22 Chanel: Epilogo

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Oggi è una fantastica giornata di sole e a casa dei miei veto genitori sono da sola.
Penso continuamente ad Alexander e ogni volta che mi affaccio alla finestra vedo la scena che è accaduta la scorsa settimana in loop, continuo a chiedermi se è stata colpa mia visto che ho voluto uscire ed andare al parco oppure per colpa mia ci hanno allontanato. Ho capito quando ti dicono che I senso di colpa ti prosciugano lentamente ma non mi avevano avvisato che si provasse così tanto dolore impossibile da descrivere.
Mi chiedo se lui ora stia pensando a me o chissà forse invece si starà occupando del suo lavoro senza neanche sol volar il pensiero di me.
Mi alzo dal letto e iniziò a girare per la casa pensando a quanto sia fortunata ad esserci finita addosso alle Maldive in quel meraviglioso hotel che non dimenticherò mai; mi manca Filippo e penso a come quando veniva in camera mia e mi chiedeva se volevo giocare con lui alla Switch o quando provai a mettergli lo smalto e lui decise di scappare via o quando mi chiese consiglio per piacer a mia cugina o come per Alexander il momento in cui ci siamo conosciuti tutti per la prima volta ed io e lui pochi giorni dopo ci siamo rivisti in piscina.
Vado in cucina e decido di cucinare dei biscotti, e penso che ne farò un po' anche alla servitù e alle guardie.
Un oretta dopo ne presi uno appena uscito dal forno e lo assaggiai , è delizioso.
Pensavo anche dopo averli dati di andare sull'altalena che c'è in giardino, magari mi distrarrà dal pensiero di lui.
Divorai altri tre biscotti e poi finalmente andai dalle serve e ne lasciai in abbondanza per tutte loro. Poi uscii di casa e mangiandone un altro lasciai una ciotola di altri biscotti alle guardie.
Andai finalmente sull'altalena e iniziai a dondolarmi, all'inizio non feci caso a un'ombra sospetta dietro di me ma continuai a dondolarmi.
L'ombra si avvicinava a gran falcate e così fui obbligata a fermarmi e quando stetti per girarmi sentii una voce, la sua voce.
-Che furba mi hai distratto le guardie e la servitù per farmi entrare più velocemente.-
-A-Alex?-
-Chi vuoi che sia tesoro?-
Scesi dall' altalena e corsi ad abbracciarlo e con mio grande stupore mi baciò, ricambiai quando ci staccammo gli sorrisi per poi iniziare con una frase sensata:
-Non sai quante volte in questa settimana abbia pensato a te!-
-Anche io, solo che ero occupato a far un imboscata in casa tua ma mi hai scombinato i piani, pensa ho scoperto una cosa.-
-Anche io!-
-Prima tu!- rispondemmo entrambi.
-Ok, parto io: ho scoperto di esser stata adottata per non farmi sposare con te e la mia migliore amica in realtà mia cugina, tocca a te, cosa volevi dire?-
-Ah. Sì, certo, volevo dirti che il matrimonio tra noi accadrà comunque.-
Non riuscii a porre la mia domanda che lui tirò fuori dalla tasca della giacca una... chiave di un auto. Non dissi niente e quando si incamminò lo seguii.
Pochi metri più in là si trovava la sua macchina, una Porsche nera.
Mi fece salire ed arrivammo dopo esser partiti ad una immensa villa moderna, parcheggiò davanti all'ingresso, estrasse una chiave sempre dalla stessa tasca della giacca ed aprì la porta.
All'interno si trovava una scia di petali di rosa rossa che con una grande distesa mi portò a salire una scala a chiocciola e a seguire un corridoio fino all'ultima porta dove appena aprii la porta vidi un letto con due libri aperti dove con un evidenziatore rosa c'era scritto in una pagina del primo libro VUOI e nell'altro SPOSARMI e accanto un punto di domanda fatto da alcuni petali di rosa bianca.
Mi girai e notai Alex inginocchiato a terra con un anello e lì ripensai a tutta la nostra vita e così rispose il più sinceramente possibile; seguendo il mio cuore.
-Sì- mi infilò l'anello al dito e mi baciò.
-Questa è casa nostra amore mio e ne abbiamo un'altra in America. Voglio costruire una famiglia con te e nessuno me lo potrà proibire.-

Fine



Ed eccoci alla fine della storia di Alex e Chanel. Lo so probabilmente vi aspettavate più cose che centrassero con la mafia ma se notate ci sono dei pezzi in cui si capiva che erano famiglie mafiose.
Il prossimo capitolo sarà con dei ringraziamenti e poi due storie che volevo iniziare a scrivere.

The girl who whispers to the mobsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora