POV ERIKA
Suona la campanella e inizio a sentire l'ansia che scorre nelle vene come quando in terza elementare feci il mio primo concerto alla chitarra.
"Oi Erika che fai? Hai rientro?" Chiede Alice
"Ehm si tipo"
"Se vuoi posso mangiare con te, tanto devo restare anche io"
"Oh grazie ma credo che mangerò da sola. Devo un po' schiarirmi le idee. Oggi non è un bellissimo giorno per me"
"Va bene, non ti preoccupare. Se hai bisogno chiama che arrivo subito ok?"
"Certo grazie Ali"
"Ma ti pare"
Detto questo la vedo avviarsi insieme a Sveva verso il kebabbaro davanti scuola.
Io aspetto Ludovica al parchetto e nel frattempo fumo una sigaretta per calmare i nervi.
"Ei" dice appena mi vede
"Andiamo?"
"Si, dove vuoi mangiare?"
"C'è un posto lungo mare dove sembra di stare in un isola sperduta nel mondo. Ti va di andare li?"
"Certo"
Ci avviamo in silenzio a piedi verso il mare che si trova a circa 500 metri da scuola
"Come stai?" Mi chiede e la domanda mi sembra surreale perché non so darle una risposta.
"Non lo so" rispondo
"Mh capito"
"Tu come stai?"
"Non lo so" ripete
"Touché"
"Vuoi parlare di quello che è successo oggi?" Chiede appena arriviamo
"Boh in realtà non so cosa sia successo, mi sono solo fatta prendere dal panico."
"E come mai?"
"Beh... Di solito la professoressa Notarigo è l'unica che legge i miei temi o relazioni e so che di lei posso fidarmi. Esprimo i miei pensieri da 5 anni in quei temi e il fatto di esporlo alla classe mi ha preso contropiede. È come se poi avessero conosciuto una Erika senza corazza"
Vedo il suo sguardo cambiare come se si sentisse in colpa.
"Nonono però non è colpa tua, non sentirti in colpa tu non potevi saperlo."
Vedo che la cosa non migliore allora le prendo il viso tra le mani e le faccio puntare i suoi occhi dentro i miei
"Guardami, non è colpa tua. Ok?"
"Va bene" dice poco convinta.
"Non è colpa tua Ludo."
"Va bene" ripete un po' più convinta
"Adesso che sai, ti va di mangiare? Tra un'oretta avrei rientro ed essendo che l'ultima volta ho saltato sarà meglio che questa ci vada." Dico un po' più allegra per farle migliorare l'umore.
"Va bene"
Mangiamo per una mezz'oretta guardando il mare.
"Senti Erika io volevo parlarti di una cosa."
"Dimmi"
"Beh inanzi tutto volevo chiederti scusa per come mi sono comportata l'altro giorno a casa di tuo nonno"
"Mh... E per quale azione esattamente ti staresti scusando? Del fatto che mi ha scopato o del fatto che te ne sei andata trattandomi totalmente da puttana?"
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La Professoressa
Roman d'amourErika è all'ultimo anno del suo liceo e quest'anno ha la maturità quindi deve restare concentrata tutto l'anno per rimanere ad affrontare gli esami al meglio. Ma qualcosa o meglio qualcuno le farà spostare i pensieri su qualcosa che nessuno dovrà sa...