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POV ERIKA

Il suono della sveglia si espande per tutta la camera di Sveva.

Apro gli occhi e ci metto un po' a realizzare dove sono e con chi.
Sono le 7:00.

Non mi alzavo più tardi delle 6:00 da prima di iniziare la scuola. Ma nonostante questo, ho comunque dormito 4 ore quindi le ore mancanti di sonno me le sento tutte addosso.

Do un colpetto per svegliare Sveva che nemmeno una fucilata in aria riuscirebbe a svegliarla.

"Mhh spegni quel cazzo di aggeggio"
Bofonchia

"Svegliati che è tardi abbiamo scuola"

"RAGAZZEEEE susu svegliatevi che la colazione è pronta" ci grida Totta dalla cucina.

Ci alziamo con una forza che non sappiamo neppure noi dove l'abbiamo trovata, ci dirigiamo in cucina e beviamo il nostro latte e cacao.

"Ragazze, che facce che avete... Mettetevi un po' di correttore prima di andare a scuola perché fate paura..."

"Grazie mamma anche tu sei bellissima come sempre"

"Su dai, sai che non intendevo questo"

"Mhmh"

"Erika cara, che hai al collo?"

"Oh cazzo"

Corro in bagno per andare a vedere e mi ritrovo un succhiotto tra clavicola e carotide.
Me l'avrà fatto la tipa del locale.

"Cazzo"

Torno in cucina e noto Totta che mi guarda con uno sguardo da "hai capito la santarellina?"

Sveva non si è accorta nemmeno di niente, è sommersa nei suoi pensieri come al solito.

Finiamo di fare colazione, ci prepariamo e andiamo a scuola.

Appena arriviamo vediamo Ludovica, o meglio LA PROF legare la bicicletta con la catena.

"Giorno prof come sta?" Chiede Sveva

"Tutto bene, voi ragazze? Avete due facce..."

"Beh sa professoressa, ieri ero impegnata a bere cioccolata calda in ottima compagnia e mi sono dimenticata di dover andare a letto presto, lei invece ha un'ottima cera. Come fa? Avrà dormito si e no 4 ore come noi" ammicco

"Ho i miei metodi Erika, adesso scusatemi ragazze ma devo entrare. Oggi sto tutto il giorno in classe con voi. Erika ti consiglio di provare i foulard"

Ho sentito solo io un tono di disapprovazione?

"A dopo prof" diciamo io e Sveva

Dopo che la prof se n'è andata, Sveva mi riempie di domande su ieri sera. Aspettava solo il momento in cui fossimo state da sole

"Ma quindi? Di chi è il succhiotto? Che avete fatto a casa della prof? Cos'è successo? Ma la tipa alla festa drag? "

"Wow calmati. Con la prof abbiamo parlato e bevuto cioccolata calda, gli altri dettagli sono affari suoi che non spetta a me raccontarti. E il succhiotto credo sia della tipa della festa. Si chiama Viola e non so altro se non che ha delle belle tette"

"Mh, ma perché la prof ha fatto quell'osservazione sul succhiotto? Ho sentito un po' di gelosia, ma poi se te l'avesse fatto la tipa della festa "Viola", ieri sera lo avrebbe visto. Sei sicura che abbiate solo bevuto cioccolata calda e parlato?"

"Si sono sicura, ieri avevo la camicia col colletto, probabilmente non l'ha visto. E ho notato anche io un po' di gelosia ma sicuramente abbiamo capito male. Adesso entriamo che sennò facciamo tardi"

Appena entriamo in classe noto che Alice non c'è ancora, ed è strano perché non è mai in ritardo e di solito se non viene ci scrive.

"Ei Ali tutto ok?"

A:"sisi, oggi sto a casa che non mi sento bene"

"D'accordo se hai bisogno di qualcosa chiedi ok?"

A:"va bene"

Boh che strano.

Inizia la prima ora con matematica e Ludovica vedendomi in difficoltà a capire gli esercizi si siede accanto a me e prova a spiegarmeli a bassa voce in modo che non disturbi la prof di mate con la lezione.

È troppo vicina. Sento il suo profumo inondarmi i sensi e non solo loro si stanno inondando.

"Ei hai capito?"

"N-no... Non molto"

"È semplice dai riprovaci"

"S-si ok"

Sto pensando a tutto tranne che alla matematica in questo momento.
Non va bene che mi faccia questo effetto. Non va affatto bene.

"No erika è sbagliato di nuovo."

"Scusi,non riesco a concentrarmi"

"Perché che hai?"

"No niente non si preoccupi"

"Non starai mica pensando alla persona che ti ha fatto il succhiotto sul collo vero?" Scherza lei

"No no. Non riesco a capire gli esercizi e basta"

"Proviamoci insieme finché non ti riescono dai"

Dopo 5 minuti suona la campanella, segno che la lezione di matematica è finita.

"Ricordatevi che settimana prossima abbiamo la verifica"

Oh cazzo.

"Ragazzi, vi ricordo che se avete bisogno, la professoressa Sarti si è offerta di dare ripetizioni gratuite dopo scuola a chi ne avesse bisogno. Ma vedo che questo argomento è chiaro a tutti quindi non penso che ce ne sia bisogno. Erika questo discorso non vale per te, gradirei che tu provassi a fare almeno 2-3 ore di ripetizione in questa settimana. Professoressa sarti, per lei è un problema?"

"Assolutamente no, adesso io e Erika ci mettiamo d'accordo in quali giorni vederci"

"Grazie mille, arrivederci ragazzi"

E se ne va.

"Beh, sembra che dovremmo vederci  anche fuori scuola." Dice lei scherzando

Non ha idea di quanto questa cosa mi faccia felice e anche preoccupare.

"In che giorni ci possiamo vedere?"

"Io professoressa sono libera sempre, mi dica lei"

"Oggi pomeriggio avresti da fare?"

"No, sono libera. Ma dovrei prima avvertire mia mamma. Non la vedo da ieri l'altro, sennò mi da per dispersa"

"Va bene, se hai bisogno posso parlarci tranquillamente anche io."

"No non è necessario, grazie comunque"

"Mamma, oggi devo restare in centro, devo fare delle ripetizioni di matematica con la professoressa. Torno prima di cena, te lo prometto.
Ti voglio bene<3"

M:"va bene, ma ricordati che questa casa non è un albergo in cui vai e vieni quando ti pare ok? Mi manchi<3"

"Perfetto per oggi. Dove e a che ore?"

"Direi anche subito dopo scuola. So che non abiti qua vicino, se vuoi puoi mangiare da me e ci mettiamo subito a lavoro"

"Va bene, la ringrazio"

Dopodiché entra la prof di italiano e inizia a spiegarci il programma di letteratura di quest'anno.

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