Canta, oh Saturno

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♤ ♧ ♡ ♢

Ricordami
Ricordami quel giorno, oramai perduto, quando innamorati ci fermammo ad ammirare quel deserto, di bianco vestito

Tu, la più bella tra le stelle, ci vedesti la neve d'agosto
Io, viandante su un mare di nuvole, un cielo capovolto

E se pur vero è che d'innanzi a tanta meraviglia rimasi ammaliato, che quel cielo era semplicemente bello, quanto di più bello avessi mai ammirato, voltandomi, alla ricerca del tuo sguardo, ne fui rapito

Perché in quell'istante, in quel preciso istante, negli occhi tuoi vidi il riflesso di ciò che tutta la vita sprecai a cercare, e ogni mia convinzione crollò, e nel mio cuore, un impeto di gioia iniziò a divampare

E d'improvviso, dopo tante parole, mi convincesti, e non riuscii a vederti in altro modo, se non come un paradiso infinito, la perfetta combinazione tra mare e cielo, e mi facesti sentire completo

Al sicuro tra i miei sogni, e il tuo volto

♢ ———————

Ma ricordami
Ricordami quei giorni, oramai sfumati, quando furiosi ci urlammo d'odiarci
Guardandoci negli occhi, di nero vestiti

Tu, impetuoso ardore, intangibile d'innanzi alle lacrime sul mio volto, ed io, un cielo capovolto

E se pur vero è, che mai ricevetti tutto l'amore che tu, anima mia, mi destinasti, in quell'istante, in quel preciso istante, negli occhi tuoi vidi il riflesso di ciò, da cui tutta la vita buttai a scappare, e ogni mia convinzione crollò, ed il mio cuore, iniziò a gelare

E d'improvviso, dopo tanto rumore, mi convincesti, e non riuscii a vedermi in altro modo, se non come un infinito errore, la perfetta combinazione tra disordine e vuoto interiore

Perso tra i miei sogni
e il tuo volto

♡ ———————-

Ma ora che sei lontana, seduto dove m'aspettasti il primo giorno, t'ammiro, così luminosa che pari una stella, ma sei Saturno

E ammirandoti, t'imploro di ricordarmi per un'ultima volta la storia di quell'amore incompiuto, del suo splendore sconfinato e di concedermi, di narrarne l'infinto

Concedermi d'ammirare il tuo volto, di passeggiare sui tuoi anelli, di respirare i tuoi aromi e di sfiorare i tuoi capelli
Permettermi di portarti con me, come se t'avessi ancora accanto
Come se non t'avessi perso, se non t'odiassi così tanto

T'imploro di ricordarmi quel giorno, quando seduto ad ascoltare, tremante, il cuore mio, ardente, non ti smetteva di baciare
Nell'aria, il tuo profumo, che ancor oggi dopo così tanto vento, non mi lascia andare

Negli occhi miei, condensa, che ti provavo a celare

Di ricordarmi quella notte, quando ti pregai di non andare, di non lasciarmi solo, nel buio a brancolare
Ricordarmi il cuore tuo, che algido non mi riuscì a capire

Ricordarmi le bugie, la tua pelle
Negli occhi tuoi, un mare di stelle

♤ ———————-

E ora, che sei lontana, canta oh Saturno, e prima di perderti, permettimi un ultimo secondo, prima di dimenticarti

Perché ho bisogno di lasciarti andare, di lasciare a terra questo cuore, che t'appartiene, e non mi lascia volare

Perché con me, non ti posso più portare

E così, ti dipingerò un quadro splendido, che io possa appendere alla parete ed ammirare, nell'illusoria speranza che un giorno, tu, lo possa apprezzare

E dunque ricordami, e concedimi

Io, come Van Gogh dinnanzi al mio quadro, rimarrò immobile, finché ogni margine non sarà completo
Finché la mia notte stellata non sarà degna, di quanto ammirato

Come Monet studierò la tua luce e come Vermeer dipingerò i tuoi capelli, che con l'oro han celato il rame, così lunghi, così morbidi, che non posso dimenticare

Perché lo sai, un'artista, pensa alla sua opera in continuazione, e poi un giorno, la lascia andare

♧ ————————

Dunque ricordami
e per favore

abbracciami

81'

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