Capitolo 2

512 10 0
                                    

Sole avvampò ancora una volta e non riuscì a dare risposta,abbassò lo sguardo passandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ele o Lalla avrebbero sorriso maliziosamente a una tale battuta, sorridendo ammiccanti! Ma lei no! Non ci sarebbe mai riuscita per colpa della sua timidezza. Così rimase lì immobile a fissarlo con la voce bloccata in gola.

"Ti ho imbarazzata? " le chiese poi lui schietto, "Non dovresti, quando arrossisci diventi ancora più carina di quanto tu già sia"  

Sole sentì il respiro spezzarsi di nuovo, lui la trovava carina! Il cuore le tremò nel petto,era sempre stata invisibile per il genere maschile.

"Grazie!" sussurrò timidamente con un soffio di voce,

"Dico sola la verità! Comunque dicevo davvero, non puoi stare qui,è zona vietata"

Sole si sforzò di commentare, non voleva che lui pensasse che era una ladra o peggio.

" Io ... volevo solo sentire il mare e il silenzio ... non sopportavo più la confusione di sotto e non pensavo ci fosse qualcuno..mi dispiace! Non volevo disturbarti! Vado via subito!" disse tutto di colpo mentre camminava velocemente verso la porta da cui era entrata.

 "Aspetta!" la fermò lui all'improvviso.

Lei si voltò confusissima verso di lui che continuava a fissarla con quei suoi bellissimi occhi, nonostante sembrasse così imperturbabile e inavvicinabile. Si intuiva facilmente che non era  un tipo facile alle chiacchiere anzi le era sembrato fosse seccato per essere stato disturbato a quell'ora della notte. Ma allora perché l'aveva richiamata? Che volesse rimproverarle qualcosa?

"Come ti chiami?" le chiese lui semplicemente,

"Io..mi chiamo Sole..cioè in realtà è Marisol, ma mi chiamano tutti Sole.." spiegò senza sapere cosa pensare,dove voleva arrivare? Proprio non riusciva a capire perché le stesse parlando.

"Sole.." lui sembrò pensare a qualcosa, poi  accennò un sorriso divertito e disse all'improvviso, "mi piace, ti si addice! I tuoi occhi hanno i riflessi dei raggi del sole"

Quel complimento inaspettato la confuse per qualche secondo,

"Grazie" rispose con un sorriso luminoso, neanche lei sapeva da dove le fosse uscito, era solo felice del complimento. Inaspettatamente si sentiva più calma, come se il groviglio di nervi che sentiva nello stomaco si fosse alleviato appena un po'.

"é la verità! " chiarì lui tranquillo "Come mai non sei giù alla festa Sole?"

 Lei si mordicchiò le labbra nervosamente e strofinò un piede sul polpaccio dell'altra gamba,

"Io ... non sono proprio il tipo da feste..sono qui con delle amiche, ma hanno conosciuto dei ragazzi e stanno ballando con loro.." sorrise timidamente abbassando un attimo lo sguardo.

"E tu non balli?", chiese ancora lui semplicemente senza scomporsi,aveva ancora le mani in tasca.

La ragazza esitò per un secondo poi scosse la testa e abbassò ancora una volta lo sguardo,

"Mi piace tanto ballare, ma non riesco a farlo davanti alle persone, mi imbarazza" gli sorrise di nuovo,

"Scommetto che sei una brava ballerina, sicuramente migliore di me!"

Lei rise dolcemente, non riuscì a trattenersi:

"Bè ... tutti sanno ballare ... basta non pensare a niente e lasciare che la musica ti entri dentro ... è semplice .." spiegò.

"Davvero?" chiese lui sorridendo appena "Dimostramelo allora, balla con me..", detto questo avvicinandosi le tolse delicatamente le scarpe dalle mani per poi posarle in un angolo del pavimento di marmo color ambra. Infilò con dolcezza le dita tra le sue e la attirò a se. Così lei si ritrovò con il viso vicino al suo, il fiato caldo di lui che sapeva di caffè le accarezzava la fronte, il suo corpo solido emanava calore e la sua pelle profumava di sandalo e spezie, una fragranza calda e forte come lui.

La ragazza UnicornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora