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<< Allora vuoi dirmi chi è davvero Delilah? >> mi girai confuso verso il mio migliore amico << Cosa? >> domandai inarcando le sopracciglia << Si vede da come la guardi che non è una semplice vecchia compagna di liceo e poi ti ho visto entrare nel bagno delle donne e può essere solo una coincidenza ma Delilah era entrata pochi istanti prima. Oh, e devo aggiungere di quel momento in auto? Si, vi ho visti quando vi siete stretti la mano. Per non parlare del modo in cui hai sviato il discorso appena ho toccato l'argomento ragazze o delle sue risposte vaghe alle mie domande riguardo la scuola. E vorrei aggiungere che mi era bastato quell'occhiolino e quel sorriso quando l'hai presentata a tutti noi come una tua compagna di liceo per capire che non fosse vero. Mi dispiace, amico mio, ma ti conosco bene da capire che qui c'è molto di cui parlare >> sapevo che non se la sarebbe bevuta per molto ma pensavo che almeno per oggi almeno a lui non dovevo alcuna spiegazione << Eravamo migliori amici >> mi limitai a rispondere rigirandomi tra le mani il bicchiere ormai vuoto << Al liceo? >> scossi il capo << Ricordi quella ragazza di cui ti ho parlato, quella che avevo conosciuto per caso nel parcheggio di Cobham, quella che non smetteva mai di sorridere? È lei >> incontrai nuovamente il suo sguardo, a lui bastò questo per capire il resto << No, non mi dire che >> lo bloccai prima che potesse finire la frase annuendo leggermente << Ben, è lei il motivo per cui ti rifiuti di uscire con una ragazza da più di un anno? >> portai la mia attenzione su Kepa ormai solo, Delilah aveva lasciato il locale da quasi un'ora << Sapevo che nessuna potesse essere come lei >> Mason poggiò la schiena sulla testiera del divanetto sul quale eravamo seduti facendo un sorrisetto << L'hai baciata, non è così? >> mi passai una mano sul volto << Perché me lo chiedi? >> imitai la sua posizione << E perché tu eviti di rispondere? >> ribatté ridendo divertito << Si >> sputai fuori la verità << Nessuno lotterebbe per qualcosa che non ha potuto nemmeno assaporare >> si limitò a commentare rizzandosi in piedi << È ora di andare >> con un gesto della mano mi invitò ad alzarmi << Devi promettermi una cosa peró >> aggiunse cercando l'assenso a proseguire nei mei occhi << Qualsiasi cosa, amico, lo sai >> dissi con un leggero sorriso << Combatti per lei se è ciò che desideri davvero, non hai ancora perso, hai quel bacio >> detto questo si avviò nella direzione di Kepa lasciandomi lì con mille domande che mi frullavano per la testa << Ben, aspettiamo te >> mi richiamò indicandomi l'uscita e sventolando le chiavi della macchina, li raggiunsi a passo svelto dopo aver salutato i miei compagni di squadra rimasti << Senti, Ben, che ne dici di guidare tu? Kepa ha bevuto qualche bicchiere di troppo >> sussurrò cercando di non farsi sentire dal diretto interessato << Certo >> risposi afferrando le chiavi.

<< Ehi, Kepa, è un problema se per questa volta guido io? >> scosse appena il capo aprendo lo sportello e prendendo posto nei sedili posteriori, prese sonno velocemente, non appena lasciammo il parcheggio chiuse gli occhi << Mason, penso di non voler combattere e non perché so già di aver perso ma perché il solo fatto di essere innamorato di lei per me è abbastanza >> ripresi il discorso dopo essermi assicurato che effettivamente Kepa non potesse ascoltarci << Ben, non pensi sia giusto per te sapere se puoi avere una possibilità? >> sbuffai trovandomi in difficoltà << Non lo trovo giusto per lei >> Mason poggiò una mano sulla mia spalla << Amico, qui è in gioco la tua felicità, sei tu a fare le regole, sei tu a prendere le decisioni >> la lasciò ricadere sul sedile che occupava << Per una volta pensa a te, te lo meriti. Datti una possibilità >> aggiunse prima che il discorso venne interrotto dalla voce di Kepa << Ehi, ragazzi, penso di aver davvero esagerato stasera >> annunciò con una voce eccessivamente euforica << Domattina ti sentirai meglio, hai bisogno di una bella dormita amico >> provai a rassicurarlo svoltando verso Cobham e accostando in modo che Mason scendesse per recuperare la sua auto << Lo accompagno fino a casa, non può guidare in queste condizioni, al massimo dopo chiamo un taxi, in un modo o nell'altro tornerò a casa, ci vediamo domani >> lo informai prima di ripartire. Il telefono di Kepa squillò.

IT'S ALWAYS BEEN JUST US|| BEN CHILWELLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora