The legend of dragons || Kiribaku

34. Ancora un po'

Katsuki indietreggiò, le mani lungo i fianchi soffocavano le scintille del suo potere mentre serrava i pugni, i suoi occhi attenti fissavano il drago che si alzava in piedi alle spalle di Fergus e il suo corpo immobile era schierato adesso davanti ad Eijiro che, ferito, non riusciva ancora a trasformarsi.

«maledizione» sibilò l'imprecazione a denti stretti.

Il pensiero fisso di coprire le spalle a Kirishima, fino a quel momento, gli aveva dato la lucidità necessaria per controllare la sua magia, ma non era ancora in grado di padroneggiarla a tal punto da fronteggiare un avversario di quella portata. Aveva già sprecato abbastanza energie scontrandosi con il suo compagno e adesso i suoi muscoli tremanti sembravano ricordargli i limiti del suo corpo.

Non era abituato alla magia, non si era allenato, non era mai stato pronto a questo, ma il pensiero che Idreria potesse essere distrutta... che Eijiro rischiasse la vita... doveva resistere, ora che gli alleati alle loro spalle soffocavano l'energia di Fergus, non aveva altra scelta.

«non riesco a trasformarmi» ringhiò Eijiro con rabbia verso sé stesso, Bakugo si girò quel tanto che bastava per vederlo con la coda dell'occhio.
«hai già superato il limite, rimani dietro di me» disse solamente Katsuki tornando a guardare i loro avversari.

Doveva attaccare, doveva farlo adesso. Fergus era a terra, il suo corpo vacillava mentre perdeva lentamente la sua forma umana, tornando ad essere quella figura evanescente che aveva tormentato i suoi incubi mesi addietro. Il drago alle sue spalle lo guardava, i suoi occhi sembravano spenti mentre, immobile, attendeva ordini.

«non puoi affrontarli da solo» rispose con fermezza Eijiro e Bakugo serrò i pugni.
«mi saresti di intralcio ridotto così»

Kirishima rise con tono provocatorio.

«ti intralceresti da solo» ribatté affiancandolo.

Le sue ferite aveva smesso di sanguinare in fretta, così in fretta che Katsuki dovette fare appello alla sua memoria per ricordarsi che il ragazzo di fianco a lui non fosse così debole come talvolta credeva.

Sospirò

«hai un piano?» borbottò lanciando uno sguardo al rosso che sorrise soddisfatto.
«non serve un piano... uccidiamo quel demone»

Bakugo non ebbe il tempo di riflettere che il ragazzo si gettò in avanti prendendo la rincorsa.

«finirà mai questa giornata?» si chiese avvilito facendo leva sulle sue ultime forze per seguirlo.

La stanchezza lo aveva travolto come un'onda in quegli attimi di stallo, ma doveva resistere ancora un po'.

Eijiro si lanciò su Fergus con una forza tale da lasciare sorpreso Bakugo, i suoi artigli colpirono il suo elmo e un assordante stridio metallico gli fece socchiudere gli occhi. Fergus cadde di lato e solo in quel momento, nella sua confusione e disperazione, sembrò ricordarsi dei suoi avversari.

«aiutami!» urlò al suo drago prima che Katsuki lanciasse un'esplosione sbalzandolo indietro.

Il biondo ringhiò quando puntini neri iniziarono ad appannargli la vista.

Resisti ancora un po'

Il drago di Fergus non si mosse, abbassando lo sguardo al suolo quasi stordito.

I due ragazzi avevano colpito il nemico da entrambi i lati, ma mentre gli attacchi di Eijiro sembravano prendere sempre più vigore, i movimenti di Katsuki si facevano più lenti.

Fergus si parò dal successivo colpo del rosso, una lama di ombre si frappose tra loro fermando i suoi artigli; ringhiando il nemico lo spinse indietro con il piatto della lama ed Eijiro riuscì a malapena a scansare il successivo fendente che, ciononostante, gli procurò un taglio allo stomaco.