La ragazza Unicorno

Capitolo 8

                                                        Capitolo 8

"Sai cosa dice oggi il tuo oroscopo?", disse Sylla sbucando da dietro lo scaffale del reparto di narrativa di viaggi e saggistica. Quel giorno indossava un caftano lungo dorato e i portava i capelli raccolti in un turbante marroncino. Grandi cerchi con perline verdi gli adornavano le orecchie così come i bracciali colorati le tintinnavano sui polsi. Un ombretto scuro e una lunga linea di eye liner nero contornavano i grandi occhi ramati che fissavano Sole mentre lei sorseggiava una tazza del suo adorato Thè indiano.   "Cosa?" chiese Sole poco partecipe mentre sistemava i nuovi arrivi nello scaffale della narrativa per l'infanzia. Sylla era una patita di cose come l'astrologia, i tarocchi, la lettura della mano e delle foglie del thè e spesso si dilettava a farle l'oroscopo o le carte, ma per quanto la affascinavano Sole non le dava per certo al contrario del suo capo. Sylla la fissò un attimo e si appoggiò con la spalla allo scaffale, sorseggiando. 

"Oggi i pesci si muovono in una nebbia di dubbi, mille pensieri li  avvolgono, provocati probabilmente da una situazione rimasta in sospeso con qualcuno a cui tengono particolarmente! Ma non devono temere, oggi avranno una sorpresa che diraderà la nebbia!" disse solenne, senza smettere di fissare la ragazza che aveva assunto una strana espressione pensosa, l'aveva vista spesso negli ultimi tre giorni.

"Ti suggerisce qualcosa?" le chiese attenta,

Qualcosa? Si chiese Sole, mentre prendeva dallo scatolone sul pavimento un libro di Peter coniglio. Era vero che in quei tre giorni aveva avuto molti pensieri e dubbi e tutti si traducevano in unico soggetto: Christian. Dopo il week and passato insieme, il lunedì mattina dopo colazione lei stava per andarsene via, per tornare a casa e poi all'università per discutere della tesi con il suo professore e Christian era venuto nella sua camera per salutarla prima di andare a lavoro, le aveva detto che era stato bene con  lei in quei due giorni e che nonostante avesse molto da lavorare quella settimana, l'avrebbe chiamata. Erano passati tre giorni ma non erano arrivate telefonate,non aveva più avuto notizie del ragazzo. Sapeva bene che era impegnato, che stava lavorando ad un progetto importante,  ma lei non poteva fare a meno di chiedersi se lui aveva avuto davvero intenzione di chiamarla. Questa domanda le girava per la testa da un po'. Perfino Ele e Lalla che notavano tutto le avevano ripetuto più volte che probabilmente era pieno di lavoro e che appena avesse potuto si sarebbe fatto sentire. Possibile che l'oroscopo di Sylla ci avesse preso? No, ne dubitava, probabilmente era solo un caso.

"No,non mi dice nulla" mentì guardando fuori dalla vetrina per nascondere il rossore sulle guance. Erano le 11 di mattina e il centro era ancora in fermento,anche se tra una settimana sarebbe iniziato ottobre e la temperatura si era un po' abbassata in attesa dell'autunno. Le ragazze entravano ed uscivano dai negozi con le mani piene di buste colorate, gli anziani parlavano prendendo il caffè seduti ai tavolini esterni del bar di fronte. I bambini correvano intorno mangiando un gelato. C'era persino una coppietta di adolescenti che si sbaciucchiava seduta su un muretto, probabilmente avevano marinato la scuola. Per un attimo le tornò in  mente che la sera di quattro giorni prima anche lei era stata seduta con Christian proprio su quel muretto,lui le aveva tenuto la mano e avevano guardato i fuochi d'artificio. Scosse la testa,non voleva pensarci ora.

"Sicura?" chiese di nuovo Sylla poco convinta, a quella donna non sfuggiva mai nulla, a volte sembrava che potesse leggere nel pensiero e la cosa non era quasi mai rassicurante.

"Sicurissima!" disse Sole nascondendo l'esitazione, dopo aver ispirato e essersi stampata in faccia un sorriso,

La donna sembrò pensare,"Chissà perché non ti credo!" rispose alla fine, "Non pensare che io non veda ragazza mia, non sono ancora così vecchia! Riconosco una donna innamorata quando la vedo!" ,