La creatura volava alta nel cielo, la sua figura appariva scura, resa difficile da vedere contro i raggi del sole.
Attorno a Katsuki le persone urlavano, ma nessuno osava allontanarsi dalle strade dove tutti erano accorsi per fissare con sgomento uno di quei mostri che avrebbero dovuto essere estinti.
«come può essere possibile?» sussurrò uno dei due uomini di guardia al cancello delle mura e gli occhi del biondo furono rivolti verso di lui per brevi istanti.
Perché non facevano niente? Se quel drago li avesse attaccati sarebbero morti tutti, perché nessuno si muoveva?
Scappate
Scappate
Dobbiamo scappare
Il suo respiro era affannoso e il suo sguardo nuovamente rivolto al cielo. I passi di Bakugo indietreggiavano, voleva correre, allontanarsi, ma non avrebbe avuto via di fuga nella pianura che non offriva alcun riparo. Le sue gambe tremavano, i piedi indugiavano sul terreno fangoso e ancora una volta la sua attenzione fu rivolta ai soldati
«correte ai ripari!» urlavano a coloro che sconvolti continuavano ad osservare la bestia. Le loro voci erano sottili, trasparivano terrore, nessuno sapeva come agire.
«scappate! Quel demone vi divorerà!» gridavano ancora, così forte che le ultime sillabe di quelle parole gli sembrarono morire in golaLe labbra di Katsuki tremarono a quelle parole e istintivamente si strinse nel suo mantello come se questo potesse proteggerlo. Ora che aveva arretrato di alcuni passi, poteva vedere completamente il cielo limpido, la cui vista non era più ostacolata dalle alte mura in pietra; i suoi occhi quasi lacrimavano mentre si sforzavano si scrutare il drago attraverso i raggi del sole e le urla delle guardie giungevano a lui lontane.
«dobbiamo abbatterlo! Prima che ci attacchi dobbiamo uccidere quel mostro!» urlarono ancora e altri soldati iniziarono a correre alle armi al di sopra delle mura.
Si sentiva esposto e vulnerabile in mezzo alla Pianura Maggiore, eppure il corpo aveva smesso di tremare lasciando spazio alla sua curiosità. La sua espressione era accigliata e i suoi occhi vigili osservavano quella creatura che volava alta nel cielo, le ali che battevano lentamente lasciando che fosse il vento a guidare il suo volo, il muso rivolto in avanti non sembrava guardare in basso verso la città, eppure l'animale si manteneva al di sopra di Nin-Ardh seguendo spirali in aria.
«darà fuoco alla città!» urlava qualcuno, ma le parole non sembravano più colpire il biondo che si era completamente affidato ai suoi sensi, ignorando la paura che attanagliava ancora le sue membra e il magone in gola.
Le sue dita che stringevano forte il suo arco allentarono lentamente la presa e le sue nocche divenute bianche si rilassarono, il drago non stava prestando attenzione a loro e non aveva certamente atteggiamenti minacciosi.
Ma cosa ci faceva una simile creatura là? Così esposta, quasi incosciente del pericolo. Katsuki aveva sentito poche storie sui draghi, forse perché molte persone li consideravano demoni o sortilegi, ma in ogni leggenda e in ogni racconto questi venivano sconfitti, sopraffatti dagli uomini, fino all'estinzione.
«mirate alle ali!»
Le urla delle guardie lo distolsero immediatamente dai suoi pensieri e con rapidità il suo sguardo saettò alle mura, sopra le quali una schiera di soldati teneva puntati degli archi.
Armi piccole, inefficaci probabilmente, ma al momento dovevano essere l'unica risorsa, soprattutto in tempi di pace come quelli che le armi pesanti non venivano neppure più costruite.
Bakugo assistette alla scena in silenzio e quando vide la schiera di frecce abbattersi verso l'animale questo fermò il suo volo. Il drago batté le ali in aria, come se improvvisamente distratto dalla sua meta ed emise un ruggito così forte da far accapponare la pelle del biondo.
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The legend of dragons || Kiribaku
FanfictionKiribaku [FantasyAU] Katsuki Bakugo non aveva una casa, non apparteneva ad alcuna terra, il suo passato e il suo presente erano oscuri a tutti, ma fatti strani iniziano ad accadere, eventi legati a lui e alla comparsa di un misterioso drago che rip...