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"Rose, rose" sento un sussurro poco distante il mio orecchio, il sussurro non è da una voce allegra come quella di sissi o Serena, oppure con un accento particolare come quella di Carola, ma una voce roca, impastata di sonno, profonda e riconoscibile, la voce di Alex, "hey" dico alzando le braccia, vedo che il muro non è rosso ma arancione, sto in camera di Ale e nel suo letto, abbiamo dormito insieme, ma non ricordo di essermi mai messa su un letto.

"Come ci sono arrivata qui?" Chiedo sbadigliando, "ti sei addormentata sul divano e ti ho portata qua dato che le tre dormivano" dice Alex, per le tre penso intende le mie compagne di stanza e il sonno di Carola è leggerissimo si sveglia anche se qualcuno passa.

Riporto la testa sul cuscino guardandolo, si avvicina e mi lascia un bacio, mi si forma un sorriso imbarazzato, come mio solito, "sei proprio carina quando ti imbarazzi" mi dice, "Ale ci mancavi solo tu" gli dico, "permalosa" risponde, "e se io sono permalosa ti che saresti?" Gli dico con fare di sfida.
"Scusate, non vorrei interrompere ma vi consiglio di alzarvi, tra un paio d'ore dovremmo essere in relax" dice Luca entrando, "ma che ore sono" dico girandomi e vedendo la sveglia segnare le 11:30, "oddio" aggiungo alzandomi velocemente e uscire dalla stanza salutando i due con un cenno della mano.
Passo velocemente per le stanze, arrivo in cucina ignorando chiunque mi salutasse e stessa cosa per chi si trovava sulle gradinate e dintorni. Passo per la camera blu salutando Luigi intento a cercare qualcosa da indossare e arrivo nella mia camera.

"Tu" mi dice Carola indicandomi e le altre due annuiscono "devi spiegarci" dice Serena per finire la frase Sissi "un po' di cose" "che carine vi eravate messe pure d'accordo" dico prendendole in giro e le tre mi guardano male, "ma ora devo congedarmi perché sono in ritardo" aggiungo con tono superiore.

Una volta finita di prepararmi possiamo andare agli studi, tornare a registrare dopo queste settimane di riposo crea emozione e agitazione. Mi sento quasi in subbuglio, come se fossi tornata alla seconda settimana. "Ho paura" mormoro tra me e me girando per la sala con i miei stivaletti, con non eccessivo tacco, ma comunque fatto quel rumore caratteristico. Questo porta l'attenzione su di me e Christian, dopo aver ricevuto un compito, li indossa e prova, nuovamente, a camminarci. Beh ora il rumore è duplicato ma la mia ansia no.

"Che c'è?" Mi si avvicina Alex, "ho paura" ammetto, il suo sguardo è più che interrogativo, "di deluderla, forse non mi sono impegnata abbastanza e per questo si stanchi di me, non lo so" dico tirando una testata sulla sua spalla. "La storia si ripete" commenta divertito, sinceramente non ricordo, "che?" Va bene che sono sconnessa, ma quando ho già avuto questa reazione. "Alla seconda puntata, stesse preoccupazioni" risponde, "alla fine resto la stella" dico sicura, Alex mi ride in faccia, "scusa  ma cosa c'è di tanto divertente?" Alzo un sopracciglio. "Hai detto stella al posto di stessa" trattengo una risata. "Comunque resti la mia stella" devo anche specificare come mi sto sentendo in questo momento.

[...]

Il tempo passa velocemente e delle volte con molta calma, ma purtroppo questo non è il mio caso. Sembra solamente ieri quando ho fatto i casting finali in puntata, eppure oggi sto aspettando che la diretta inizi tra un quarto d'ora, guardando le foto mie e di Alex nella consapevolezza di aver avuto il nostro lieto fine.

Fine

Angolo autrice

Avevo questo capitolo pronto da troppo tempo ma senza averlo mai pubblicato e ad oggi credo sia arrivato il momento.

Ringrazio chiunque mi ha accompagnato in questo viaggio, ormai, effettuato lo scorso anno. Però, i treni prima o poi si fermano e siamo giunti a destinazione.

Grazie

Felicità o Malinconia// Alex amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora