9 La mia prima volta...

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Apro gli occhi. Ma cosa sono tutte queste urla? Cavoli, mi gira tantissimo la testa!

Sono ancora in braccio a Tommaso e qualcuno ci sta urlando contro. Cerco di mettere a fuoco... Caspita, che sbronza! La testa mi gira tantissimo e tutto intorno a me si muove... persino l'asfalto a terra non rimane fermo.

«Cosa volevi farle? Lasciala subito!»

«Vattene e lasciaci in pace!»

«No che non me ne vado! Non la lascio nelle tue mani e soprattutto non in quello stato! Lo so che stai cercando di approfittarti di lei, è tutta sera che la stai facendo bere!»

«Ma che cazzo stai dicendo? Ma come ti permetti?! Vattene moccioso!»

«Sarai pure più grande di me, sia di età, che d'altezza, ma sicuramente non di testa! Sei un viscido, fai schifo! E lei è minorenne!»

«Ehi! Basta! Sto per vomitare!» mi lancio giù dalle braccia di Tommaso e cado a terra in ginocchio.

Mi sono sbucciata le ginocchia ma va bene così, per come sono messa, potevo anche spaccarmi la testa sull'asfalto ma, per fortuna, il mio corpo, grazie a tutta la ginnastica che ho fatto, anche se la mente è scollegata atterra sempre in piedi, o quasi, come i gatti.

Qualcuno si fionda su di me e mi aiuta a sollevarmi, ma non è Tommaso. È Alessandro. Ma cosa ci fa qui? È perché ce l'ha così tanto con Tommaso?

«Ora lei viene con me!» dice minacciosamente guardando Tommaso dritto negli occhi.

«Ragazzi, ma che sta succedendo?»

«Questo pervertito stava cercando di potarti con lui in macchina, mentre eri incosciente, per approfittarsi di te!»

«Ma non è vero! Stavo solo cercando di farla riprendere portandola in un posto più tranquillo! Per questo ho chiesto le chiavi della macchina a Christian!»

«È vero, Tommaso non è un cattivo ragazzo, anzi, è stato proprio lui che mi ha fermato dal bere ancora!»

«Rebecca, è tutta sera che questi qui vi stanno offrendo da bere solo per poi approfittarsi di voi! Sveglia!»

«Non credo che sia così, comunque ora davvero non mi sento bene, devo vomitare!»

«Ci penso io ora te!»

Tommaso fa per dire qualcosa ma Alessandro si gira dandogli le spalle e costringe anche me a fare lo stesso.

Tempo di fare due passi che, improvvisamente, mi giro e vomito sul ciglio della strada. Alessandro velocemente mi prende i capelli e me li tiene indietro.

Non ci credo! Sto vomitando davanti al ragazzo dei miei sogni! Chissà cosa starà pensando di me, mi faccio schifo da sola.

Finito di rimettere, comincio a tremare per il freddo e mi abbraccio. Lui si toglie la felpa e me la mette sulle spalle. Camminiamo per un attimo in silenzio e, appena non sentiamo più la musica della discoteca, mi blocca e mi fa girare verso di lui, mettendomi le mani sulle braccia, appena sopra i gomiti.

«Perché ti sei ridotta così? Devi stare attenta e bere di meno! In giro è pieno di malintenzionati!» mentre mi dice questo, i suoi occhi scintillano. È molto arrabbiato, ma il suo comportamento in questo momento è davvero protettivo nei miei confronti, come se ci fosse qualcosa di più sotto.

«Non credo di essermi comportata male, cioè è vero che ho bevuto, ma lo hanno fatto tutti! Forse dovevo fermarmi prima, su questo ti do ragione, è che è arrivato all'improvviso, un minuto prima ero leggermente brilla e subito quello dopo lo ero di più... Non sono abituata a bere ma ora che so com'è, non mi ridurrò mai più così!» mi blocco imbarazzata e guardo a terra.

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