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Mi sveglio di soprassalto.
Ormai mi capita continuamente.
Sempre lo stesso sogno che si ripete e si ripete da quando avevo 8 anni.
Vado a sciacquarmi la faccia e a rinfrescare un po' i polsi che hanno il battito accelerato.

Guardo l'orario e noto che è notte fonda e ho altre 2 ore circa di sonno, ma non ho più sonno... Che faccio adesso?

L'occhio mi cade sulla scatola dei libri della Austin, ed effettivamente non ho sonno, ho 2 ore di tempo... Perché no?

Mi metto a sfogliare qualche pagina di orgoglio e pregiudizio ad occhi chiusi, solo per assaporarne l'odore e sentire con le dita le emozioni della mia  scrittrice preferita e immedesimarle nei miei sentimenti e pensieri.

Se quella donna fosse ancora viva, sarebbe la mia ossessione. Fisica, mentale, passionale, romantica... Qualsiasi cosa. Potrei farle da schiava.
IO TROPPO BIMBA DI JANE.

Inizio a leggermi i primi capitoli e in un attimo si fanno le 6 e suona la sveglia che mi fa prendere un infarto.
Mi sistemo al volo e mi dirigo a scuola con la copia di orgoglio e pregiudizio.

Alla prima ora ho matematica e mi rendo conto che forse è il caso di comprare una brioche a Sveva che mi salva sempre il culo con i compiti.

Mi fermo e gliela prendo vuota, come la mangia sempre.

Arrivo davanti scuola e mi fermo a fumare con Federico, o anche chiamato da tutti Chicco,uno dei primi con cui ho legato a scuola.

"Ei Fe come stai?"

"Bene bene dai, quest'anno abbiamo carne nuova eh"

"No chicco in che senso? Non mi puoi dire ste cose alle 7.40 di mattina"

"Ma daiii. Lo sai che intendo"

Se sveva o alice hanno detto qualcosa sulla prof io le uccido.

"No amo non capisco"

"Le hai viste le primine? Che bone"

"COGLIONE."

"EDDAIII AHAHAHAH"

"Vabbè dai chicco ci si vede a ricreazione, devo andare da sveva e alice"

"Va bene, ciao stella"

E così mi dirigo verso le ragazze.

Entriamo in classe e la prof è già li che ci aspetta, sia mai che la sua lezione inizi 2 minuti dopo.

"Oggi interroghiamo ragazzi, avete studiato vero?"

E parte un silenzio tombale.
Doveva iniziare ad interrogare tra 2 settimane e nessuno si è preparato.

Vedo la prof scorrere tra i nomi finché non sentiamo bussare alla porta ed entra la prof Sarti.

"Salve piacere sono la professoressa sarti sono l'insegnante di sostegno della classe nelle sue ore."

"Ah piacere, avrà un gran da fare questi sono peggio dei muri, non gli entra in testa neanche la radice quadrata di 4"

"No dai, credo che sia solo una questione di aprire la mente a nuove idee"

"Se lo dice lei"

E la professoressa di matematica si mette a riguardare i nomi che vuole interrogare.

"Bene allora vediamo, no lui no lo chiamiamo la prossima volta... Mhhh.
Oggi ho voglia di fare stragi che sicuro non avranno fatto i compiti delle vacanze.
Mmm... Si ok. Filippi e Molini"

Cazzo.

Io non ho studiato niente, cioè ci ho provato ma non ho capito come svolgere l'espressione su quest'altra espressione... NON HO CAPITO

"Forza su, alla lavagna"

Mi alzo sapendo che è il secondo giorno di scuola e che inizierò l'ultimo anno con un'insufficienza, menomale ha chiamato sveva insieme a me almeno se non so qualcosa può suggerirmi.

"Anzi no Molini se ne torni a posto, meglio un contatto più intimo con la nostra amata filippi"

Ecco.

Lei è una strega.

Lei legge nel pensiero.

Mi chiede di fare un espressione con dei ragionamenti che io manco sapevo di aver fatto, poi per la disperazione mi ha chiesto qualche argomento di geometria ma anche lì è stata molto ardua la cosa.

Insomma inizio l'anno con 3.5

Ha detto che è stata pure buona... E menomale, pensa se avesse voluto pure essere cattiva.

E dopo questa tragica interrogazione, decide di proseguire la lezione.

A fine ora, quando la professoressa di matematica va via, la prof Sarti ci chiede di stare un minuto ad ascoltarla.

"Allora ragazzi, come avete capito da inizio lezione io sono la professoressa Sarti ed è il primo anno che insegno. Sono molto vicina a voi di età quindi diciamo che capisco come vi sentiate e l'ansia del fatto che quest'anno siate in quinta e quindi avete l'esame.
Volevo soltanto informarvi che io ci sono per qualsiasi cosa, davvero.
Se avete bisogno di una mano per questioni scolastiche o anche questioni private io ci sono h 24 ok?
Vi lascio il mio numero e la mia mail così se avete bisogno anche di ripetizioni cercherò di fare il possibile magari anche organizzando dei pomeriggi di studio tutti insieme prima delle verifiche così da essere tutti più pronti va bene?"

"Si certo" "va benissimo" "grazie prof"

Vedo la prof scrivere il suo numero sulla lavagna e io lo copio sul mio quadernino dei pensieri.

Ho quel quaderno perché la psicologa mi ha consigliato di avere un qualcosa su cui scrivere qualsiasi cosa mi venga in mente che voglia dire ad una persona in particolare, in questo caso mio padre...

Dopo di che arriva il professore della seconda ora e così prosegue la giornata.

La Professoressa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora