11 Alexander:

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Oggi ho l'incontro con il capo mafia delle Maldive; penso che ci impiegheremo tutta la notte. Normalmente gli incontri sono in dei pub dove si vedono spogliarelliste, ballerine e molte altre ragazze, e in più si ha la tendenza a dover bere e andar a letto con una di loro.
Abbiamo fissato l'appuntamento per le 21:30 di sera.

Oggi Filippo è stranamente attaccato al telefono dalle 8:00 di mattina.
-Filippo, andiamo a pranzare o vuoi restare a fissare il telefono?-
-Sì, sì- e mosse la mano per scacciarmi via.
Mi avvicinai a lui e gli rubai il telefono dalle mani per poi uscire ed andare verso la sala pranzo.
Nel mentre mi rincorreva.
-Sarei arrivato più tardi Ale!-
-Almeno ora sei arrivato.-gli ho il telefono e lui come un bambino lo prese e si sedette sulla sedia.
-Ho preso la pizza.- Alzò lo sguardo dal telefono e vidi i suoi occhi brillare.
-E perché non me lo hai detto prima?!?-
Alzai le spalle e posi le pizze sul tavolo.
Io avevo preso la Diavola mentre a Filippo avevo pensato di prendergli la pizza con i würstel. Alla fine lui avrebbe mangiato i würstel staccandoli dalla mozzarella per poi mangiarmi la pizza.
Certe volte si comporta come i bambini.
E così fece.

Finito di pranzare andai al computer e controllai i traffici. Per ora ancora tutto a posto. Chiusi il computer ed andai a cambiarmi, indossai dei jeans grigi e una camicia bianca.
Uscii dalla suite ed andai verso il garage per poi uscire.



Il pub era illuminati di luci rosse e la maggior parte si era in ombra tranne sugli spalti dove si trovavano dei riflettori.
E finalmente lo vidi: un uomo basso che avrà avuto più o meno 60 anni, capelli scuri cime se fossero stati tinti e con dei denti gialli.
Tutto il contrario di quello che ci si poteva immaginare dalla sua voce.
-Salve signor Cester, fine sono stati i suoi giorni qui? Vuole qualcosa da bere?- Disse e nell'esatto momento richiamò una ragazza di 17 anni che tremava.Bella ma non come la mia regina. Quell'uomo oltre che brutto era anche viscido.
-Bene. Andiamo al punto signore.- risposi mentre lui ordinò una bottiglia di Champagne.
La ragazza se ne andò e pochi minuti tornò con quello che era stato richiesto. Fece per andarsene ma lui la fermò e l'afferrò il braccio e le disse di sedersi sulle sue gambe.
-Cosa stavo dicendo mi scusi?- Mi ero stufato di quest'uomo e caricai la pistola.
-Senta, mi sono stufato di lei. Quindi decida vuole morire adesso o vivere ancora e lasciarmi il suo potere.-
-Calmo ragazzo. Firmi qui e sara tutto suo ma guai a lei se mi ucciderà perché potrei far saltare il tutto e le ricordo che siamo nel mio territorio.-
-Non é più suo e quindi...- no continuai la frase e lo uccisi.
Un'uomo come lui non dovrebbe neanche esistere, ho solo fatto un piacere al pianeta.
La ragazzina mi guardò con uno sguardo quasi sul piangere e la rassicurai.
Passai tutta la notte li dentro a controllare e ad avvisare chi era il loro nuovo capo e che non mi dovevano sfidare perché li avrei uccisi tutti.

L'indomani chiamai la moglie di quel viscido e l'avvisai della sua morte; lei felice di questa notizia e mi ringraziò.
Tornai alla suite e avvisai Filippo di questa notizia è che ormai potevamo tornare a casa.
-Ma Ale, la vacanza?-
-Oh non è mica finita amico mio ora dobbiamo solo andare in Russia.-
Mi sorrise e finalmente andai a dormire.

The girl who whispers to the mobsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora