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Suona la campanella e mi dirigo verso il parchetto davanti a scuola.

La prof ha detto di aspettarla li davanti che sarebbe arrivata tra 10 minuti.
Mentre aspetto decido di farmi una sigaretta, guardo nello zaino e vedo che ho finito le cartine e mi restano solo quelle lunghe.

Beh, perché non approfittarne?

Prendo il filtro e lo faccio a spirale,
Recupero il fumo da uno di terza che si stava fumando un joint e mi da uno 0.5 a 3 euro nemmeno.
Mi sa che devo farmelo amico.
Dopodiché inizio a spallinare.
Metto tabacco e fumo nella cartina, chiudo ed è uscita una cannetta bella dritta.

Vedo la prof arrivare quindi la chiudo a caramella e me la metto sopra l'orecchio.

"Erika, ma quella è...?"

"Si prof, vuole gradire? La stavo per accendere"

"Non qua grazie."

"Come vuole"

"Andiamo che sto morendo di fame."

"Posso guidare la sua bici?"

"Cazzo è vero sono venuta in bici"

"Professoressa insomma, questo linguaggio scurrile non le si addice" scherzo

"Erika la smetti di prendermi per il culo? Grazie"

"Okok, per la bici?"

"No non puoi guidarla, la lascio qua domani mattina la vengo a riprendere, tanto casa mia non è lontana da qua"

"Come vuole lei"

Dopodiché ci dirigiamo verso casa sua.

Entriamo e vengo assalita da un gatto rosso che si struscia alle mie gambe neanche fossi una gattina in calore.

"Lui è Leo, è il gatto di mia sorella. Lo ha portato stamattina mentre ero a scuola. Se ti fa allergia lo rinchiudo no problem"

"Noo non rinchiuderlo poverino, è così bello, a che ore finiamo all'incirca le ripetizioni?"

"Io farei un paio d'ore e inizierei alle 14:00 così abbiamo mangiato con calma e ci siamo sistemate per bene. Così alle 16:00 ci fumiamo quel joint"

"Prof sei seria?"

"Dare del tu e chiamarmi prof suona malissimo "

"LUDOVICA, sei seria?"

"Ho 22 anni, mica 70. Ho avuto anche io la mia adolescenza"

"Ma... In che senso 22?"

"Perché quanti anni pensavi avessi?"

"Boh non lo so, ho fatto un calcolo approssimativo, 19 anni diploma 24 laurea, 25 insegnante"

"HAHA nono, sono nata ad aprile quindi ho saltato un anno alle elementari. Poi ho fatto degli esami che mi permettessero di frequentare contemporaneamente il 4° e il 5° anno di liceo, così alla fine della 4° superiore, ho fatto anche gli esami per diplomarmi.
Così a 17 anni ho dato l'esame di maturità. Ho fatto 5 anni di università e adesso insegno. Semplice no?"

"Oddio, che incubo. ma avevi amici? Cioè dovevi studiare per 2 anni contemporaneamente"

"Si ovvio, adesso prepariamo da mangiare che sennò mangio te."

Vedendo il mio sguardo malizioso dice:
"TOGLITI QUELLA FACCIA.
Ah dimenticavo, oggi verso le 15:30 dovrebbe passare mia sorella con il fidanzato a riprendersi Leo. Si sono trasferiti qua vicino circa una settimana fa."

"Okok, no problem"

E così dopo la scoperta del secolo ci mettiamo a cucinare.

Finiamo di mangiare, mettiamo i piatti in lavastoviglie e ci mettiamo subito a studiare.

Abbiamo deciso di prenderci una pausa di 10 minuti ogni 45 minuti di studio.

"No basta non riesco a capire ti prego fumiamoci il mio bellissimo joint e poi ci rimettiamo a studiare, da fatta riesco a concentrarmi meglio."

"Ok si va bene"

Ci mettiamo in balcone e tiro fuori la cannetta dal porta canne.

"Posso accenderla io?" Chiede Ludovica

"Professoressa, mi scusi il francesismo ma, di solito, faccio accendere solo alle ragazze che me la danno. Lei è disposta a questo sacrificio?" Scherzo

"Ma stai zitta e fammi accendere"

"A suo rischio e pericolo"

Le passo il joint e la vedo accendere con un non so che di eccitante: come impugna l'accendino, come tiene la canna tra police e medio, come soffia sulla carta in eccesso.

Quanto vorrei quelle dita su di me

ERIKA SMETTI DI PENSARLA IN QUESTO MODO PER FAVORE.

scusa coscienza hai ragione.

"A che pensi?" Mi chiede

Eh a che penso...

"A quanto sia strano ritrovarsi con la propria prof, nel suo balcone di casa a fumarsi un joint e a darle del tu. Questa cosa è un po' strana, però non mi dispiace. Non so spiegarlo "

"A dire la verità neanche a me dispiace. Sei la persona che avrei voluto essere io alle superiori. Invece non mi sono goduta affatto la mia adolescenza"

Fa un paio di tiri e poi me lo passa

"Ludovica posso farti una domanda?"

"Certo dimmi"

"Quanti alunni di questa scuola ti danno del tu, ti fanno fumare un joint e ti chiamano per nome?"

Sembra rifletterci un momento. Dopo averci pensato mi guarda negli occhi.

"Nessuno a parte te."

"Perché io si e gli altri no?"

"Non ne ho idea, ma so che mi posso fidare di te"

Dopo aver fatto 3 o 4 tiri le passo il joint

mi incanto un'attimo a guardarla fissa negli occhi. Non ho mai visto niente di così bello.
Lei aspira fissandomi a sua volta negli occhi e poi butta fuori il fumo leccandosi il labbro inferiore.

"Che sesso che mi fai prof"  penso

"Cosa?"

Sembra risvegliarsi. E allora realizzo.

"Oh cazzo l'ho detto ad alta voce?"

"Si, mi sa di sì"

"Scusami, è il THC che è in circolo."

"Non ti preoccupare, mancano altri 2 tiri circa per finirlo, facciamo un tiro a testa?"

"Va bene"

Fa un ultima boccata di fumo e io faccio la mia.
La spengo e mi dice di buttarla nella pattumiera e non nel terrazzo del vicino. Anche se, per la musica di merda che ascolta se lo sarebbe meritato.

Dopo essere rientrate ci rimettiamo a studiare.

Verso le 15.30 suona il campanello. Ludovica va ad aprire mentre io finisco di fare l'ultimo esercizio.

"CIAO ICAAA" sento dire.
Mi sembra di aver già sentito questa voce ma non ci do troppa importanza

"Eiii come stai?"

"Tutto bene te? Dov'è il mio Leo?"

"Tutto bene grazie, dovrebbe essere in salotto sul divano. Scusami se non ti faccio accomodare o altro ma ho delle ripetizioni "

"Va bene non ti preoccupare, prendo Leo e vado. Io e Giorgio abbiamo firmato il contratto della casa oggi stesso, ci trasferiremo a circa 5 km da qua. Adesso mi sta aspettando in macchina qua sotto"

"Ah dai che bello, poi voglio venire a vederla quando è tutta finita eh"

"Si certo "

Sento varcare la soglia del salotto così mi giro per salutare e presentarmi.

Oh cazzo.

"Erika?" Dice

"Viola?" Rispondo.




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