Jade
Ricordo ancora il momento esatto in cui Joanne mi chiese se nei miei progetti futuri ci fosse l'idea di un figlio. Stavo pulendo un cespo d'insalata, e per poco non mi tranciai un dito. Eravamo sposate da circa cinque mesi, e lei stava faticosamente riprendendo in mano la sua carriera nel mondo della musica, dopo che quella da popstar come Grigio Jo, era stata troncata dal suo coming out in diretta televisiva durante il concerto al Crazy Fox, dove tra l'altro, aveva chiesto la mia mano.
Mi voltai aggrottando la fronte e lei era lì che mi fissava seria con i suoi preziosi occhioni verdi. Non era uno dei suoi soliti scherzi.
< Un figlio?> grugnii.
< Sì Chef. Hai presente i cuccioli di essere umano? Non ne vorresti uno tutto nostro?> mi disse afferrando una foglia di lattuga. Se la infilò in bocca. Tra quelle labbra morbide e succose che mi facevano impazzire.
< Sinceramente?>
Lei annuì.
< No. Cioè non ci ho mai pensato. Non lo so, mi è sempre sembrato impossibile che potessi sposarmi, figurati se potevo immaginare addirittura un figlio.>
Joanne spostò una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi dietro un orecchio e fece il suo tipico mezzo sorriso. L'amavo disperatamente. E mi rendevo conto che ogni giorno ne ero sempre più dipendente. Potevo fare a meno di me stessa ma non di Joanne Grey Zander. Che è un po' come dire che sarei morta senza mia moglie. Letteralmente.
<Io invece ci penso spesso ultimamente. In realtà ho sempre desiderato un bambino. Prima di scegliere di stare con te...beh, lo sai.>
Presi una manciata di foglie e le versai nel lavello pieno d'acqua e bicarbonato. Con la mano diedi una girata veloce. Poi mi asciugai e gettai lo strofinaccio da parte con le labbra strette.
< Sì, sei sempre stata con uomini deficienti. Certo però che sarebbe stato più semplice e pratico. E normale anche...> sbottai. < Invece ora è tutto complicato. Come lo è fin dall'inizio tra noi. Io non posso renderti madre Jo. Questo nonostante tutto l'amore che provo per te.>
Lei infilò le braccia sotto le mie, attirandomi vicino. I nostri nasi si sfiorarono.
< Chef, lo so. Per questo dobbiamo essere totalmente d'accordo su un'eventuale decisione di intraprendere questo percorso. Tu non devi fare nulla solo per me. Ma devi volerlo anche per te. Niente eroismi stavolta. >
Le accarezzai la nuca e appoggiai la bocca sulla sua.
< Dammi un po' di tempo per capirlo, ok? E abbiamo anche la tua carriera a cui pensare ora...>
Joanne si staccò un po' bruscamente da me, creando quel vuoto che sentivo ogni volta che si allontanava fisicamente. Si strinse le braccia al petto.
< Non ricominciamo! La mia carriera non sarà mai più la priorità nella nostra vita. Vada come vada.> disse in tono perentorio. Avevo toccato il nervo scoperto. Per troppo tempo il nostro rapporto era stato un qualcosa da nascondere al mondo, come se fosse un'indicibile crimine perpetrato ai danni dell'immagine pubblica di Grigio Jo, e a quella dell'etichetta discografica Kingdom Records, che l'aveva lanciata ai vertici della pop music internazionale in poco meno di sei mesi. Io ero stata da subito "il terzo incomodo". Per quasi due anni ci eravamo nascoste, fingendo che fossi solamente la cuoca di una cantante bellissima e bravissima, e che, a detta di chi manovrava i suoi fili invisibili, doveva apparire come perfetta e senza macchia alcuna. In poche parole, una normale ragazza etero. Invece Grigio Jo si era innamorata di me, una semplice cuoca di una tavola calda, e soprattutto lesbica.
STAI LEGGENDO
Color inside the Grey La voce del cuore II
RomanceJoanne e Jade Grey Zander sono sposate da pochi mesi, finalmente libere di amarsi alla luce del sole. Joanne ha rinunciato ad una brillante carriera da popstar per amore della sua "Chef" facendo coming out, e adesso cerca di riemergere nel panorama...