ma il mio lupo sì. È stato attirato subito da te, dal tuo odore. Non eri che un ragazzino umano ma il mio lupo ti aveva scelto e già ti voleva. Ma tu sembravi così felice e sereno mentre stavi con lei che... mi sono fatto da parte. Almeno fino a quando Peter non ha dato la colpa alla tua famiglia per quello che ci era successo. E invece...»
«È stato un altro modo per ferirvi» aveva concluso per lui.
«E io ho ferito te, ti ho fatto del male, ti ho fatto cose che hai odiato.»
«Eppure mi sono innamorato ugualmente di voi.»
«Mi odi?»
Stiles lo aveva guardato attentamente negli occhi. Probabilmente avrebbe avuto mille motivi per farlo ma proprio non ci riusciva. «Vi ho appena detto di essermi innamorato di voi, non potrei mai odiarvi» aveva risposto con sincerità.
«Sono stato un egoista.»
Stiles lo aveva abbracciato ancora più forte. «Io voglio stare con voi» aveva trovato il coraggio di confessargli.
«Lo dici solo perché non ti resta più nulla. Se non ti avessi portato via tutto, se non ti avessi fatto del male, tu staresti ancora con Lydia, saresti felice con lei e avresti ancora tutta la tua famiglia al tuo fianco.»
«Mi avete dato la possibilità di andarmene con lei e ho rifiutato» risponde convinto.
«E dove ti ha portato questa decisione? Nel letto di Peter.»
Stiles indietreggia come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco. «L’ho fatto per voi» si difende.
«E non avresti dovuto. Dovevi lasciarmi morire, avrei evitato di continuare a fare del male alle persone che mi stanno attorno.»
No, Stiles non avrebbe mai potuto farlo e non può permettere che Derek pensi quelle cose. Si avvicina per abbracciarlo di nuovo ma Derek si sposta. «È meglio se te ne vai» dice per poi chiudersi nel bagno privato.
La conversazione sembra finita così, senza possibilità di replica da parte di Stiles che si trova a doversene andare. Esce ma con la convinzione che non è tutto perduto. Deve solo trovare il modo di far capire a Derek che i suoi sentimenti sono reali e non sono dati dalla situazione disperata in cui si è trovato ma, soprattutto, deve fargli capire che anche lui merita l’amore di qualcuno come merita di essere felice.
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Dusk Till Dawn
FanficStiles vorrebbe dirle qualcosa, forse dovrebbe ringraziarla di nuovo perché è quasi certo che sia stata lei a prendersi cura delle sue ferite ma Erica non glielo permette, porgendogli un intruglio. «Bevi questo, dovrebbe alleviarti il dolore.» «Non...