Capitolo 3

1.5K 8 0
                                    

DUE SETTIMANE DOPO ...


"Mi dici che cos'hai per la testa?"

Ele la fissava preoccupata, dopo averla vista cadere in trance per l'ennesima volta nelle ultime settimane, se non della giornata. Sole la guardò, accennando un sorriso di scuse, cosa le passava per la testa? Pensò tra se e se, due bellissimi e profondi occhi blu - azzurro! Quegli occhi che l'avevano stregata e la perseguitavano da due settimane. Christian..chissà se l'avrebbe rivisto, sospirando rivisse quella serata con lui  per l'ennesima volta nella sua testa ... i suoi baci ,le sue carezze ... il modo in cui rideva, i suoi capelli spettinati, la sua voce, il modo in cui l'aveva guardata..chissà cosa stava facendo in quel momento, l'aveva pensata almeno una volta come lei pensava a lui? Oppure l'aveva dimenticata?  Sospirò ancora, mentre rigirava il cucchiaino nella tazzina di caffè ormai freddo per la trentesima volta, sotto lo sguardo perplesso di Ele .

"Sole?!  Insomma! Che ti prende?!" le chiese di nuovo, facendola sussultare sulla sedia,

"Scusami! Mi sono distratta! Dicevi?" si scusò subito cercando di concentrarsi sulle parole dell'amica.

Si erano date appuntamento tra un'ora e l'altra di lezione all'università, come tutte le mattine, per prendere il caffè al solito bar del campus. Lalla sarebbe arrivata con qualche minuto di ritardo e Ele le stava raccontando del suo colloquio  con un professore quella mattina. Sole era riuscita ad ascoltarla per circa dieci secondi,  mangiucchiando appena la fetta di torta al cioccolato che adorava, finché tra la gente seduta ai tavolini colorati del bar Blue aveva intravisto un ragazzo girato di spalle con dei capelli simili a quelli di Christian.  Ora mai lo cercava con lo sguardo ovunque, sempre con il cuore in gola, era diventata un'abitudine.

"Sole?!", Ele la richiamò per l'ennesima volta e lei sorrise mortificata, mordendosi il labbro,

"Si, scusami! Dicevi? Tu ascolto!!".

L'amica inarcò un sopracciglio ,osservandola sempre più preoccupata, scrutandola con gli occhi celesti sottolineati dall'ombretto blu e dal mascara nero. Quel giorno teneva i capelli  biondo miele legati in una coda e indossava una t-shirt azzurra, lunga con un ballerino disegnato,che le lasciava una spalla scoperta e una bianca minigonna di Jeans . La fissò intensamente, poi posò la tazza di cappuccino  che aveva in mano sul piattino e sospirando le parlò chiaro come sapeva fare solo lei,

"Ok, lasciamo stare il professore! E parliamoci chiaro!  Sono due settimane che sei strana, io e Lalla non ti riconosciamo più! Avevamo intenzione di farti questo discorso insieme ma messe così le cosa inizierò io!"

"Che vuoi dire?" chiese Sole, anche se sapeva perfettamente cosa volesse dire Ele. Nelle ultime due settimane era stata continuamente distratta, pensierosa, le amiche avevano dovuto richiamarla più volte.  Dimenticava le chiavi di casa quasi tutti i giorni,oltre ai vari appuntamenti con loro e non riusciva a seguire le lezioni. Era come se fosse lontana anni luce dal mondo e da loro, nonostante vivessero nello stesso appartamento accanto al campus. Rimase in silenzio,sorseggiando il suo caffè macchiato mentre Ele le ripeteva tutto questo, cose che lei già sapeva benissimo. E sapeva anche qual'era la causa del suo comportamento: Christian. Non riusciva a toglierselo dalla testa. Non aveva raccontato nulla alle amiche, conscia di quello che sarebbe successo. Quella famosa sera non si erano nemmeno accorte della sua assenza, quando era tornata giù alla festa agitatissima e felice le aveva trovate su di giri e ancora a ballare con i loro nuovi amici. Poco dopo avevano lasciato la festa, loro ridendo e scherzando , lei silenziosa e confusa per l'accaduto,ma anche più felice che mai.  Però non aveva voluto dire loro nulla, aveva sentito il bisogno di pensare e assimilare e poi sapeva l'avrebbero presa Lalla e Ele. Soprattutto Lalla,  avrebbe cominciato a capovolgere il mondo intero per cercare quel misterioso ragazzo e lei non voleva,non era sicura che lui sarebbe stato felice di rivederla, nonostante quello che aveva detto.

La ragazza UnicornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora