8- Amor Aeternus 🍋

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Autunno 2026 [flashback]

Faceva caldo. Così caldo che sembrava di soffocare. Rose spostò la massa dei suoi capelli ricci sopra la testa, ma trovò soltanto un misero sollievo. Non poteva farci nulla. Il calore prodotto dal suo corpo, nudo ed esposto, aveva superato anche quello esterno.

Il fuoco bruciava soprattutto a contatto con la pelle incandescente di Draco. Anche lui aveva la fronte imperlata di sudore, le sue spalle erano umide, ma Rose continuava ad aggrapparsi a loro, baciandole. Toccava la sua pelle sfregiata come se non potesse vivere senza e, tirandogli i capelli, assecondava il modo lento, regolare, con cui Draco entrava e usciva dal suo corpo.

I loro respiri erano lenti, in armonia tra loro e con il pigro ritmo della natura che circondava la lussuosa villa che avevano preso in affitto.

La camera da letto, dove ogni mobile, ogni stoffa, era di un prezioso rosso sgargiante, si apriva attraverso un arco su una veranda che si affacciava sul vasto panorama verde della giungla. Il sole, già piegato ad est, inondava i due innamorati della sua calda luce.

Draco era riuscito ancora una volta a far precipitare Rose nei labirinti della lussuria. Con la testa gettata all'indietro, la mente della ragazza era offuscata dal desiderio.

"Fammi usare un incantesimo." Mormorò il mago al suo orecchio. Anche lui pativa gli effetti della temperatura. "Lo dico per te. Rischi di sentirti male. Questa è la nostra luna di miele, dobbiamo godercela."

Rose cercò le sue labbra, e Draco fece subito incontrare le loro lingue, che si mossero con tanta passione da provocarle un capogiro. In basso, il suo corpo si strinse.

"No." Gli sussurrò. "Mi piace. Sto bruciando tra le tue braccia, e voglio continuare a farlo. Sento il sudore che scioglie i nostri corpi e li rifonde insieme. Siamo come cera, e la fiamma ci rende uniti."

Draco si tese in lei e la colpì con un'unica spinta prima di stringere i pugni e fermarsi. Rose gettò un piccolo urlo, e tornò a osservarlo con adorazione. Stava per essere sopraffatto dal piacere, e a lei piaceva essere la donna che gli faceva perdere la testa. Draco aveva ancora un pessimo carattere, ma la sua arroganza si spegneva quando stava con lei.

"È valsa la pena di sposarti, solo per sentirti parlare così." Le disse, e la colpì ancora con un'unica spinta. "Non hai idea di quello che mi fai. Le cose che dici mi fanno venire voglia di farti questo finché non avrai più voce per urlare."

Un'altra contrazione li sorprese nel loro punto di contatto e stordì entrambi.

"Ti prego, fallo." Lo supplicò la ragazza.

Draco era terribilmente duro, ma stringeva i denti e non si muoveva. Il suo sguardo suggeriva che fosse perso, tanto quanto lei. La ammirò guardandola negli occhi, e le rivelò sussurrando:

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