1 Nuove esperienze

418 58 283
                                    

Venerdì 20/09/2024


Rebecca

La mia mano sbuca fuori dalla calda coperta e cerca a tentoni il cellulare. Riesco finalmente a trovarlo e, ancora mezza addormentata, disattivo la sveglia. Guardo la mia stanza con gli occhi ancora pesanti e penso a quante cose sono cambiate in questi ultimi mesi.

Will, il mio adorabile gattone, si stiracchia sbadigliando e sfiora il musino sulla mia guancia, regalandomi un piacevole solletico. Mi alzo, scendo le scale e lui mi segue... Mmm... Che profumino! In cucina, trovo una caraffa di caffè fumante e due biscotti al cioccolato sul tavolo Prima avrei solo potuto sognarmeli, ma ora quei due biscotti sono tutti per me.

Questa giornata non poteva iniziare meglio di così!

«Buongiorno, mamma.»

«Buongiorno. Ti ho lasciato il pranzo nel microonde, è solo da scaldare» dice, infilandosi le scarpe da ginnastica. «Stamattina sono proprio in ritardo! Ci vediamo stasera, non aspettatemi per cena» e scappa via.

Torno in camera mia. Mia mamma è davvero buffa. Anche se tutte le mattine è sempre in ritardo, non può fare a meno di pulire casa e cucinare prima di andare a lavoro, dato che né lei né mio padre rientrano fino a sera. La capisco, ma personalmente preferisco arrivare in orario, mi sentirei a disagio.

Infilo la prima tuta pulita che trovo nell'armadio, sistemo i capelli dietro le orecchie e prendo lo zaino che ho decorato con stickers colorati e preparato ieri sera.

Devo avere tutto sotto controllo, ridurmi all'ultimo mi mette ansia.

Dopo aver dato un bacio a Will, mi dirigo alla fermata dell'autobus, distante circa un kilometro da casa. Accidenti, quanto pesano tutti questi libri, Non sono abituata a sei ore di materie diverse! Metto una cuffietta nell'orecchio e faccio partire una canzone.

Entro nel mio mondo: la musica. Lei riesce sempre a rilassarmi o darmi la giusta carica.

Salgo sull'autobus, mi siedo in un posto singolo e guardo fuori dal finestrino. Oggi è l'ultimo giorno d'estate, si sente e si vede. L'aria diventa sempre più frizzante e le foglie sugli alberi iniziano a ingiallirsi. Parma, in questa stagione, è meravigliosa. Passando davanti al Parco Ducale, immagino gli ippocastani assumere un colorito rossastro, con l'odore delle castagne arrostite nell'aria. Amo l'autunno, coi suoi colori e profumi, è la mia stagione preferita. Ho letto che è anche sinonimo di inizio, e spero che si apra un nuovo e fantastico capitolo della mia vita, considerando che quest'estate non si è conclusa bene e ha spento il mio sogno.

Sospiro, e proprio davanti a me compare la palestra. Quanto mi manca... Tutta colpa di quel maledetto giorno! Anche se dentro di me sapevo di non essere ancora pronta, dovevo farlo, o almeno provarci. Solo grazie a quel nuovo esercizio che mi permetteva di ottenere un punteggio più alto avrei avuto una chance. Il mio allenatore era sicuro che fosse ciò che mi serviva per vincere la medaglia. Ma dopo aver saltato in aria insieme al mio amato nastro, sono atterrata male. Ho provato ad alzarmi, ma non mi reggevo più in piedi dal dolore. Esami, accertamenti, visite e poi la diagnosi: frattura con lesione del legamento alla caviglia sinistra. Ed eccomi costretta a un riposo forzato di almeno sei mesi. Niente Olimpiadi. Mia madre era disperata, mi ha portato da diversi specialisti per risolvere il problema il più velocemente possibile, ma non c'è stato nulla da fare, se non accettare la situazione. Ero distrutta, ma dopo i primi tempi ho deciso che, passata l'estate, avrei iniziato a frequentare la scuola pubblica. È stata Luana a convincermi, la mia migliore e unica amica. Da sempre mi raccontava di quanto si divertisse in quella scuola e di quanti ragazzi carini conoscesse ogni giorno. E io avevo proprio bisogno di uno stimolo nuovo per andare avanti. Così ho fatto domanda, e sono finita in classe con lei.

🅡ete d' 🅐moreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora