The legend of dragons || Kiribaku

Epilogo

Nénór, regno dell'est
Anno 757

La piacevole musica accompagnava quella sera la spensierata folla della taverna del Pegaso, le note del flauto di Pan provenivano da uno dei tanti viaggiatori che si fermavano lì, un po' per ripararsi dalla pioggia battente che da ore offuscava le distese della Valle Maggiore, un po' per riposare le stanche membra dai lunghi cammini in visita dei quattro regni e che si dilettavano in quei momenti di pace a rallegrare gli spiriti. Risate e chiacchiere sommesse animavano l'ambiente, racconti di scoperte, di vecchie storie e di battute di caccia.

La luce soffusa delle lanterne pendenti rischiarava le pareti in legno di calde tonalità aranciate, mentre dalle finestre socchiuse spifferi del vento gelido invernale si insinuavano con prepotenza, durante la bufera che infuriava.

Certamente una serata sfortunata, con la selvaggina sempre più scarsa in vista dell'inverno, quei giorni di pioggia non facevano che peggiorare la raccolta di provviste, ma gli ospiti non sembravano più tanto scoraggiati davanti i loro boccali di birra e ora che la storia di un giovane avventuriero attirava sempre più attenzioni.

«-ho assistito personalmente alla sua incoronazione! E solo grazie a lui che il regno di Ignira é tornato nuovamente alla vita, la nuova capitale di Caras'dur è incredibile, gli edifici nuovi e maestosi in pietra lavica... oh! E ha voluto che chiunque avesse una casa dignitosa, ma non finisce qui! Dovreste vedere le piante incredibili che crescono solo lì! E gli animali che ora popolano quelle terre...»
«ci risiamo..» borbottò il suo amico alzando gli occhi al cielo.
«non interrompermi Hanta» bisbigliò Denki mentre il suo amico alzava le mani in segno di resa.

I due ragazzi erano giunti alla taverna poche ore prima, erano sfiancati dal loro viaggio che dopo settimane li aveva condotti al regno dell'est, ma avevano appreso così tante storie e conoscenze da perderne persino il conto. Denki era oltremodo emozionato di far conoscere a tutti le bellezze di Ignira, soprattutto dopo la loro breve permanenza a corte su richiesta di Eijiro e Katsuki. Dopotutto, avevano salvato la vita al ragazzo e il loro aiuto era stato fondamentale per lasciare che fosse semplicemente dimenticato. Appresero molto in quei giorni a corte e certamente la notizia più sconvolgente fu scoprire che Eijiro fosse un drago, anche se quella rivelazione aveva messo insieme tanti pezzi che prima sembravano non avere alcun senso. Non ci furono onoreficenze, sia Hanta che Denki preferivano non attirare troppo l'attenzione (nobile etica di un ladro, la chiamavano loro), ma infondo anche Katsuki odiava quegli eventi pomposi e pieni di persone. Si poteva sicuramente definire un sovrano inusuale, ma certamente vicino al popolo, che lentamente si accresceva nelle terre di Ignira.

«e non vi ho ancora raccontato dell'ultima impresa che ha compiuto insieme ad Ei-» fu interrotto quando Hanta gli diede una gomitata e mascherò il suo errore con un colpo di tosse.

Si sedette più comodo sulla sua sedia e bevve un sorso dal suo boccale.

«-insieme al suo drago - continuò, mentre gli sguardi su di loro si facevano più curiosi - è piombato giù dal cielo in sella al suo drago, distruggendo il soffitto della sala del trono del palazzo di Amon'aeg - ci fu un coro generale sorpreso - e chi c'era con lui? Una fuorilegge!»

Hanta alzò gli occhi al cielo.

«vi chiederete... è forse un traditore? - chiese con teatralità - sbagliato! Mentre il caos scoppiava ad Ignira e i tre regni pativano la fame, la famiglia reale era stata spodestata e al suo posto era salito al trono un tiranno, Kai Chisaki... aveva aizzato la folla contro i reali, sfruttando la povertà del regno a suo vantaggio, ma una volta al trono compì atti orribili e sterminò la famiglia dei vecchi regnanti... tutti tranne uno, la principessa fuggitiva, una dichiarata fuorilegge dalla corona che per mesi ha sperato di riportare l'equilibrio a Leurann, Kyoka Jiro! Ora che lei è riuscita a riprendere il trono, Leurann è tornata ad essere una terra ricca e pacifica, grazie al sostegno del regno di Ignira»