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Un nuovo giorno in casetta, siamo al ventinove dicembre, molti sono occupati a fare la lista del menù per capodanno, la produzione ha deciso di aiutarli in qualcosa, altri sono a ripulire la casetta, una piccola parte a vedere un film e poi ci sono rosemary ed Alex, gli unici due rinchiusi nelle loro camere, la ragazza a rimpiangere di tutto e il ragazzo perché è solito ad isolarsi.

Rosemary's pov
A fermare il flusso dei miei pensieri, paranoici, è un rumore proveniente dalla porta, "chi è?" Chiedo, ma non ricevetti risposta, strano, poco un paio di secondi la porta si apre rivelando sissi, "hey girl how are you?" La ragazza è solita a parlare in inglese, così come Carola, "bene" rispondo, mentendo palesemente, "you do not lie" mi risponde, la guardo e basta, "che succede?" Si avvicina a me delicatamente sedendosi sul suo letto, "non sto mentendo" rispondo, "e io sono una ballerina classica" risponde la riccia facendomi ridacchiare, "così sei più bella" continua alludendo al muso di poco fa, "che hai?" Richiede.

"È tutto cosi complicato" sbuffo, mi incita a continuare, "ho sbagliato tutto, a iniziare ad attaccarmi a voi e il resto" dico, "in che senso, perché hai sbagliato?" Mi domanda dolcemente, "perchè ogni volta che mi affeziono mi illudo, è capitato varie volte e poi mi ritrovavo da sola difatti ero distaccata dagli altri nonostante i miei amici, storici, di Rimini, nonché unici amici, mi definiscono allegria. Si amici ne ho ma non li ritengo importanti, più conoscenti che amici, invece a voi mi sono affezionata e sicuramente poi qualcuno si allontanerà come tutti" dico, "ma noi non siamo tutti, non ti abbandoneremo, qualcuno forse cambierà e si distaccherà, ma su di me puoi contare, anche su di Carola, Christian, Alex, ricordatelo" mi risponde.

Alex mi fa male stargli distante, penso che dovrei parlagli e spiegargli qualcosa, d'altronde stavo bene con lui, non ho avuto segnali strani come mi dava Riccardo, "c'è qualcos'altro?" Mi domanda la riccia, nego, "che passa in questa testolina in casinata" dice picchiettando un dito sulla mia fronte, do voce a i miei pensieri, "dovresti, corri, ora vai da lui immediata" mi dice, così mi alzo e corro, letteralmente, in camera arancione.

La porta è chiusa così busso, non risponde e apro la apro, "hey" dico, "ah sei tornata?" Dice freddo, "forse ti sei anche ricordata di avere un ragazzo" continua, ma che gli prende.

Alex

Perché sono così freddo, fino due minuti fa mi affliggeva nella mente la sua immagine e i problemi che si sta creando o ciò che le prende, la vedo abbassare lo sguardo verso terra, pronta ad andarsene, "sai me lo sono sempre ricordata ma tu non sei venuto da me, penso sia tu quello che si sia scordato di avere un ragazza" dice piatta per poi uscire, istintivamente mi alzo dal letto e la seguo, quando la raggiungo la blocco da un braccio.

Si gira, pochi centimetri ci dividono, la mia mano stretta, forse anche troppo, al suo polso e allievo la presa, i nostri respiri sono mescolati ci guardiamo negli occhi, che sono di entrambi tristi, sopratutto i suoi, un vuoto mi pervade e vedere quegli occhioni marroni che solitamente sono di una luce propria, come lei, lei ha una luce propria che la illumina più di qualsiasi altra.

Nessuno parla, entrambi aspettiamo che sia l'altro a parlare, "Alex dimmi o lasciami andare" dice con la voce spezzata guardando la presa al suo polso.

"Non parliamo, c'è tempo per quello" rispondo, chiudo le porte delle camere che sono ai lati del corridoio e la bacio, quanto mi mancava questo contatto, si stacca e mi da uno schiaffo con la mano libera, d'altronde me lo sono meritata, prima mi arrabbio e poi la bacio come nulla fosse.

"Non volevo urlarti contro quelle cose" dico, "eppure lo hai fatto, ti ho parlato dei miei problemi per relazionarmi, ma ti comporti come nulla fosse" dice con voce spezzata, abbasso lo sguardo, "se mi guardassi mi faresti un piacere" dice ma la ignoro, "Alessandro mi guardi!" La voce rimbomba con l'eco amplificando il grido, che a sé era già molto alto.

"Sei un vigliacco che neppure riesci a guardarmi, stacca questa mano o parli" continua, non l'ho mai vista così arrabbiata e pensare che la sua prima lite qua dentro sia con me, mi fa sentire un peso.

