Meghan Black, ragazza determinata, sfacciata e orgogliosa è figlia di un presunto pluriomicida e orfana di madre. Vive con il suo padrino Remus Lupin , che fa di tutto per rendere la sua figlioccia felice nonostante la mancanza dei genitori. Per...
Erano le prime ore del giorno quando un uomo di circa trentacinque anni si avvicinava ad una porta con su scritto il suo nome : Remus J. Lupin.
Dopo aver aperto il portone e posato le chiavi, l'uomo si girò verso destra e vide nel salone il corpo di una ragazza con i capelli biondo cenere giacere serenamente nel morbido divano situato al centro della stanza.
Era la sua figlioccia Meghan Black.
Avvicinandosi notò che teneva stretta al petto una lettera presumibilmente mandata da Harry Potter, il suo migliore amico.
Poco prima che lei si svegliasse, le diede un bacio sulla fronte.
"Zio?" Domandò assonnata e confusa.
" Sì, sono qui " rispose con voce sofferente.
La ragazza si mise seduta stropicciandosi l'occhio destro.
"Va tutto bene?" chiese preoccupata per il suo padrino, sapendo già cosa fosse successo la notte scorsa.
"Sì, tesoro " le mani della figlioccia tastarono il viso dell'uomo, passando il dito sul contorno delle ferite e delle cicatrici.
"Ti devo annunciare una cosa che ti farà piacere " disse con un sorriso tenero lo zio. E senza aspettare risposta, le diede la notizia
"Quest'anno sarò il professore di Difesa contro le Arti Oscure "
Meghan saltò su dal divano e abbracciandolo gli circondò il collo con le sue esili braccia.
Lo zio si mise in ginocchio per accogliere al meglio l'abbraccio.
"Sono felicissimaa!" esclamò la ragazza euforica " Non vedo l'ora di iniziare il terzo anno !"
L'uomo sorrise, le diede un bacio sulla guancia e si alzò.
"Sai Remus, Harry mi ha scritto che è al paiolo magico con Hermione e Ron". Meghan raggiunse Remus in cucina e si mise al suo fianco.
" E perché ?" rispose curioso del fatto che il figlio dei suoi due migliore amici, ormai defunti, fosse in quel posto.
"Ehm..." la ragazza cercò di non scoppiare a ridere ma fu tutto inutile. "Ha gonfiato accidentalmente sua zia Marge".
Lo zio scoppiò in una lieve risata.
"Meghan" la chiamò. "Dobbiamo parlare" disse seriamente.
"Dimmi" disse quasi preoccupata la ragazza.
Erano seduti entrambi a tavola per la colazione, Remus aveva preparato il cibo preferito della bionda.
"Come ben sai, c'è un assassino in giro..." iniziò a parlare Remus mentre mangiava un muffin al cioccolato
"Zio" lo interruppe " Ho letto i giornali, so tutto" continuò con voce spezzata. "So che è stato mio padre ad uccidere i genitori di Harry e ad uccidere altri dodici babbani. Questo articolo è stato scritto da quella vipera di Rita Skeeter".
"Ho paura che se Harry lo scopre non mi parlerà più".
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