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Entro nel locale e vedo un sacco di persone ballare.
Mi arriva un messaggio da Sveva e dice che tra una mezz'ora viene e che ha da fare.
Non voglio sapere niente...
Vado dal barista e prendo un gin lemon per iniziare al top.
Inizio ad entrare nella pista e trovo alcuni miei amici che mi accolgono con un urlo di approvazione per come sono vestita
"Erika ci sono un sacco di belle ragazze sta sera"
"Ho notato, ma sono ancora troppo sobria per provarci, FATEMI DIVERTIRE RAGAZZIIIIIII"
"WOOOOOO"
E continuiamo a ballare per un'altra oretta buona.Nel frattempo Sveva si è unita a noi col suo amico che sembra molto preso da lei.
Poverino non sa che domani lei non se lo cagherà più.
A Sveva non interessano cose serie, non le sono mai interessate.
L'unico che le aveva fatto cambiare idea sulle relazioni è stato uno stronzo che l'ha illusa facendole credere che ci fosse un sentimento che li legasse, fino a quando lui se l'è portata a letto per poi sparire il giorno dopo. Da quel giorno è tornata la stessa che era prima di Lui.
Un po' mi dispiace, ogni tanto vorrei che anche lei trovasse il cosiddetto "Amore"Vedo una ragazza avvicinarsi. È bionda con i capelli che le arrivano fino al culo.
Ha un vestito di paillette verde acqua tutto attillato che risalta le sue curve.
Ha gli occhi verdi con sfumature oro risaltati dall'eyeliner oro sopra gli occhi.Inizia a ballarmi addosso, so già a che punto vuole arrivare, ma sono ancora troppo sobria
"Come ti chiami?" Le chiedo all'orecchio per farmi sentire
"Viola piacere, e tu sei?
"Erika, il piacere è tutto mio. Senti ti posso offrire da bere?"
"Certo"
E mi strizza l'occhiolino
Andiamo al bancone e lei prende un sex on the beach.
Io prendo la stessa cosa nonostante sia solo succo di frutta, sono abituata a cose un po' più pesanti.
Finiamo di bere e torniamo a ballare.
Dopo varie strusciatine mi attacca un bacio all'apparenza casto ma che lascia immaginare altro.Io ricambio e chiedo accesso con la lingua. La sua tocca la mia esperta, bene. È impaziente la ragazza e so che vuole arrivare al dunque.
Le metto una mano dietro al culo così da sfiorarle col medio da sopra le mutandine il suo punto sensibile.Ha un paio di mutande in pizzo, lo sento al tatto. Sono già bagnatissime e non resisto più.
"Vieni con me?" Le chiedo
"Si"
La porto il bagno.
La fortuna di quel bagno è che posso chiudere la porta a chiave dall'esterno dei bagni. Come se fosse una doppia porta.Controllo che non ci sia nessuno e poi chiudo la porta.
La faccio mettere seduta sul piano in marmo del lavandino.
Mi posiziono tra le sue gambe e continuiamo a baciarci con più passione.Ad un certo punto mi prende la mano e se la posiziona tra le gambe.
Non me lo faccio dire due volte, inizio a sfiorarle il clitoride da sopra le mutandine e le sento sussurrare un gemito sul mio orecchio."Ma che brava Erika, è il massimo che sai fare?" Dice soffiandomi sul collo.
Le sfilo le mutandine, e le abbasso la zip del vestito così da avere accesso al seno.
Lei sbottona la mia camicia e sfila la cinta dai pantaloni.
Le sfioro il clitoride col pollice ed entro con il medio mentre continuo a baciarla.
Scendo a succhiarle il collo, la clavicola lasciando un po' di saliva, dopodiché ci soffio sopra. Le appaiono per qualche istante dei brividi attorno alle areole dei capezzoli che non perdo tempo a succhiare.
"Mettine due ti prego" dice con una voce che mi fa morire
Cazzo mi sta pregando.
Ne metto due senza avvisarla.
Aggiungo indice e medio in un colpo secco e veloce, lo sente e inarca la schiena.
Mi abbasso mentre continuo ad uscire ed entrare da lei, inizio a succhiarle il clitoride alternando colpi secchi e veloci con colpi lenti e delicati della mano.
Con l'altra mano le stuzzico il capezzolo.Sento che sta per venire così rallento, sento che non è d'accordo ma mi voglio divertire.
La faccio scendere e la faccio piegare a 90 sul ripiano, le sue tette a contatto sul marmo freddo. Le metto due dita da dietro e con l'altra mano le strizzo forte il basso ventre, dove c'è la vescica, così da darle più piacere.
Sento attorno alle mie dita i suoi spasmi involontari, ma non mi basta. La voglio sentire urlare.
Continuo ad andare più veloce finché non le tremano tantissimo le gambe e non ne può più. Ad un certo punto la vedo inarcare la schiena e viene in un orgasmo fortissimo, ed urla. Urla il mio nome.
La accompagno per tutta la durata dell'orgasmo finché non esco da lei e la vedo stremata.
Le do un bacio sulle labbra.
"Cazzo Erika, ci sai proprio fare""Grazie grazie, ora ti va di tornare di là?"
Le dico riabbottonandomi la camicia e riallacciandomi i pantaloni."Arrivo tra una decina di minuti, è meglio che mi risistemi un pochino non credi?"
"Va bene io sono in pista"
Vedo Sveva ballare col gruppo di prima
"Allora? Siete state in bagno per una mezz'oretta buona. La rivedrai?"
"Non credo, aveva solo bisogno di essere scopata a dovere prima di tornare dal fidanzatino che non la soddisfa abbastanza"
"Mh capisco. Senti sono già le 1:30 di notte, che dici di tornare? Domani abbiamo scuola"
"Va bene andiamo"
"Non vuoi salutare la tua amica?"
"No andiamo"
"Va bene"
E dopo aver preso giacche e la borsa di Sveva dal guardaroba, ci dirigiamo al parcheggio della moto e vediamo qualcuno litigare da lontano
"Erika, ma è la professoressa sarti?" Dice Sveva
"Aspettami qua tu e chiama la polizia" le dico
E mi dirigo verso la direzione delle urla.
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La Professoressa
RomanceErika è all'ultimo anno del suo liceo e quest'anno ha la maturità quindi deve restare concentrata tutto l'anno per rimanere ad affrontare gli esami al meglio. Ma qualcosa o meglio qualcuno le farà spostare i pensieri su qualcosa che nessuno dovrà sa...