"Non volevo, le parole sono uscite da sole" rispondo, "le avrai pensate per dirle" continua, ormai le nostre voci tremano, nessuno dei due piange ma dentro stiamo morendo, "no" "perché tu dici ciò che pensano altri, fammi il piacere" mi dice guardandomi dritto negli occhi, "io ho passato questi tre giorni a pensare a te, a quello che ti prendesse e ciò che ti potesse passare nella mente" grido anche io.

"Io credo di essermi innamorato di te Rose, credimi, sai come sono fatto e se non lo fossi non te lo direi qua si punto in bianco, noi non potremmo stare separati, stiamo male entrambi non vedi, guardaci, stiamo sul orlo di piangere, due persone come noi che stanno sull'orlo di piangere mentre non sono soli, come abbiamo vissuto questi miseri giorni, male come se ci fossimo persi per sempre" continuo, ormai parlo a cuore aperto, "poi perché siamo stati così? Hai fatto tutto da sola, voglio delle spiegazioni" grido più forte di prima.

"Tu non sai niente di me" dice spostando la testa da un lato al altro con un sorriso amaro, sa che non è vero, ormai la conosco quasi quanto me, "Rose io ti conosco, credimi" più che un affermazione è una richiesta, "tu sai come sono stata questi giorni? No, io sono stata male perché è tornato il passato facendomi avere paura, tu sai che stavo per essere molestata? No, allora zitto Alex, ti prego, sai perchè, da chi, non sai nulla del mio passato" dice con voce rotta e tremolante, mi sarei aspettato di tutto e di certo non questo, chiunque sia stato non è un uomo che si può considerare tale, lei è pura, indifesa, si deve prendere cura di lei.

"Vorrei scoprirlo, me lo lascerai fare?" Chiedo incastrando il suo sguardo col mio, la vedo annuire con la testa leggermente, con una mossa impercettibile, vedo il suo sguardo bisognoso, bisognoso di avere qualcuno, qualcuno che la può proteggere, qualcuno da cui ha certezze, tante certezze, avere la sicurezza di non essere abbandonata, spesso mi accenna che in passato era successo ma non mi ha mai detto nulla più.

Mi avvicino a lei, lascio il suo polso e porto mano sotto al collo, con il pollice sulla sua guancia, che delicatamente accarezzo, la bacio, questa volta ricambia, questo bacio parla, noi non troviamo parole, noi andiamo a fatti. Quando ci stacchiamo poggia la sua fronte contro la mia, sorride, "di te posso fidarmi" a quelle parole il mio cuore fa una capriola, una capriola che quelle delle ginnaste sono nulla a confronto.

"Ale, anche io penso di essermi innamorata di te" dice, rispondendo a ciò che dissi prima, faccio riscontrare le nostre labbra un'altra volta, ma con un semplice bacio a stampo.

Rivedo la luce che caratterizza il suo viso, un sorriso vero, gli occhi hanno ripreso colore, è illuminata, come me ora, sono stati i giorni più buoi della mia vita, vedevo tutto grigio, ora vedo i colori, i colori della vita, e il più bello è quello che ho difronte.

Torniamo in cucina, mano nella mano.

Rosemary

Faccio incrociare le nostre mani e camminiamo così fino alla cucina, ora sto di nuovo bene, Sissi vedendoci così, mi fa l'occhiolino con un grande sorriso, così anche la maggior parte, "hai ripreso vita eh" mi dice Luca passando una mano sulla mia spalla facendomi ridacchiare.

Vado incontro Caro che è sul divano facendomi sedere sulle sue gambe, "che si fa?" Domanda Cristiano, "io so che hanno fatto delle reaction su Amici, che dite le vediamo?" Chiede Luca, "bravo lucchetto sempre informato" dico, ci sediamo sul divano blu, mi sposto dalle gambe di Carola al posto al suo fianco e vengo raggiunta da Christian, "Rose mi mancava vedere la felicità che trasmetti" mi sussurra, di risposta sorrido, un sorriso vero perché apprezzo molto ciò che ha detto, Alex si mette a terra tra le mie gambe, e di tanto gli passo una mano tra i capelli.

Fanno partire i video, sono dei ballerini da quel che ho capito, dai primi minuti, il video è iniziato da solo dieci minuti ma stiamo già ridendo come pazzi, fanno battute, al quanto squallide ma divertenti.

"Lù ma se sono tutti da quarta minuti ci vorranno otto ore" faccio notare al napoletano che sta a terra affianco ad Ale, "li vedremo a giorni" risponde e passiamo il pomeriggio a vedere un paio di puntate.

Felicità o Malinconia// Alex amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora