Capitolo 1

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Si ricomincia :)

Pov's Kyle.

Bestemmio quando non riesco a trovare un documento importantissimo.
Preso da un attacco isterico rovescio tutto quello che c'è sulla scrivania per terra creando un frastuono.

Non esco dal mio ufficio da più di due giorni. Dormo, mangio, mi cambio e mi lavo qui.
Sembra esser diventata la mia seconda casa.

Non riesco più a tornare lì. Sento in ogni angolo la sua presenza, ed è terribile.

Non riesco a dormire in quelle lenzuole che hanno ancora il suo odore..
E se entro in bagno vedi l'elastico per capelli che si è dimenticata, e lo shampoo per capelli che solo lei usava.

In questi giorni in ufficio stiamo procedendo con un affare abbastanza impegnativo e siamo tutti frustrati. Il venditore sembra non essere molto affidabile, ma abbiamo bisogno di lui.
Perciò ce lo stiamo lavorando e manipolando a nostro piacere, ma c'è sempre il dubbio che possa fare la doppia faccia.

È un vecchio amico di famiglia, quindi per me è facile parlargli. Ma mi rende comunque molto nervoso non riuscire a capire quello che ha realmente voglia di fare con me e l'impresa di famiglia.

<<Principe Kyle!>> la mia segretaria entra di corsa nel mio ufficio con lo sguardo spaesato.

<<Tiffany non ti hanno insegnato a bussare?>> le rispondo brusco, e sembra rimanerci male posando lo sguardo ai suoi piedi.

L'ho assunta da diverse settimane, ed è sveglia, molto. Non dimentica niente, sembra esser un computer umano.
Ha però un carattere difficile da sopportare. Arrossisce sempre, si imbarazza di continuo in mia presenza, e sembra esser maldestra.

No, non lo dico. Anche se lo stiamo pensando tutti a chi somiglia.

<<Oh.. mi scusi. Lo faccio.. ehm adesso >> fa per andarsene e chiuderai la porta alle spalle.

<<Non è necessario.>> tuono freddo.
Ma ormai si è già volatilizzata.

Sento bussare.

<<Tiffany entra, muoviti.>>

Così lei entra.

<<Capo, sarebbe gentile da parte sua dire "avanti" oppure "chi è">> dice ironicamente.

<<Da parte tua era gentile se bussavi. Siamo nella stessa posizione.>>

La vedo sbuffare e reprimere un sorriso.

<<Le ho portato questi documenti. Gerard mi aveva detto che li stava cercando come un pazzo e credo possano servirl.. ma che fa?>> Strilla quando ad un tratto mi alzo dalla mia sedia e la raggiungo di fretta.

Le prendo malamente dalle mani quei documenti e mi sorride imbarazzata.

<<Finalmente cazzo, perché non me li hai portati prima?>>

<<Io.. ehm..>> il mio sguardo freddo la ipnotizza, tanto da non farla parlare.

<<Lascia stare, vattene via. E la prossima volta renditi utile.>>

Matrimonio combinato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora